venerdì 31 luglio 2009

31 luglio: ritorno al passato...

Ieri ho deciso, dopo aver sperato inutilmente per una settimana intera che il Garmin 205 risuscitasse, di portarlo al centro di assistenza dove, se tutto andrà bene, avrò una risposta ai primi di settembre. Purtroppo dopo aver perso il beep, il 205 ha perso anche la vita e così avendo infruttuosamente fatto tutte le operazioni lette e consigliate su internet e sui vari blog ho capito che alla fine mi dovevo arrendere all'evidenza. E' difficile tornare indietro quando ci si è affezionati a grafici, tabelle, diagrammi, Sport tracks, garmin Center ecc. ecc. Però c'è un lato positivo (mi sforzo di trovarlo nonostante tutto) ed è quello che si ritorna al passato quando correre era solo andare "a sensazione" assaporando il gusto della fatica e della soddifazione di raggiungere una meta, un percorso completato, un allenamento fatto, semplicemente con un cronometro per vedere quanto tempo si è dedicato a questo sano sport e poi andare a vedere sulle mappe quanta strada si è percorsa.
Dopo la serata "gastronomica" offerta ieri dalla simpaticissima Elena nella sua casa di campagna, a cui ho dato il mio "generoso" apporto, stamattina non potevo esimermi dal fare una corsa per smaltire l'inevitabile eccesso mangereccio. Ho corso per poco meno di un'ora esatta sul percorso che GPSies mi indica essere di 11,27 Km alla media di 5'16"/Km. Faceva già molto caldo con tasso di umidità elevatissimo, dopo i primi 2 Km ho tolto la canotta facendo il resto del giro a torso nudo e arrivando ben sudato a casa.


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lunedì 27 luglio 2009

24 luglio: Brèsafest... e muore il Garmin!

In ritardo faccio il resoconto della gara di venerdì sera: una competitiva sulla distanza di circa 6 Km con partenza e arrivo al quartiere Villaggio Sereno di Brescia nell'ambito della "Brèsafest", festa della Lega Nord.
Arrivo in loco in compagnia di Roberto e di Tiziano, suo amico e prossimo nuovo "acquisto" della mia società. Là troviamo i nostri Elena e Piero, sempre presenti alle gare, veri stakanovisti della corsa. Pensavo di trovare poca gente stante la non eccelsa bellezza del luogo e del tracciato di gara (un vai e vieni attraverso la periferia industriale della città) invece c'è una discreta folla, circa 400 atleti. Dopo il consueto prologo riservato ai bambini eccoci pronti al via. Dico ai miei due compagni di corsa "attestiamoci attorno ai 5/Km e andiamo assieme almeno fino ai 2 Km dall'arrivo..." ma al bang scatto istintivamente e mi porto subito a ridosso del gruppo. Vanno tutti maledettamente veloci e cerco di non perdere terreno. Primo Km a 4.13, secondo a 4.22, vedo Elena una decina di metri avanti a me e la "punto" come riferimento. Mi sembra di andare bene quando improvvisamente sento una fitta dietro la schiena all'altezza del polmone. Rallento un pochino e pian piano il dolore si attenua ma non smette del tutto. Si raggiunge la chiesa del quartiere Noce e poi si riprende il tragitto dell'andata al contrario. Ai due Km dall'arrivo riesco a raggiungere Elena, scambiamo due parole e poi mi lancio verso il traguardo dando tutto quello che ho. Finirò in 25'20" per un percorso che il garmin misura essere di 5730 metri; il che significa una media totale di 4'25"/km. Vanno molto bene anche Tiziano e Roberto che giungono dopo circa un paio di minuti.
Abbondantemente sudato (c'erano 33° alla partenza!) ma soddisfatto, dopo aver appreso che non sono rientrato nelle prime 5 posizioni di categoria (ma quanto sono veloci gli altri), si fa ritorno a casa. Il Garmin intanto si è spento da solo, provo a riaccenderlo e vedo che ha registrato correttamente i dati ma dopo un altro poco si spegne di nuovo e a tutt'oggi, nonostante una ricarica a fondo della batteria, è morto. Non riesco a riaccenderlo, non riesco a scaricare i dati che ha, niente di niente! Soldi da spendere non ne ho ma è difficile rinunciare al prezioso apporto di quell'aggeggino che ha segnato i miei allenamenti e le mie corse, che farò?

