domenica 30 novembre 2008

30 novembre: Chiari corsa FIASP 21K

Dopo le abbondanti "ripetute con le gambe sotto il tavolo" alla festa dei coscritti di ieri sera, stamattina pensando agli amici impegnati nella difficile Maratona di Firenze, sono andato a fare la corsa FIASP a Chiari.
La mattinata era bigia ma la pioggia fortunatamente non è caduta e allora, ancora un pò frastornato, sono partito per Chiari arrivando al Centro Giovanile 2000, sede della partenza, alle ore 8:30.
Le corse FIASP sono caratterizzate dalla non competitività per cui, non avendo trovato nessuno dei miei amici, ho schiacciato il cronometro e sono partito alle 8:45, senza aspettare la partenza "ufficiale" prevista per le 9.
Dei tre percorsi proposti ho scelto quello più lungo indicato in 21 Km.
In realtà penso che la distanza reale fosse un pochino meno ma, come al solito, mancava ogni segnalazione Kilometrica lungo il percorso.
Percorso piatto che si è snodato tra le strade di campagna e qualche sterrato ma tutto sommato senza troppi "infangamenti". Ho chiuso in 1h 42m appena prima di una nuova pioggia che si è scatenata sulla zona. Prima di tornare ho incrociato Walter C., stavolta da solo che a saperlo prima si poteva partire assieme. Lui ha optato per la 12 Km ma non mi pareva molto soddisfatto della corsa in genere. La FIASP oltretutto è, come dire, in crisi e temo che per il 2009 ci sarà una notevole defezione di partecipanti.

giovedì 27 novembre 2008

27 novembre: 7 Km alle 5:55 e poi Holter

Stamattina mi sono alzato presto e alle 5:55 sono partito per il mio giro da circa 7 Km. La temperatura era prossima allo zero ma in assenza di vento tutto sommato si stava bene. Ho indossato la maglia a maniche lunghe e il giacchino giallo, i guanti, i calzoncini a mezza gamba e via. Poco più di mezzora e poi a casa, doccia, colazione e partenza per Brescia dove alle 9:15 mi sono recato alla clinica Sant'Anna per mettere l'holter. L'infermiera mi ha fatto sdraiare sul lettino dicendomi che doveva prima fare un cardiogramma. Mi dice "Si vede che lei ha un cuore di atleta, i suoi battiti a riposo sono 45 al minuto; aritmie non ce ne sono". Bene, domattina ripasserò per togliere "la scatoletta" e vedremo nelle 24 ore cosa è successo.
Intanto dovrei aver cominciato la tabella che Alberto mi ha passato per la preparazione alla maratona ma... ancora non l'ho guardata. Tutto sommato un livello di base ce l'ho già avendo fatto l'ultima Mezza domenica scorsa, però sarà bene che cominci a fare lo scolaro diligente. Dopo Firenze (auguri a tutti!) ricontatterò Alberto e vedremo di mettere in atto una strategia comune.
Intanto sono impegnato a formalizzare l'affiliazione alla FIDAL della nostra società; speriamo che i tempi burocratici non diventino "biblici".

martedì 25 novembre 2008

24 novembre: come volevasi dimostrare…

Giornata di riposo podistico ieri: accogliendo il suggerimento di Uscuru ho tirato i remi in barca dopo la mezza di Padenghe. Avevo però in programma il check up cardiaco per cui alle 13 mi sono recato alla clinica S.Anna di Brescia per effettuare l’ecocardiogramma e poi la prova sotto sforzo al cicloergometro.
Sono state complessivamente due ore in cui mi hanno fatto spremere ben bene e alla fine come volevasi dimostrare l’esito è stato molto soddisfacente.
Lei ha un cuore bellissimo”, non so se era un complimento per la gentilezza e la cortesia verso la dottoressa che avevo espresso oppure solo una constatazione medica…
Le aritmie che ci sono a volte in condizione di riposo sono scomparse durante lo sforzo che ha fatto, ed è stata una prova importante; secondo me lei non ha nessuna patologia, il suo cuore è a posto”.
Da un lato sono soddisfatto, avevo infatti il timore che seppure a distanza di pochi mesi dal precedente accertamento cardiologico fosse subentrato un qualche fattore di rischio, invece a quanto pare è tutto ok; dall’altro mi convinco che poteva essermi evitata questa ulteriore “rottura di scatole”.
Adesso per completare venerdì farò anche l’holter per monitorare il battito nelle 24 ore e poi spero che con tutti questi risultati mi venga rinnovato senza ulteriori tentennamenti il certificato medico di idoneità agonistica.

