sabato 26 maggio 2012

Sopralapanca, ultima gara ?

Ho partecipato ieri sera alla prima gara FIDAL provinciale, il trofeo Sopralapanca, organizzato dalla società Atletica Brescia Marathon con partenza presso l’oratorio di Torbiato. Il percorso, di circa 7 Km e mezzo prevedeva un primo strappo dopo circa 1 Km nei pressi del santuario della Madonna della Neve per poi continuare con una lunga e leggera discesa fino al 6° Km e infine ancora un cambio di pendenza, ma sempre nei limiti dell’accettabile. Si è transitato attraverso strade di campagna sia asfaltate che sterrate in mezzo a vigneti in un ambiente, la Franciacorta, che apre i cuori e rigenera le menti.
Non stavo molto bene, il dolore al tendine mi ha condizionato non poco anche se durante la corsa non ne ho risentito. Alla fine mi ritengo soddisfatto, temevo davvero l’onta dell’ultimo posto invece ho tenuto una media inferiore ai 5/Km.
Per la cronaca la vittoria è andata a Mauro Pifferi (Atl Treviglio) che ha chiuso in 24’.42”, un secondo prima del 2° classificato.
Io ho terminato la mia fatica al 146° posto (su 183), 7° di categoria (su 12) in 36’.17”.
Qui la classifica.
I problemi sono sorti, purtroppo, il mattino dopo: il tendine della gamba sinistra infiammato mi costringe a zoppicare e a questo punto mi sa che o decido di fare qualcosa, fosse anche un nuovo intervento chirurgico dopo quello, positivamente concluso, alla gamba destra, oppure si tratta di appendere le scarpe al chiodo e cancellare i “sogni di gloria”. Ecco perciò che la prima gara rischia di essere anche l’ultima. Per adesso sospendo ogni programma e prendo appuntamento dal medico.

lunedì 21 maggio 2012

Fine settimana di corsa: Monterotondo e monte Maddalena.

I miei amici romani faranno fatica a crederci ma anche qui in Franciacorta esiste una località che si chiama Monterotondo ma, a differenza della cittadina romana, questo è un piccolissimo borgo, di circa un migliaio di abitanti, in cui ogni anno si organizza una bellissima corsa podistica serale a favore dell’AIDO, organizzazione del volontariato per la donazione degli organi. La gara si snoda attraverso le colline poco distanti da casa mia e quindi ne ho approfittato per essere presente tra i numerosi appassionati che rendono omaggio all’organizzazione. Venerdì sera dunque, graziati dal tempo pazzo di questo periodo, ho portato a casa questa bella corsetta di poco meno di 8,5 Km ma con una buona dose di saliscendi tra stradine sterrate e ciottoli che hanno richiesto attenzione ed equilibrio.

Ieri mattina invece ho scelto di partecipare per la prima volta a una non competitiva in città con partenza da viale Venezia, poco distante dalla zona di arrivo della Mille Miglia e percorso che si è snodato per circa una decina di chilometri lungo i sentieri della Maddalena, la collina cittadina. Decisamente messi a dura prova i non molti podisti presenti ma fortunatamente il meteo ci ha graziato concedendoci una tregua con solamente qualche piccola spruzzata (nella foto il  mio arrivo). I miei tendini sono stati ben sollecitati e, complice anche il clima molto umido, il pomeriggio mi sono dovuto sorbire il solito doloretto.

Tutto bene dunque, la corsa è sicuramente una bella cosa ma le tragedie di questi giorni, a Brindisi per l’assurda pazzia di qualcuno e in Emilia per l’imprevedibilità della natura, hanno certamente turbato non poco i sentimenti di molti. Crediamo di possedere il mondo e invece siamo solo appesi a un filo fragile e provvisorio. Ma questa è un’altra storia…
A presto amici!




lunedì 14 maggio 2012

StraBrescia, stra..bagnata!

