lunedì 30 gennaio 2012

Il primo lungo: 30 Km per avvicinare Roma.


Ho fatto il mio primo lungo in prospettiva Roma.
Non stò seguendo nessuna tabella però cerco di arrivare al fatidico giorno con qualche certezza anche se sono consapevole delle difficoltà e del fatto che la Maratona esige rispetto perché ti dà gloria e gratificazione ma può anche darti tutto il contrario se la si affronta con troppa leggerezza.
Perché Roma? L’ho già corsa due volte, non è sufficiente? Non sarebbe stato meglio sceglierne un’altra, magari con un percorso meno nervoso in modo da poter provare ad abbassare il mio personale?
La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo: Roma è…. Roma, una città unica al mondo che solo attraversandola “a piedi” può lasciarti nel cuore emozioni e meraviglie altrimenti inaccessibili; Roma è stata la “prima” e adesso che ho ripreso dopo la nota vicenda del mio infortunio torna a rappresentare un’altra “prima”.
Ieri mattina dunque ho “preso il lungo per le corna” e mi sono deciso, in solitudine, per vedere come sarebbe andata a finire. Sono partito presto, prima delle sette, faceva freddo e c’era buio ma fortunatamente non scendeva né pioggia né neve a dispetto delle funeste previsioni della sera precedente. Contavo di raggiungere Castegnato dove alle otto ci sarebbe stato il raduno del gruppo solo che ho sbagliato i tempi e vi sono giunto che erano appena le sette e trenta e dunque non ho visto nessuno. Che fare, aspettare facendo un giro in paese oppure proseguire da solo? Ho optato per la seconda ipotesi anche in considerazione del fatto che volevo tornare verso casa non troppo tardi. Sono dunque proseguito in direzione Gussago ma non per la strada solitamente fatta in compagnia dei compagni di squadra ma per la strada del cimitero. In quel tratto, prima di raggiungere il centro di Gussago ho vissuto un momento difficile, le mani mi si sono gelate e non riuscivo a scaldarle, sembrava che il freddo diventasse particolarmente crudele e per un attimo ho temuto di non farcela. Poi per fortuna la brutta sensazione è passata e le mani si sono riscaldate. Ho proseguito attraverso Rodengo Saiano per poi puntare su Paderno, Passirano e Bornato e finalmente ho raggiunto la meta superando di poco i 30 Km.
L’obiettivo era di fare Km e quello l’ho raggiunto anche se la media è stata da turista della domenica più che da runner. Non so perciò se ritenermi soddisfatto o deluso ma così è e per adesso colgo il lato positivo: correre a lungo non è agevole e farlo in completa solitudine lo è ancora meno ma forse è tutto fieno da mettere in cascina.

Ieri sera ho recuperato le energie spese ma ne è valsa la pena, c'era da festeggiare una persona speciale: la mia mamma che ha tagliato il traguardo dei suoi 80 anni, il fisico ovviamente non è più quello di una ventenne ma la grinta e l'entusiasmo non mancano. Auguri mamma e... ancora molti anni!

domenica 22 gennaio 2012

Maratonina Montefortiana

Prima gara ufficiale competitiva con i nuovi colori della Libertas Castegnato.
Soddisfatto? Mah, direi di sì visto le condizioni in cui sono: ho sofferto il giusto, forse un tantino di più ma alla fine l'ho portata a casa. Quello che mi ha gratificato maggiormente è stata l'aver corso sempre senza mai fermarmi nè mai andare al passo.
L'appuntamento era alle 7.15 a Castegnato dove ci siamo "compattati" in due macchine (eravamo un bel gruppo di 9 atleti). Tralascio le peripezie dell'arrivare e riuscire a trovare un buco dove lasciare i mezzi: alle 9.30 viene data la partenza a mezzo di tre colpi di cannone. Folla strabocchevole, tra competitivi e marciatori non si riusciva veramente a capirci qualcosa. Con tutta la buona volontà è stato però inevitabile qualche disguido, il peggio è stato una segnalazione poco chiara che ha dirottato moltissimi competitivi sul percorso sbagliato. Io sono partito in compagnia di Sergio e Massimo e li ho avvisati per tempo di non sbagliare percorso, grazie al fatto che ero l'unico ad avere esperienza per aver fatto la stessa corsa due anni fa. I primi 5 Km li facciamo ad andatura soft, poi inizia l'ascesa e si avverte già subito che sarà dura. Scollino attorno al 10° Km con i due amici a portata di sguardo. In discesa mi getto d'istinto senza pensare al rischio che potrebbero esserci zone ghiacciate (ma per fortuna non ce n'erano). Raggiungo e supero Massimo mentre Sergio si allontana con un passo più spedito. Qualche spintone per superare gruppi di camminatori che affrontano la gara in maniera un pò troppo allegra invadendo ogni traiettoria e ci si avvicina a Soave. Si gira all'interno del castello e poi gli ultimi 4 Km verso l'arrivo dove lì ho sofferto un pò più del previsto. Nel rettilineo finale l'amico Massimo mi prende e mi stacca tagliando il traguardo 6 secondi prima di me. Ma va bene lo stesso, all'arrivo ci si ritrova soddisfatti e vicendevolmente complimentosi. Odissea per restituire il chip e prendere il pacco gara, ma qui la "colpa" è a metà tra l'organizzazione poco attenta e il vizio (italico ma non solo) di non mettersi buoni buoni in fila ma di voler a tutti i costi essere serviti per primi.
Conclusione: a caldo direi ok, ma mi riservo di raccogliere meglio le idee e fare un'analisi più completa della mia corsa. I dati? Eccoli qui:

lunedì 16 gennaio 2012

Ma allora è proprio vero!