Ho letto sui vari blog una bellissima e curiosa iniziativa: come eravamo?
Io ero decisamente diverso da come sono ora: fino a una decina d’anni fa avevo una chioma più “corposa” e castana scura e un bel paio di baffi… il tipico identikit del “padrino” insomma…. Appena troverò la foto la posterò per vedere che effetto fa. Adesso metto questa, avevo circa 15 anni, praticamente appena appena svezzato….. ah, come passa il tempo!

Ultima osservazione: IL MIO BLOG HA SUPERATO LE 5000 VISITE.... grazie!

domenica 23 novembre 2008

23 novembre: Maratonina internazionale di Padenghe sul Garda

Ieri mattina sono uscito per una corsetta a ritmo leggermente sostenuto (ma non troppo) per circa 1 ora: buone le sensazioni, sia fisiche (alla faccia del cardiologo) che soprattutto psicologiche. Dopo ho fatto una sfacchinata per ripulire il terreno e la strada (che sarebbe comunale ma se aspetto loro…) dalle foglie che il vento forte della notte scorsa ha sparpagliato ovunque.
In serata ho recuperato le energie assistendo al piacevole musical al Palabrescia sulla vita di San Giovanni Bosco, c’erano anche Alberto e Chiara. A nanna sono andato piuttosto tardi e stamattina in piedi presto perché era in programma la mia decima (e ultima) maratonina del 2008.
Con Antonio, Pietro e Pierangelo ci siamo recati a Padenghe dove ci attendeva Walter. La giornata era bellissima e limpidissima ma faceva un freddo cane, attorno allo zero!
Arrivati un po’ presto abbiamo faticato per capire dove era posizionata la partenza (su al castello) e decidere dove parcheggiare anche perché gli spazi non erano poi così tanti. Alla fine si è optato per lasciare l’auto nei pressi del traguardo col risultato che prima del via si è dovuto scarpinare il paio di Km in salita per raggiungere la zona di partenza, ma eravamo in buona compagnia dato che quasi tutti hanno dovuto fare così. Il percorso di gara era ottimo, la vista del lago di Garda che occhieggiava dietro le distese di ulivi era davvero da mozzafiato. Pronti via, io mi posiziono un pochino indietro lasciando gli amici in prima fila (mi pareva di essere fuori luogo là troppo avanti). Primi due Km subito in salita, tanto per scremare immediatamente la folla dei circa 600 partecipanti; poi un leggero e continuo abbassamento di quota ha reso più scorrevole la corsa. Forse troppo per me: al 7° Km passo in 31 minuti, al 10° in 45. Penso che potrei ottenere un buon risultato anche perché mi sentivo particolarmente bene, le gambe giravano praticamente da sole e la temperatura si era messa su valori più gradevoli. Però mai fare i conti senza l’oste e l’oste ci ha presentato una seconda portata un tantino meno digeribile: dal 10° Km infatti la strada riprende a salire e, complice il vento che a tratti soffia con raffiche contromano, inevitabilmente il ritmo scende. Al 14° Km passo in 1h05’ e capisco che non è il caso di sognare, l’importante è concludere bene e godere ogni tanto gli scorci paesaggistici veramente da cartolina. Riprendo un po’ fiato e poi riaccelero un pochino ma non ho riferimenti, i compagni di viaggio cambiano continuamente, c’è chi parte con forti accelerate e, fortunatamente per me, anche chi cede un pochino e si fa superare. Al 17° Km si presenta un vero e proprio muro, una salita breve ma ripida che però riesco a superare senza mai interrompere la corsa, e me ne sorprendo anche, poi finalmente si ritorna in piano e gli ultimi 3 Km sono addirittura in discesa verso Padenghe. Soffia ancora un fastidioso vento trasversale e contrario che annulla l’effetto discesa ma ormai è fatta, ecco l’incanalamento dell’ultimo Km e finalmente il traguardo, là in fondo. Lo taglio con il braccio alzato e, se mi hanno immortalato, dedicherò questa foto al “mitico” cardiologo. 1h 41’ e rotti il mio tempo, in attesa dell’ufficialità. Non sono riuscito a stare sotto i 100 minuti, ancora la “carica dei 101” ma sono strasoddisfatto. Dopo l’arrivo ho ritrovato Antonio, bravo a stare sotto l’ora e mezza, Simon Elnomirosi che ha sfoderato un’altra prestazione super e Nicola Melgazzi che mi ha garantito che farà parte della nostra squadra nel 2009. A tal proposito devo precisare che oggi ho corso per l’ultima volta sotto le insegne della Libertas Castegnato: li saluterò alla pizzata del 5 dicembre, li ringrazio perché mi hanno dato la possibilità di entrare in questa bella famiglia di atleti. Un saluto anche agli amici di Bagnolo Mella che ho visto prima e dopo la gara, ormai a forza di frequentare gli eventi si allarga la cerchia delle conoscenze ed è bello.
E con questo dovrei aver finito la stagione agonistica: dieci mezze maratone sono in archivio; alcune soddisfacenti altre meno ma tutte con il loro contenuto di emozioni che conserverò per sempre.