Amici della Strabrescia
Pioggia, grandine e vento, la gente della strabrescia e della Su e giu` per le colline bresciane non e` mancata,ha sfidato il tempo da tregenda.
1590 iscritti , 1000 i partecipanti che si sono si sono cimentati sui percorsi proposti km.6 – 14 – 21 – 35 – 42.
Grazie della collaborazione e partecipazione.
Brescia li, 13/05/2012

Il comunicato di cui sopra da parte del presidente Francesco Taglietti del G.S. Podisti di Urago Mella dice in sintesi delle difficoltà che hanno caratterizzato la tradizionale corsa non competitiva che ogni anno richiama numerosi appassionati.
Anch’io questa volta ero intenzionato a disputare il percorso da 21 Km che mi avrebbe fatto affrontare, dopo la sempre suggestiva escursione sul Castello di Brescia, anche un tratto della Maddalena, la collina cittadina. Ma davvero al risveglio il tempo era bruttissimo con secchiate di acqua, tuoni e nuvoloni neri minacciosi. Il mio amico Pietro mi chiama e mi comunica che decide di rinunciare, a malincuore, e per un attimo penso anch’io di prendere la medesima decisione ma poi, visto che la pioggia si assesta a ritmi meno drammatici decido di andare ugualmente e di passare al “piano B” ossia rinunciare al tragitto da 21 Km e optare per quello da 14. Alle 8.30 quando ci viene dato il via siamo lo stesso un bel numero anche se immagino che con un tempo più clemente ne sarebbero giunti almeno il doppio. Come per miracolo cessa persino di piovere e tanti che erano coperti con giubbini antipioggia, io compreso, non sanno se tale scelta sia appropriata. Non pioverà praticamente più per buona parte del percorso anche se il cielo non si apre e ogni tanto qualche spruzzata ci mantiene bene in ammollo. La corsa è bella: attraversare i vicoli e le tresande acciottolate della Brescia antica è sempre emozionante così come suggestivo è il passaggio in Castello attraverso le porte e i passaggi sui ponti levatoi e sotto i camminamenti. Quasi quasi mi dispiace che i 14 Km finiscano troppo presto ma davvero affrontare ulteriori pendenze su sentieri sterrati e fangosi non era certamente una prospettiva allettante, se ne parlerà semmai il prossimo anno.
Adesso mi ritrovo ancora con qualche acciacco di troppo: il piede sinistro mi duole appena sopra il calcagno, credo sia ancora il tendine che per me è appunto come il tallone di Achille, la parte più delicata e fragile. Certo che correre con questa spada di Damocle non è il massimo…

sabato 12 maggio 2012

Rudiano, lungo il fiume Oglio.

Ho partecipato ieri sera, venerdì, a una corsa non competitiva in quel di Rudiano, paese della bassa bresciana sulle sponde del fiume Oglio (nella foto uno scorcio del percorso). La gara era organizzata in memoria di un certo (o una certa) Eli e penso che sia stata molto sentita stante la mole massiccia di partecipanti. Per la verità di atleti veri (quelli che corrono e corrono forte) non ne ho visto che poche unità mentre era impressionante la massa di coloro che partecipavano solo per folklore: mamme con bimbi piccoli al seguito e con passeggini e altri caratterizzati solo da allegria e voglia di stare insieme.
Ma la cosa che mi ha gratificato di più è stata la partecipazione di mio figlio Alberto. Arrivati a Rudiano e fatta l’iscrizione abbiamo dovuto aspettare il via ufficiale che sarebbe stato dato alle 19.30 ma che per varie ragioni è stato poi procrastinato di un’altra decina di minuti. Serata molto calda, quasi estiva, con temperatura vicinissima ai 30 gradi. Si sudava già a stare fermi. Finalmente si parte e per i primi 200-300 metri si deve zigzagare per trovare un passaggio tra la folla. Alberto lo vedo che si invola con un buon passo e mi stacca di un centinaio di metri. Si attraversa il paese e poi ci si immette su una stradina ciclabile e poi sterrata che costeggia il fiume; per fortuna gli alberi ci offrono un po’ di ombra e di frescura. Al 5° Km raggiungo Alberto ma poco dopo il nostro percorso si ricongiunge con quello breve e qui è il finimondo: un muro di folla ci taglia letteralmente la strada e diventa difficoltoso riuscire a passare. Gli ultimi Km sono anche più nervosetti con alcuni saliscendi e curve che rallentano il ritmo.
Ho chiuso alla media esatta di 5 minuti al Km, Alberto è arrivato dopo circa un minuto, stanco e provato ma visibilmente soddisfatto. Spero che si appassioni a questo semplice ma bellissimo sport. E domani mi aspetta la Strabrescia, altra gara non competitiva ma molto caratteristica e partecipata.

domenica 6 maggio 2012

Campioni d'Italia


Abbiamo aspettato tanto ma non abbiamo mai perso la fiducia e la speranza.
Il bianconero si tinge di tricolore.
E, sul campo, sono TRENTA!