Ieri mattina intanto con Roberto abbiamo fatto un giro di allenamento in Franciacorta, poco più di 15,88 Km in 1h25'52", misurati con gpsies e con il mio vecchio caro cronometro.

giovedì 23 luglio 2009

22 luglio: 15Km RM con caldo-umido

Abituato alle uscite al mattino presto ho faticato più del previsto ieri sera verso le 19 a fare il giro di allenamento: 15 Km ma con una cappa di afa che mi ha lentamente e inesorabilmente schiantato. Il ritmo inizialmente tenuto attorno ai 5'/Km è andato pian piano diminuendo anche a causa del percorso collinare; solo negli ultimi Km ho leggermente incrementato l'andatura. Complessivamente ho corso 1h18'12" alla media di 5'12"/Km. Però sono contento di essere riuscito a completare il compito previsto (dovevo fare 50'-1h a RM). Adesso mi riposo fino a domani sera dove andrò, con Roberto finalmente ristabilitosi, a fare una gara non competitiva serale in città.

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martedì 21 luglio 2009

21 luglio: ripetute "al buio"

Non che alle 5:30 ci fosse buio. Il sole ancora non era sorto ma l'alba si presentava già bella luminosa e la temperatura fresca e gradevole. Avevo in programma di raggiungere i "castegnatesi" per la serie di ripetute (7x1000 a RM con recupero di 3' tra l'una e l'altra) ma ieri sera ho sentito al telefono Alberto che mi ha detto che non era sicuro di riuscire ad andare a farle e allora ho pensato di rimanere a Cazzago e provare a fare il compitino da solo. Il problema è che pensavo di avere impostato il garmin con la sequenza giusta ma al momento di iniziare, complice anche la mia vista da talpa, insomma..ho fatto un tal casino che non ci ho capito più nulla. Ho seguito il percorso che avevo già fatto nella preparazione per Roma e dunque avevo spannometricamente l'indicazione della distanza giusta e sono andato a sensazione. Scaricati i dati dal garmin ho avuto la sorpresa di avere almeno registrato qualcosa e ho notato che le ripetute le ho fatte a circa 4'45" mentre i recuperi sono stati attorno ai 5'40". Probabilmente sono andato un pochino più forte di come avrei dovuto ma dentro di me avevo una gran voglia di finire l'allenamento al più presto. Ma come Katzen si fa a impostare il maledettissimo aggeggio in modo giusto? E perchè non suona più o se lo fa lo fa pianissimo? Sarò diventato anche sordo oltre che orbo?

lunedì 20 luglio 2009

19 luglio: Adrara San Martino memorial Pierluigi Plebani

Un cielo limpido con aria fresca e frizzante ci ha dato il saluto nella mattinata di ieri quando siamo partiti un bel numero della mia società per Adrara San Martino, paese posto appena al di là del lago d’Iseo, dopo Sarnico e Villongo, in terra bergamasca.
La gara mi faceva, lo confesso, abbastanza paura, trattandosi di prova unica del campionato italiano di corsa in montagna, e che montagna! Il menù prevedeva: partenza a quota 360 e arrivo al valico di San Fermo a quota 1060 dopo 10 Km di percorso per lo più attraverso sentieri e mulattiere.
Quando Valter Frerotti, compagno di squadra e atleta di quelli “coi fiocchi” mi propose qualche giorno fa di partecipare io ebbi subito una reazione negativa “Corsa in montagna? Io? Sarò mica matto!” poi però, da bravo presidente di società avevo l’incombenza di fare la preiscrizione entro venerdì scorso dei miei atleti e allora, visto che alla fine si trattava anche di portare punti per la società mi sono aggiunto pensando però che al mattino di domenica avrei deciso se andarci veramente oppure saltare l’appuntamento.
La persona saggia conosce i propri limiti e agisce di conseguenza; a questo punto devo registrare che proprio saggio non sono nel senso che pur conoscendo i miei limiti… agisco da perfetto incosciente (o semplicemente da vero runner, visto che in questa categoria son più i pazzi che i saggi).