mercoledì 19 novembre 2008

19 novembre: saggezza.... e tenacia!

A chi ha commentato il mio precedente post:
Vi sono grato per le vostre parole.
Non è mia abitudine usare termini "forti" come quelli che ho usato oggi. Capisco che è giusto andare con i piedi di piombo e che un accertamento in più è meglio di uno in meno.
Condivido però pienamente il concetto di Gian Carlo: il sospetto che le troppe leggi "obbligatorie" non solo non risolvano i problemi ma perseguano più uno scopo repressivo piuttosto che educativo, è troppo evidente, e lo ritengo profondamente ingiusto.
Ho usato il mio blog per sfogarmi, ho provato tanta delusione perchè speravo di aver superato i problemi che, forse, "avrei" ancora.
Lo sconforto è tanto e ho persino pensato, a caldo, di piantare lì tutto e rinunciare definitivamente a questa passione podistica che tanto mi stà dando.
Ma voglio essere tenace e affrontare questo momento come una ulteriore prova di volontà.
Non sarò certo sciocco a continuare un hobby (ecco, questa è la parola giusta) che potrebbe portarmi a conseguenze letali, ma sento che non è così. Vorrei che questo zelo si esplicasse in tanti altri campi del mondo sociale, culturale, politico, lavorativo....
Scusate lo sfogo e ancora grazie a tutti!

18 novembre: Ancora? Basta!

