venerdì 22 ottobre 2010

In lista d'attesa

Dopo l'ecografia, ecco fatta anche la risonanza magnetica. Adesso ho tutta la situazione, fotogramma per fotogramma, del mio piede destro. Mi hanno infilato le gambe all'interno di un macchinario simile a quello in figura e per circa 10 minuti sono stato "vivisezionato", ovviamente senza avvertire alcun fastidio se non il rumore dei magneti che sembrava di tanto in tanto come una raffica di mitragliatrice...
Se ci penso bene devo ammettere che qui da noi ci possiamo ritenere fortunati con tutta questa tecnologia medica a disposizione. Il risultato è stato messo su un CD dal quale è possibile vedere la sequenza dei fotogrammi, proprio come un filmato. Fa una certa impressione vedere il piede che si forma e si scompone piano piano, proprio come se lo si attraversasse.
Cosa dice l'esito clinico? Boh, io con i paroloni medici non vado molto d'accordo ma, tra le righe, mi pare di leggere che...beh...insomma... prima si interviene chirurgicamente e meglio è, il tendine è malconcio, leso, ingrossato, presenta frammenti calcarei....
Ci penserà il chirurgo a vagliare tutto; io metto il mio piede nelle sue mani e spero di riaverlo indietro ancora funzionante e pronto a darmi future soddisfazioni atletiche.
Sono in lista d'attesa; spero che l'attesa non sia lunga perchè poi sarà lunga anche la fase di recupero.... è come un'ultramaratona, sono sulla linea di partenza e aspetto che venga dato lo start!

giovedì 7 ottobre 2010

A mali estremi...

..estremi rimedi!

Ho rotto gli indugi, ho sciolto le riserve, ho deciso di prendere di petto la situazione e così eccomi già in lista di attesa.
L'intervento chirurgico al tendine d'Achille è la soluzione che mi è stata prospettata e che, dopo consulto anche col mio medico di base, ho scelto di fare.
L'operazione chirurgica sarà finalizzata a far rigenerare il tendine che è piuttosto malconcio e la tecnica dovrebbe essere, a quanto ho capito, consistente nell'incisione longitudinale al fine di favorire l'irrorazione sanguigna e poi con l'ausilio di fattori di crescita piastrinici accelerare la ricostruzione delle parti danneggiate.
Sono fiducioso anche se la prospettiva di finire sotto i ferri non mi riempie di gioia.
Tornerò a correre? Io lo voglio tanto, altrimenti avrei potuto evitare tutto ciò che mi si prospetta. Tempi di recupero? Dopo l'operazione (che se tutto va bene non sarà prima della fine di novembre) ci vorranno almeno tre mesi per riprendere a usare la gamba e reiniziare a provare le prime corse.
Pazienza! Vuol dire che mi riaggiornerò alla versione 2.0.

lunedì 4 ottobre 2010

Sai di essere un runner quando...



In attesa di sapere cosa farò da grande, nel frattempo alterno passeggiate a uscite in bici e comunque stò sempre aspettando come e se evolverà il mio infortunio. Per tutto ottobre non farò nessuna corsa e poi vedrò se potrò ricominciare oppure no. Ieri mattina sono andato a Manerbio ma non a correre, bensì a trovare gli amici che erano là a quella bella gara non competitiva. Mi sono armato di macchina fotografica e ho aspettato di vederli. Mi sono emozionato quando prima Ivan, poi Giuseppe e poi via via gli altri mi hanno riconosciuto e ci siamo fermati a fare due chiacchiere e un paio di foto. Poi... non avevo neppure l'abbigliamento da runner, tranne le scarpe ma mi sono ugualmente iscritto per fare, al passo, il percorso breve da 5 Km. I primi 2 corsetta lenta con Ivan e poi al bivio (lui è proseguito per fare i 23) mi sono messo a camminare e alternando camminata e corsetta molto blanda mi sono ritrovato all'arrivo. Non ho aspettato che giungessero gli altri, sono subito ritornato a casa. Sensazione strana, inedita, mi sono immaginato quando non avrò più le forze per correre e l'unica possibilità sarà quella di fare come ho fatto.... brutti pensieri da cancellare subito. Rimane una bella soddisfazione e un pensiero: "Sai che sei un runner quando..... parti in macchina per farti 40 Km di andata e altrettanti di ritorno solo per salutare gli amici e fare una foto con loro..."