Il gruppo delle donne e degli over-65 sono dirottati ad Adrara San Rocco, per loro il percorso sarà più breve e con 300 metri di dislivello in meno; per noi invece la partenza è fissata ad Adrara San Martino con il percorso che al primo Km scende leggermente per poi inerpicarsi nella prima e più ripida salita su asfalto fino al Colle Piano da cui ci si deve inoltrare nel sentiero sassoso che inesorabilmente e faticosamente sale per circa 7 Km, quindi un tratto in leggera discesa giusto per rifiatare prima dei cinque tornanti finali su asfalto che portano all’arrivo al valico di San Fermo.
Il via viene dato alle 9.30 dopo un interminabile tira e molla con i podisti che si piazzano davanti e che faticosamente si cerca di ricacciare indietro rispetto alla linea di partenza (ma, io dico, trattandosi di gara nazionale, possibile che ci siano ancora queste assurde formalità? Non si poteva pensare all’uso di chip elettronici in modo da obbligare tutti gli atleti a partire e percorrere il percorso in modo giusto?). Al bang si parte, subito perdo i compagni di squadra, loro si batteranno per fare il tempo, io cerco solo di capire se riuscirò ad arrivare. La discesa finisce presto, brusca salita e cominciano le danze: cerco di tenere un passo regolare e ci riesco abbastanza bene, l’aria fresca aiuta tantissimo, mi ritrovo quasi con sorpresa alla fine della salita di Colle Piano e vedo che ho ancora tanti atleti dietro a me. Il sentiero si inoltra nel bosco e qui inizio come tanti a camminare, impossibile correre anche perché il sentiero è stretto e sassoso e soprattutto in continua salita! Il garmin lo guardo di tanto in tanto solo per vedere a che quota si è arrivati. Siamo al quarto Km e siamo a 680 metri di altezza, adesso percorriamo una mulattiera ben tenuta e cementata, di tanto in tanto si riesce anche a correre ma è di più il tratto da fare al passo. La pendenza si fa più dura poi si ritorna in mezzo al bosco, siamo arrivati ai 900 metri di quota e adesso finalmente c’è un pezzo in leggera discesa dove mi lancio assieme ad altri tre o quattro compagni d’avventura. E’ curioso il fatto che praticamente dal secondo Km fino alla fine ci si ritrovi in compagnia delle stesse persone ora un pochino più avanti, ora un pochino indietro. Ultimi due Km, adesso si vede l’arrivo la su in alto, ci sono ancora i tornanti da fare ma ho ancora un briciolo di forza e vado su abbastanza bene tanto da raggiungere e superare un gruppetto di atleti che mi precedevano; ecco il tappeto blu, è finita, ultimo sforzo e taglio il traguardo in 1.19.54. Da lassù il panorama è bellissimo e io sono strafelice di aver compiuto quella che per me rimane un’impresa che mai avrei pensato di poter compiere. Qui sopra è la meta ambìta di numerosi appassionati ciclisti, ce ne sono tantissimi ogni domenica; stavolta però la cima è stata domata dai podisti e io sono qui! Per amore delle statistiche annoto che sono arrivato al 442° posto su 499 (il che significa che dopo di me ce n’erano ancora 57), 64° di categoria su 77. Il vincitore assoluto Bosio Danilo ha concluso col fantastico tempo di 49’09”. Ottime anche le prestazioni dei miei compagni di squadra.