Lo sapevo, avevo il sospetto che finisse così, purtroppo!
Accortomi che il mio certificato medico era ormai scaduto ho preso appuntamento per la visita di idoneità agonistica dallo stesso cardiologo che mi ha “monitorato” l’anno scorso.
Alla visita del 2007 mi aveva riscontrato delle anomalie cardiache (extrasistoli) a seguito delle quali mi sono sottoposto a tutta una serie di accertamenti diagnostici per scoprirne la causa.
Ho iniziato con un Holter (registrazione del battito cardiaco in modo continuativo per 24 ore) cui sono seguite via via altre visite cardiologiche, un ecocardiogramma, un ecocolordoppler (ecocardio sotto sforzo), un secondo Holter e altri ECG fatti presso strutture e specialisti diversi.
Il tutto nell’arco di tempo che va da ottobre 2007 ad agosto 2008.
Alla fine col mio bel malloppo in mano ho saputo che in sostanza non ci sono patologie particolari, anzi in quell’arco di tempo anche per effetto dell’attività atletica il mio cuore ha sensibilmente attenuato i sintomi aritmici.
Praticamente ogni medico cardiologo che mi ha seguìto mi ha congedato senza darmi una diagnosi precisa, è come se il mio cuore fosse nato così com’è, come uno ha gli occhi di un particolare colore o le dita o il naso fatti in quella particolare forma, insomma… sono nato così e vivo così.
Addirittura su precisa richiesta nessuno mi ha sconsigliato di fare attività agonistica, al contrario mi è stato detto che correre fa bene e anche le lunghe distanze, fatte ovviamente senza voler strafare.
Bene? No, male!
Il cardiologo ha voluto vedere tutti gli esiti di cui sopra, ne ha tenuta una copia ma ancor prima di esaminarli, mi ha detto che siccome ha riscontrato che ho ancora delle aritmie, prima di darmi l’ok vuole che io faccia ancora degli ulteriori accertamenti. “Sa, sono io che metto la firma e se per caso le dovesse capitare qualcosa….”.
Stronzo! So che prima o poi dovrò morire, ma se sarà per lo sforzo di una bella corsa gratificante non sarebbe la miglior maniera di congedarmi da questo mondo?
E se invece succede che esco da casa e mi tira sotto un TIR?
Dunque cosa devo aspettarmi da tutta un’ulteriore serie di esami diagnostici rispetto a quello che so già?
Tralasciando l’aspetto economico (non trascurabile) e del tempo che devo impegnare, mi sorge il sospetto che anziché per il mio cuore questi accertamenti servano più per parare il suo culo!
Nessuno ha più il coraggio di assumersi le proprie responsabilità professionali.
Se hai paura a mettere una firma dimmi che non te la senti, punto e basta!
Sì, lo so che potrei evitare tutto questo casino e rassegnarmi a fare le corsette non competitive ma è troppo bello essere in gara, so perfettamente che non salirò mai su un podio, ma leggere il proprio nome in una classifica ufficiale è una gratificazione cui non vorrei rinunciare, non importa che prima del tuo nome debba scorrerne altri mille arrivati davanti a te.
Sono consapevole dell’importanza di controllare bene il proprio stato di salute, soprattutto passati i cinquant’anni; penso però che aver fatto quello che ho fatto quest’anno (10 mezze maratone oltre a qualche altra gara su distanze inferiori) possa essere un buon segnale che forse questo eccesso di zelo sia un pochino fuori luogo.
Tornato a casa “leggermente incazzato” poco prima dell’ora di cena, mi sono velocemente cambiato e sono andato a sbollire la mia rabbia con una corsa di circa mezzora… senza sentire neppure la fatica. Dopo cena mi aspettava anche l’appuntamento con la corale per le prove che si sono protratte fino a quasi mezzanotte.
Domenica ho la mezza a Padenghe, mi sento un leone in gabbia…..