E’ arrivata la conferma ufficiale con la lettera di assegnazione del numero di pettorale della 18° maratona di Roma.
Improvvisamente mi sono reso conto che, come in un gioco di incastri, un puzzle, quando sembrava ancora tutto confuso nel giro di poco è andato tutto ad incastrarsi perfettamente e il quadro si è palesato in tutta la sua nitidezza.
Ricevuta una mail dal segretario della mia nuova società che mi comunicava l’avvenuto trasferimento ho cercato immediatamente di trasmettere il documento all’organizzazione della maratona di Roma ma non ci sono riuscito, allora ho inviato una mail ricevendone a sorpresa una risposta nel giro di poche ore che mi comunicava che “…la sua iscrizione è completa. Nei prossimi giorni potrà stampare la lettera di conferma direttamente dalla sua area riservata.
Detto fatto ecco che apprendo dunque che sarò al via sotto l’ombra del Colosseo col pettorale n° 6940.
Un brivido mi pervade: allora è proprio vero! Prima non ci pensavo ma adesso occorre fare le cose sul serio. Non sono pronto, mi manca il fiato, mi mancano le gambe, mi manca il coraggio….. tutte balle lo so, la determinazione non mi manca e l’obiettivo stavolta non sarà cronometrico (anche se vorrei riuscire a finirla ancora entro le 4 ore) ma solo quello di divertirmi e stavolta sarò in compagnia di qualcuno della mia nuova società e in particolare con qualche esordiente sulla distanza.
Ieri ho fatto un bell’allenamento da Castegnato con salita fino al Caricatore di Gussago. Eravamo in 8 e già queste uscite in compagnia rendono ancora più piacevole il piacere di correre in libertà. Sono stati poco più di 22 Km e se fossi uscito da solo non so se li avrei fatti. A gennaio sono già arrivato a 153 Km. Mancano due mesi, devo lavorare e prepararmi bene.
E domenica si esordisce in gara a Monteforte d’Alpone: mezza maratona con 5 Km di salita che mi diranno in che stato di forma mi trovo.

venerdì 13 gennaio 2012

La casa sulla roccia...


Iniziato il 2012 è tempo di gettare lo sguardo in avanti e pianificare la nuova stagione sportiva.
Come sapete ho concluso la mia esperienza con la vecchia società di cui ero presidente.
Adesso sono approdato a una nuova squadra dove ho trovato davvero un ambiente in cui mi ci trovo a mio agio con compagni che sono già diventati amici e, in particolare, mi sono sgravato di tutta una serie di preoccupazioni che avevano ultimamente trasformato il mio entusiasmo in qualcosa di più pesante e deludente.
L'ultima pugnalata mi è arrivata addirittura da coloro che avevo strenuamente difeso "con il coltello tra i denti", ossia i consiglieri dell'AVIS comunale che, applicando alla lettera un articolo dello Statuto, hanno deciso di punto in bianco di sciogliere la società.
Non nego che ci sono rimasto male anche perchè ho dovuto in fretta e furia dare corso a tutti gli adempimenti conclusivi: chiusura del conto corrente, convocazione degli atleti tesserati per comunicare loro di trovarsi un'altra sistemazione, disdetta di accordi già presi per la gara sociale, chiusura giuridica dell'associazione e quant'altro.
Peccato, si chiude una parentesi che avrebbe potuto rappresentare molto meglio di ciò che è stato. Peccato anche perchè così facendo hanno cancellato un possibile futuro che pareva prendere forma.
Difficile entrare nella mente e nel cuore degli uomini. Da parte mia è una ulteriore esperienza che mi insegna una cosa molto semplice: costruisci e impegnati su ciò che veramente vale altrimenti ti accorgerai con dolore che la tua impalcatura sorgeva sulla sabbia e alle prime avversità è crollata fragorosamente e rovinosamente.


"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
(Vangelo secondo Matteo 7;24-27)


Ma ora è necessario orientare lo sguardo in avanti. Con la maglia della nuova società ho già un impegno: la mezza maratona di Monteforte d'Alpone, domenica 22 gennaio. E poi c'è la maratona di Roma!
Il tempo scappa via, riuscirò a prepararmi? Intanto ci provo....
Arrivederci a presto per parlarne ancora.