In conclusione è stata una bellissima esperienza, la montagna è dura e faticosa ma proprio per questo il traguardo è ancora più bello. Magari con un pochino di allenamento più mirato…
Alla prossima!


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giovedì 16 luglio 2009

16 luglio: ripetute 12x400 con la compagnia delle 5.58

Questa settimana ho fatto un allenamento mattutino martedì sul solito percorso (clicca qui per i dettagli su Garmin Connect) usando le scarpe nuove, purtroppo ancora troppo nuove per cui alla fine avevo un bel segno rosso, anzi una quasi-escoriazione dietro il tallone destro. Sono rimasto male perchè non me l'aspettavo... sarà mica che ho sbagliato scarpe? Credo però si sia trattato della concomitanza di due fattori: scarpe ancora nuove e bisognose di adattarsi al mio piede e, soprattutto, grande umidità che non mi ha risparmiato neppure i piedi!

Stamattina ho raggiunto Castegnato dove con il gruppo dei "pazzi" delle 5.58 abbiamo fatto le previste ripetute 12x400. Alla fine della decima mi sono accorto che stavo inizando a sanguinare dal capezzolo (uffa!) e allora lì per lì ho levato la maglietta e ho fatto le ultime due a torso nudo, tanto ero già ben infradiciato e in giro per fortuna non c'era molta gente...


Domenica tenterò l'ennesima pazzia: 10 Km in salita da Adrara San Martino al Colle di San Fermo, sul versante bergamasco del lago d'Iseo, memorial Luigi Plebani, gara nazionale (!) di corsa in montagna.
Per adesso mi preiscrivo, poi quando sarò al via... vedrò il da farsi, spero solo di riportare a casa la mia pellaccia...