lunedì 17 novembre 2008

16 novembre: Garda Trentino Half Marathon

L’ultimo allenamento l’ho fatto mercoledì e poi a causa del maltempo, prima, e della morte di nonna Emilia, poi, non ho più corso.
Sabato pomeriggio sono stato fuori a pulire strada e giardino dalle foglie cadute e probabilmente ho preso un po’ di freddo così la notte ho dormito poco e male e al risveglio ero accompagnato da un bel mal di testa cui si è aggiunto un rivoltamento di stomaco.
Insomma, quando Tarcisio è passato a prendermi alle 6:15 per andare a Riva del Garda non ero nelle migliori condizioni per affrontare una gara competitiva.
Siamo passati da Castegnato a prendere Alberto, Pietro e Mirca e tutti insieme siamo partiti per la destinazione.
Io ero talmente “distrutto” che non ho praticamente aperto bocca durante il viaggio e per fortuna che non dovevo guidare. Però pian piano ho sentito i sintomi allentarsi e quando siamo arrivati a Riva del Garda e all’expo ho preso un caffè caldo stavo già meglio.
Prima della partenza abbiamo trovato i nostri amici di running forum con i quali abbiamo fatto una foto ricordo. Mentre gli altri tre facevano il riscaldamento pre gara io e Alberto ci siamo messi alla ricerca dei due blogtrotters trentini: Nicola (nick12) e Stefano (frate Tack) ma purtroppo tra la folla sempre più numerosa non siamo riusciti a trovarli.
Ci posizioniamo per la partenza nel settore a noi riservato (subito dietro il settore dei “top”) e, come sempre succede, perdo di vista tutti quanti ritrovandomi ben pigiato in mezzo a un gruppo di podisti pugliesi. Annunciano nel frattempo che la partenza è posticipata di 15 minuti, suscitando un coro di delusione. Così nell’attesa scambio due parole con una signora trentina che è vicino a me: mi racconta che corre senza porsi particolari obiettivi cronometrici e che ha già fatto oltre 40 maratone e alcune ultramaratone, tra cui la 100 Km del Passatore! Bastava vedere la sua faccia serena e sorridente per capire qual è lo spirito giusto di affrontare le corse.
Si parte! I primi Km sono ovviamente fatti tra la folla però anche grazie alla strada in leggera discesa non ci sono intoppi improvvisi, si corre bene e mi attesto su un ritmo abbastanza sostenuto ma non troppo impegnativo.
Attorno al terzo Km mi raggiunge Alberto e insieme raggiungiamo gli amici di running forum ma dei nostri Tarcisio, Pietro e Mirca non ne vediamo le tracce.
Alberto è in gran forma e oggi ha l’obiettivo di ritoccare il suo personale; io stò adesso bene, si vede che la corsa è un toccasana, la testa non mi fa più male e anche se le gambe non sono sciolte come vorrei mi pare di correre abbastanza bene.
Ci aiuta la magnifica giornata con sole caldo e cielo limpidissimo: Riva del Garda con il lago e i monti circostanti si esprime in tutta la sua bellezza e lo sguardo è appagato di tale splendore. Abbiamo veramente posti stupendi che giustamente gli stranieri ci invidiano. A proposito di stranieri, tra i 4000 partecipanti c’è gente che arriva dalla Germania e anche alcuni addirittura dal Giappone! Il clima è gradevole ma subito fuori dall’abitato lungo la bellissima ciclabile del Sarca veniamo investiti da folate di vento abbastanza impetuoso che se da un lato rinfresca e asciuga, dall’altro rende il percorso decisamente più duro; cerco di entrare in mezzo a qualche gruppetto di atleti per ripararmi un po’ ma l’impresa non è sempre agevole. Intanto mi sono perso Alberto, io non mi sono fermato al primo ristoro e ho visto con la coda dell’occhio che lui si è invece accostato ma non so se successivamente mi ha ricuperato oppure no. Intravedo ogni tanto una canotta tricolore (come quella indossata da lui) ma ..non è lui.
Si ritorna sul lago verso il 16° Km e comincio a sentire la stanchezza: la mia corsa, anche a causa del vento, non è veloce come i primi Km ,vengo superato da un po’ di gente ma poi vedo che anch’io ne raggiungo altri e comunque mi pare che quasi tutti facciano più fatica. Bello il passaggio sul sentiero prospiciente il lago ma il fondo di pietroni e ghiaietto non è certo l’ideale per correre veloci. Gli ultimi tre Km sono i più difficili, la strada sale sia pure leggermente ma alla fine di una maratonina la salita sembra più impegnativa; la mia personale battaglia è contro la mia testa che vorrebbe che mi fermassi per rifiatare mentre io raschio tutte le mie energie mentali per poter concludere la gara tutta di corsa. Ci siamo, l’ultima curva e si staglia in fondo al viale la sagoma del portale del traguardo; un’ultimo sforzo, un tentativo di scatto ed ecco, la mia corsa è conclusa.
I dati: tempo ufficiale 1.42.17 (real time 1.41.41), 1782° su 3706, 186° di categoria su 379.
Insomma sono finito, nonostante tutto, nella parte sinistra (la prima metà) della classifica sia generale che di categoria. Sono soddisfatto. Migliorare il mio personale era decisamente impossibile, sia per il percorso che per le mie condizioni di partenza. E’ stato un successo aver concluso, sempre correndo, la mia nona maratonina competitiva del 2008.
Pietro ha realizzato il suo personale: 1.27.11 (real 1.27.05); Tarcisio 1.38.34 (real 1.38.14) si conferma su tempi lusinghieri; Alberto, che pensavo arrivato molto prima di me è stato invece vittima di problemi respiratori, il raffreddore che l’aveva colpito in settimana evidentemente era ancora latente, ed ha chiuso in 1.51.33 (real 1.50.44).
Anche Mirca ha sofferto gli ultimi Km e non è riuscita a infrangere il muro delle 2 ore chiudendo in 2.06.22 (real 2.04.33) ma l’impresa è rimandata.
E’ stata comunque una bella avventura, al ritorno abbiamo piacevolmente scambiato le nostre impressioni sulla gara fino a che… la stanchezza e il rilassamento hanno avuto la meglio (fortunatamente Tarcisio alla guida è stato ben sveglio!).
Un’ultima annotazione personale: finalmente ho trovato la soluzione al problema del sanguinamento ai capezzoli; un bel cerottone tenace che alla fine era ancora ben attaccato!
Domenica prossima altra (e ultima per quest’anno) maratonina a Padenghe e poi… l’appetito vien mangiando, no?

martedì 11 novembre 2008

11 novembre: San Martino

Oggi si festeggia San Martino: quando ero piccolo si aspettava questa giornata per vedere la famosa "estate di San Martino" ossia una giornata bella soleggiata e calda che veniva a interrompere i primi freddi autunnali. Stamattina invece c'era una foschia nebbiosa e il terreno era bagnato per l'acqua caduta nella notte; in compenso non faceva freddo per niente, anzi devo dire che i primi freddi tardano ad arrivare anche se le previsioni danno per imminente un calo delle temperature a partire dai prossimi giorni.
Vabbè, per correre credo sia meglio così, devo solo decidere l'abbigliamento giusto per non sudare troppo o al contrario intirizzirmi dal freddo.

Stamattina uscita alle 5:55 per un giretto a ritmo "allegro ma non troppo", avevo le gambe un pò bloccate ma poi dopo i primi Km il passo è stato più sciolto.
totale: 7,58 Km - 38'.24" - media 5'.03"/km
ecco il dettaglio


Bibe mi ha mandato il "compito", la tabella di allenamento in previsione di Roma 2009: in prima battuta sono un pò spaventato e sò già che non sarò uno studente modello, non riuscirò a seguirla per bene, ma almeno una traccia c'è e allora... gambe mie preparatevi, il "great dream" comincia!

domenica 9 novembre 2008

9 novembre: corsa FIASP Monticelli Brusati - Campioni del Mondo 100 Km

Fino a ieri pomeriggio avevo deciso di fare una corsetta di una decina di Km nei dintorni di casa ma poi, scorrendo il calendario FIASP, ho notato che oggi c'era in programma la "Maratona di Franciacorta" a Monticelli Brusati.
Oltre alla gara lunghissima da 42 Km si poteva optare per distanze inferiori: 21 Km, 12 Km o 6 Km.
Facendo due conti e visto che dovevo essere assolutamente a casa per le 10:30 al massimo, ho deciso per la distanza da 12 Km.
Arrivato a Monticelli ho trovato i miei amici Pierangelo, Walter C., Piero ed Elena e mio cognato Alessandro. Appena il tempo di scambiare due parole e poi il via; ci siamo persi subito di vista perchè il loro percorso da 21 Km si separava poco dopo da quello di 12.
E' stata una corsa abbastanza "tosta" con un paio di salite spaccagambe e stendifiato...infatti le ho fatte al passo (ma non ero l'unico). Alla fine ho concluso in 1.02.17, abbastanza soddisfatto. Le corse FIASP però mi piacciono sempre meno: anche oggi segnalazioni approssimative (più di uno infatti ha sbagliato percorso) e indicazioni chilometriche inesistenti, per non parlare dei ristori, solo uno posto in cima alla salitona e attrezzato solo con acqua e tè...
Ieri intanto il nostro Giorgio Calcaterra si è laureato Campione del Mondo sulla distanza di 100 Km: complimenti vivissimi all'ultramaratoneta che ho conosciuto da vicino a Colonna (RM) in occasione del raduno blogtrotters. Complimenti anche a Marco D'Innocenti e Andrea Rigo (anche loro bloggers) che hanno completato il trionfo con la medaglia d'oro della classifica a squadre maschile, mentre Monica Carlin ha conquistato il bronzo nella classifica femminile. E che tempi! Sono letteralmente impressionato... davvero bravissimi (ma la TV ci darà almeno la notizia di questo "orgoglio" nazionale? Bah...).

venerdì 7 novembre 2008

7 novembre: ripetute mattutine

Ieri sera avevo programmato di uscire dopo cena, verso le 20:30-21 per fare 4 ripetute da 2 Km ma al momento di uscire...sorpresa! Acqua a catinelle!!! Così ho lasciato vincere la parte pigra di me e ho rinunciato non prima però di aver deciso di alzarmi presto stamattina e fare quello che non avevo fatto.