lunedì 13 luglio 2009

12 luglio: tra gnomi e piramidi…

Ebbene sì, sono riuscito ad iscrivermi e partecipare alla gara di Zone “la via degli gnomi”, seconda prova del Trofeo del Sebino, dopo quella di Monte Isola. Ero impegnato con mia moglie Cecilia e con Roberto in una “due giorni” di ritiro a Zone con i ragazzi della quinta che si preparano ai sacramenti della Cresima e della Prima Comunione. Serviva un aiuto cuoco e così mi sono aggregato mentre mia moglie e Roberto erano impegnati, come catechisti, a tentare di “addomesticare” una ventina di piccole pesti. La gara era prevista la domenica mattina, 10 Km con partenza alle nove, il percorso passava proprio davanti alla nostra “casa”… Devo essere stato abbastanza convincente o patetico fatto stà che mia moglie mi dà l’OK! Il sabato pomeriggio con Roberto facciamo allora una perlustrazione della parte finale del percorso, giusto per renderci conto che sarà durissima per me; lui invece ha deciso che farà il fotoreporter e cerca di studiare la posizione migliore per riuscire ad immortalare quelli della nostra squadra che sicuramente ci saranno. Io tentenno, non so ancora se sarà un bene partecipare e rischiare la figuraccia oppure riciclarmi come fotografo. Gli ultimi due Km mi fanno prendere la decisione: correrò.
La domenica mattina eccomi al via, saranno 175 gli atleti che giungeranno al traguardo a cui aggiungere una cinquantina di non competitivi. Della mia squadra ci sono i “soliti” Pierangelo (che giungerà primo di categoria), Elena, Piero e Luca che vedendomi alla partenza non nascondono una sorta di sorpresa…. Più tardi arriverà Claudio in compagnia di una amica che gioca al calcio. Sarà con lei che farò gran parte del percorso anche se ci siamo solo tenuti d’occhio a distanza ora avanti l’uno ora avanti l’altra. Mi soffermo a guardare gli atleti: fisici asciutti, gambe da scalatori puri. Mi fisso un obiettivo: arrivare penultimo, riuscire a lasciarne almeno uno dietro di me. La partenza è data con il canonico ritardo di 10 minuti per attendere gli ultimi ritardatari. Si va via subito in picchiata ma è un fuoco di paglia, quasi subito il sentiero, dopo aver passato il ponticello sul torrente, si inerpica e la salita è ripida, lunga, faticosa e scivolosa. Si va al passo, ecco il bosco degli gnomi, belle sculture sui tronchi degli abeti tagliati che raffigurano animali veri e fantasiosi, ma non c’è il tempo e la capacità di goderne, la salita è sempre terribilmente ripida. Secondo Km ma sembra già un’eternità, si raggiungono alcune baite in alta quota e lo sguardo si volge a contemplare la bellissima vista del lago d’Iseo giù in basso. Panorama mozzafiato, solo che il fiato è già mozzato di suo! Finalmente la discesa, mi lascio andare rischiando anche di scivolare un paio di volte ma le gambe han voglia di distendersi, si ripassa sotto lo striscione del traguardo dopo circa mezzora di corsa, ancora giù attraversando il paese; ecco che mi sento chiamare, è Roberto che mi filma, io corro in scioltezza gustandomi la discesa ma so che poi ci sarà ancora da soffrire. Ci si dirige verso Cislano dove il percorso ci porta a lambire le famose piramidi, fenomeni geologici di erosione, ma dopo aver attraversato il torrente ecco che si deve risalire attraverso il bosco. Di nuovo si va al passo facendo attenzione a non scivolare. Da Cislano si prosegue un tratto sulla strada asfaltata, si sale ma la pendenza è meno dura. Dopo il 7° Km ecco che finalmente si passa sulla strada dove ci sono i nostri ragazzi che incitano a gran voce tutti gli atleti. Mi vedono ed è apoteosi…che brivido! Mi danno una carica “spingendomi” oltre la fatica. Poco dopo ecco il sentiero nel bosco. Dall’ottavo al nono Km è ancora salita a tratti dura e da fare al passo ma poi finalmente si ritorna su un sentiero largo e in leggera discesa e allora via verso il traguardo. Raggiungo un gruppetto di tre atleti e mentre penso che stavolta non voglio subire sorpassi in prossimità dell’arrivo come spesso accade, trovo l’energia per accelerare e noto che dietro si staccano. Piazzo uno sprint finale e finalmente è finita. L’obiettivo di arrivare penultimo è ampiamente raggiunto, sarò 129° su 175, 32° di categoria su 43. Tempo ufficiale 1.06’37”. La gara è stata vinta da Alessio Rinaldi, ideatore del percorso, in 43’50”. Che dire? E’ stata dura, non ho mai fatto corse in montagna, ma sono soddisfattissimo, temevo di non riuscire a finirla, temevo di finire staccatissimo da tutti, invece alla fine non ero neppure tanto stanco, nel senso che ho recuperato in breve tempo. Poi quando son tornato dai ragazzi mi hanno accolto con ammirazione, quasi come un generale che torna vittorioso dalla guerra…


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giovedì 9 luglio 2009

9 luglio: ed ecco le ripetute!

Raccogliendo l'invito di Alberto, stamattina sono partito per Castegnato dove ho trovato lui con Massimo, Angelo e Fabio e insieme abbiamo affrontato le odiatissime ripetute. In programma c'erano otto serie da 800 metri con recupero di 2'30" tra una serie e l'altra. Dopo circa 2 Km di riscaldamento sono inziati i giochi: l'obiettivo era di tenere la velocità sui 4'30"-4'40" ma dopo le prime quattro abbiamo accelerato chiudendo le ultime due addirittura a 4'19" e 4'13".
E' stata una bella sudata da parte mia ma ho la conferma che in compagnia ci si diverte di più e si riesce a fare dei lavori anche impegnativi senza quasi accorgersene. E' un pò dura la levataccia mattutima ma tutto sommato credo che mi riaggregherò ancora a loro di tanto in tanto. Grazie ragazzi!
Non avevo indossato il garmin ma ho "rubato" i dati di Alberto, in fondo abbiamo corso assieme e dunque valgono anche per me.