Così ho puntato la sveglia alle 5:55 e mi sono avviato verso la zona artigianale di Cazzago dove ho fatto 4 giri (di 1,24 Km cadauno misurati su GPSies) alla velocita di ....boh!
Nonostante avessi avuto il cronometro, sarà perchè era ancora buio, sarà perchè sono imbranato...insomma non l'ho fatto partire correttamente; a sensazione (molto molto spannometrica) dovrei aver tenuto i 4/Km con recupero di circa 2 minuti tra l'uno e l'altro.
Va bè, non sarà stato un allenamento serio però alle 6:30 entravo in casa tutto bello sudato e affannato mentre mia moglie Cecilia e mia figlia Anna Chiara si stavano alzando. Doccia, colazione e poi via al lavoro.

Il lato positivo è che ho constatato che è molto meglio alzarsi presto piuttosto che uscire la sera, sarà un fatto psicologico ma il mattino il buio mi fa meno "paura".

mercoledì 5 novembre 2008

5 novembre: finalmente...

Dopo l'ultima uscita di giovedì scorso ho ripreso soltanto oggi approfittando della giornata di ferie che mi sono preso per accompagnare mio figlio Alberto alla Motorizzazione civile di Brescia per sostenere l'esame di teoria per la patente B.
Tutto bene l'esame: promosso.
Tutto bene anche il tempo meteo.
Finalmente la perturbazione si è allontanata e il cielo è tornato sereno a sprazzi mentre in terra sono rimasti i segni della violenza dell'acquazzone: foglie e rami secchi, fango e sporcizia.
Ho fatto un bel percorso a velocità moderata temendo la reazione delle mie gambe dopo tanti giorni di inattività. Invece tutto sommato mi sono divertito, le gambe hanno risposto bene e anche nel tratto più difficile in salita sono andato bene.
Ecco il dettaglio.
Tempo totale: 57'.42" per Km 10,95 (media 5'.16"/Km - 11,39 Km/h).

La "chicca" del giorno è stato quando dopo Barco ho incrociato una signora anziana che nel vedermi si è scostata e ha detto alla sua accompagnatrice "làsa pasà i zùegn chè i cor dèlena" (lascia passare i giovani che corrono forte).
Mi sono sentito lusingato dall'essere visto come "giovane"....

lunedì 3 novembre 2008

3 novembre: in programma un'altra Mezza...

Tempo meteorologico incerto: pioggia alternata a squarci di sole, brusche variazioni di temperatura... insomma quanto basta per mettermi K.O.
Ho passato le feste dei Santi con un malessere generalizzato, una specie di pre-sintomo influenzale ma anche la mia salute è come il tempo, si alternano momenti di euforia a momenti di stanchezza.
Quanto basta dunque per non fare niente, riposo assoluto e gambe che cominciano a protestare per la mancata razione podistica.
Stasera vorrei correre, pioggia o non pioggia, freddo o non freddo! Ma vedremo al momento cosa farò.
Intanto ho aggiornato i miei impegni novembrini: oltre alla Mezza di Riva del Garda, ultima prova dell'Half Marathon Tour (che mi vede provvisoriamente e lusinghieramente attestato al 90° posto assoluto, su 175 - una mediocre posizione di centro classifica), sette giorni dopo sarò al via della Maratonina internazionale di Padenghe sul Garda. E' stata una "decisione" che non ho preso io, mi è stata proposta da Walter, nostro top runner che mi ha "convinto" dopo avermi fatto notare che a Rodengo Saiano avevo stabilito il mio personale soltanto sette giorni dopo la Mezza precedente, quella di Cremona.
Intanto dopo aver goduto, sia pure in differita, della emozione della maratona di New York, prendo queste gare come tappe di avvicinamento al mio Great Dream: la maratona di Roma.