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mercoledì 8 luglio 2009

8 luglio: scarpe nuove.... ok!

Eccole le mie nuove scarpe: Mizuno wave Fortis 2 acquistate proprio ieri sera e inaugurate stamattina solo per provarne l'effetto. Le mie vecchie Precision 9 hanno ormai superato i 700 Km e i risultati si vedono (e si sentono) ma non le voglio pensionare, le userò ancora per gli allenamenti. Le Fortis 2 sono un pò meno leggere delle Precision ma per uno della mia stazza (circa 77 Kg) usare scarpe più leggere significa doverle cambiare spesso e di questi tempi è meglio essere più parsimoniosi.
Le nuove scarpe le ho sentite molto bene, mi pareva di avere i piedi molto più soffici, stamattina hanno mosso i primi passi ma spero tanto che siano loro ad arrivare in riva dei sette martiri a Venezia il 25 ottobre prossimo...


Stamattina al fresco delle 5:40 ho fatto un giro pianeggiante e meno lungo del solito solo per testare appunto le nuove scarpe. In complesso 7,66 Km in 38'32" alla media di 5'02"/Km.


[Ecco i dettagli su Garmin Connect]

martedì 7 luglio 2009

7 luglio: prima del diluvio... 11,3 Km

Prima che il cielo eruttasse acqua a catinelle sono uscito alle 5:30 per fare un giro collinare. Avevo in programma delle salite secondo la tabella che Bibe che mi ha passato ma ancora quella tabella giace intonsa... prima o poi mi deciderò a darle un'occhiata!
Dunque sono partito mentre il cielo era chiaroscuro, nel senso che ad ampi squarci d'azzurro intenso facevano da contrasto dei nuvoloni neri, fortunatamente ancora in lontananza. La temperatura era fresca ma l'umidità elevata, chiaro sintomo di temporali in arrivo. Sono riuscito a fare poco più di 11 Km alla media finale di 5'02"/Km ma sono arrivato a casa bagnato e fradicio, non dalla pioggia bensì dall'abbondante sudorazione. La pioggia è scesa poi quando ormai ero già arrivato in ufficio.
Da ieri ho "scoperto" un nuovo software, il Garmin Connect, devo dire che mi piace e, cosa non secondaria, è in italiano. Oltre ai dati più disparati e possibili, la caratteristica che più mi piace è che si può scaricare la corsa su Google Earth con i dettagli per ogni lap. Da provare.
Intanto ecco come si presenta la corsa di stamattina: clicca qui.


Ed ecco graficati i miei parziali:

sabato 4 luglio 2009

4 luglio: giro di Monte Isola e legge di Murphy

E' stata dura, più del previsto. Con Claudio e Pietro C. da Castegnato, siamo passati a raccogliere anche Valter C. e siamo partiti alla volta di Iseo da dove abbiamo preso il traghetto verso Monte Isola. Allo sbarco a Peschiera Maraglio ci siamo dovuti recare a piedi fino al luogo della partenza, al campo sportivo di Menzino. Il sole era caldo e c'era una elevata umidità. Siamo giunti alla zona della partenza che io ero già bello sudato (e anche i miei compagni di avventura non lo erano da meno). Poco prima della partenza prevista per le 18 ha iniziato a piovere per poi smettere quasi subito col risultato che l'afa è ulteriormente cresciuta. Il cielo in lontananza era nero scuro e rumori sinistri di incombente temporale gravavano sui circa 400 atleti pronti al via. Finalmente si parte con un inspiegabile ritardo di circa 10 minuti. Ci si dirige verso Siviano e poi inizia una lunga discesa fino a Carzano, da lì in piano accanto al lago per raggiungere Peschiera. Io vado abbastanza bene ma quest'afa mi uccide; penso a tenere un'andatura regolare e in effetti ci riesco abbastanza bene. Spero che si metta a piovere invece l'umidità cresce ma la pioggia non arriva. Intanto mi raggiunge Valter C. io provo a tenermi in scia ma quando la strada sale per gli ultimi due Km la mia benzina finisce: non ne ho davvero più. A Sensole ci fanno deviare su una stradina laterale e poi ci si presenta una lunga e ripida salita che faccio al passo così come quasi tutti quelli che sono con me. Riprendo a correre ma prima dell'arrivo c'è da salire ancora fino al castello e allora riprendo a camminare. Poi in picchiata fino all'arrivo, raccolgo le ultimissime energie e sprinto tagliando l'agognato traguardo in 52'22" alla media finale di 5'10"/km. Mi lascio andare disteso sul prato allarmando anche una gentilissima volontaria del pronto soccorso. No, non è niente, solo che mi sono sentito letteralmente a terra, svuotato di ogni energia. Mi rifocillo azzannando e divorando tre fette di anguria: buonissima e miracolosa.
Ci si cambia e si riparte per riprendere il traghetto verso Iseo. Ma sembra che si avveri la legge di Murphy: quando le cose potrebbero andare storte, ebbene ci vanno. Ecco cosa combiniamo: andiamo a Sensole e realizziamo che da lì non ci sarebbe stato l'attracco del traghetto, perdiamo tempo sviati anche da consigli inesatti; decidiamo allora di tornare a Peschiera, intanto si è messo a piovere, il tempo passa e ci dobbiamo fare anche dei tratti di corsa, in pratica facciamo le ripetute con borsoni e altri oggetti da portare; arriviamo appena in tempo per vedere il traghetto partire....
Fortunatamente alla fine finalmente si ritorna a casa: la temperatura è scesa fino a 18° mentre in corsa si era attorno ai 30°, adesso sarei anche disposto a ripartire di corsa!
Lo sò, è il caldo il mio peggior nemico, che posso fare per sconfiggerlo?


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giovedì 2 luglio 2009

2 luglio: ripetute o ripetuto?

Gardone Val TrompiaAmletico titolo del post oggi. Volevo dire che anzichè fare le "dovute" ripetute (non me ne viene proprio la voglia!) ho ripetuto il percorso che ho fatto le scorse mattine (tranne ieri).
Stamattina era meno afosa ma il caldo c'è e alla fine trasudo non solo la soddisfazione di aver corso ma strasudo proprio nel senso letterale del termine.
In totale oggi ho fatto 11,61 Km in 1h00'12" alla media di 5'11"/Km.
Adesso mi riposo fino alla gara di sabato pomeriggio a Monte Isola.


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La foto è relativa alla gara di Gardone Val Trompia del 13 giugno scorso.

mercoledì 1 luglio 2009

1 luglio: Alone again....

Eh sì, di nuovo da solo (alone again) nell'alba già calda di questo primo giorno di luglio. Roberto, il mio amico e compagno di allenamento è fermo per problemi muscolari alla gamba che richiedono un periodo, circa un mese, di riposo e riabilitazione. Così stamattina sono uscito da solo e ho scelto lì per lì il percorso da fare cercando di stare nei tempi tecnici consentiti (corsa, doccia, colazione e partenza per il lavoro).
Durante il percorso ho cercato di andare non molto forte pensando che sarebbe utile ogni tanto fare qualche lento per permettere all'organismo di bruciare i grassi; nello stesso tempo però vorrei non rallentarmi troppo, insomma non sò che fare e così vado..a sensazione.
Il fido garmin però registra tutto e mi dice cosa ho combinato: 8,66 Km in 44'47" alla media di 5'11"/km.
Va bene o no? Boh!


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Però sabato non posso mancare al 1° gir de l'Isola a Monte Isola: dev'essere un'esperienza bellissima fare il periplo dell'isola nel lago d'Iseo.
La foto sopra è relativa alla Mezza di Camignone che ho corso domenica scorsa (ogni tanto è bello ritrovarsi immortalati...).