venerdì 31 dicembre 2010

Buon anno 2011

Si chiude anche il 2010.
Anno in "double face": la prima metà culminata con la perla della mia seconda Maratona di Roma che mi ha regalato un sofferto PB (3.53.09) e la seconda metà che mi ha fatto fare conoscenza con il primo vero infortunio, la tendinite, ragion per cui ho dovuto ridimensionare tutti gli obiettivi. Ma si va avanti, verso un nuovo anno che spero di trascorrere ancora con la gioia di correre... senza pormi limiti e obiettivi, quel che verrà sarà sempre buono!
Di seguito posto alcune fotografie del mio album podistico del 2010 che tutto sommato è stato abbastanza pieno: una maratona (Roma), quattro mezze (Monteforte d'Alpone, Verona, Brescia, Cellatica), una ventina di altre gare sia competitive che non competitive. E adesso....

BUON 2011 A TUTTI


Monteforte d'Alpone
Desenzano del Garda
Brescia
Roma
Roma
Roma
Roma
Marone
Cavriana

Senigallia

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE 2010

A tutti coloro che condividono la mia passione della corsa e vengono ogni tanto a leggere il mio blog un caro augurio di serenità e di gioia. 
A presto amici!

 

lunedì 20 dicembre 2010

Sono arrivato primo!!!

Ieri mattina ho partecipato alla corsa di Babbo Natale organizzata dal circolo dopolavoro dipendenti comunali di Brescia. Era la prima volta che mi cimentavo in una manifestazione così "particolare". Dal Castello di Brescia tutti bardati con l'abito rosso di Babbo Natale e la barba bianca ci siamo goduti un percorso molto suggestivo attraverso le vie e le piazze del centro storico della città. I percorsi erano due: 10 e 5 Km e io ho scelto di fare quello corto per non rischiare inutili e dannose sollecitazioni al mio malandato tendine. Il via, tutti insieme, alle 9 è stato molto suggestivo: una lunga fila di Babbi Natale giù dalla discesa del Castello con il fondo stradale imbiancato a rendere ancora più natalizia tutta la scena. In piazza Duomo ho seguito l'indicazione per il percorso breve e... mi son trovato da solo! Ho attraversato piazza della Loggia e via San Faustino senza nessuno a farmi compagnia, i camminatori erano indietro mentre i podisti erano praticamente quasi tutti sul percorso lungo. Ho provato una sensazione strana e bella con i bambini, e non solo,  che mi guardavano incuriositi e sorpresi. La salita del Castello dal parco della Montagnola è stata abbastanza impegnativa e anche a causa dell'abbigliamento poco adatto l'ho dovuta percorrere praticamente al passo per poi riprendere la corsetta in vista del traguardo che ho varcato...per primo! Sì, fa un pò ridere ma è una sensazione che non avevo mai provato: sono arrivato primo!!! Gli organizzatori mi hanno guardato sorpresi, stavano ancora allestendo il tavolo del ristoro, e subito ho chiarito che non avevo fatto il percorso intero.

Chiudo così un 2010 podisticamente parlando un pò anomalo: primavera intensa ed esaltante con la perla della mia seconda maratona di Roma e poi l'infortunio al tendine che mi ha praticamente fatto chiudere anzitempo l'attività sportiva. Mi aspetta adesso un 2011 ancora più difficile con l'intervento chirurgico che spero sia il prima possibile e il necessario, lungo e faticoso periodo di recupero. 
Per adesso non mi pongo obiettivi, ma ne riparlerò. 
Auguri a tutti cari amici!

mercoledì 15 dicembre 2010

Per sciogliere le amarezze

Le tensioni all'interno della mia società sono finalmente giunte all'epilogo.
Alla fine il rischio di estinzione è stato scongiurato: l'AVIS SPORT CAZZAGO SAN MARTINO resterà in vita e anche se saremo in pochi si continuerà a correre per testimoniare i valori della solidarietà e della gratuità.
Con una lettera non firmata recapitatami nella giornata di sabato, una trentina di persone mi hanno notificato la loro decisione di non voler rinnovare il tesseramento FIDAL per il 2011 con la mia società.
Ne prendo atto e auguro loro di trovare in altri lidi la realizzazione delle proprie aspirazioni.
E' mancato da parte loro il coraggio di assumersi le proprie responsabilità: meglio un foglio anonimo piuttosto che il confronto faccia a faccia. Paura? Opportunismo?

Dopo la serata di sabato in cui si è girato pagina e posto le basi per il prossimo triennio con un gruppo nuovo e motivato, domenica mattina ho deciso di andare a fare una corsetta per sciogliere le troppe tensioni che avevo accumulato, incurante delle precauzionali proibizioni del mio fisioterapista. A Castenedolo ho corso la non competitiva di poco meno di 4 Km conclusa appena prima che venisse data la partenza ai competitivi, tra cui erano presenti tre miei ormai ex compagni di squadra. Non ho evitato di salutarli e prendere un caffè insieme, ma era abbastanza grottesco vederli con indosso ancora la divisa sociale (anche se ufficialmente sono ancora della mia società fino al 31 dicembre).

Ieri pomeriggio ho voluto replicare con una corsetta di quasi 6 Km alle 17:30. Faceva un bel freschino, un paio di gradi sottozero, ho fatto un pò fatica a tenere un ritmo di circa 5:30/Km ma sono tornato appagato e soddisfatto. La lunga assenza dalla corsa si è inevitabilmente fatta sentire; il tendine non mi ha fatto male ma sono consapevole che devo stare attento a non forzarlo troppo.
Speravo che mi operasero prima delle feste, invece se tutto andrà bene l'appuntamento sarà a gennaio....

lunedì 6 dicembre 2010

Gàrdaland.... visti da vicino!

Il fascino di una mezza maratona che avrei messo tra quelle da non perdere, unito alla prospettiva di una giornata all'insegna del divertimento mi hanno fatto decidere di esserci. Non a fare la mezza, purtroppo. Ma ho colto l'occasione di portare le mie figlie Anna Chiara e Francy a fare la "family run", corsetta non competitiva che è risultata alla fine lunga Km 4,350.
Partenza all'alba (ore 7) di una giornata freddissima (il termometro dell'auto segnava all'esterno addirittura -5°C) ma finalmente priva di precipitazioni atmosferiche.
Arriviamo verso le 8 e troviamo tutto chiuso (il cancello del parco indica che l'apertura sarà alle 9.30): che fare? Ci rechiamo al Gàrdaland hotel resort per l'iscrizione e almeno dentro ci si può riparare al tepore. Prima novità: la family run non partirà alle 10, come previsto, bensì alle 11, in coda alla half marathon. E fino ad allora cosa si fa? Restiamo lì ad aspettare e mentre sorseggio un caffè mi sento avvicinare da un runner che mi chiede "ma tu sei quello che scrive sul forum?", è Runn1ng (non gli ho neppure chiesto il suo vero nome...) e sarà l'unico degli amici "virtuali" che troverò. Ci facciamo una foto e poi si va verso la partenza. 
C'è una coda lunghissima dall'hotel al parcheggio del parco (distante circa 1 Km) ma finalmente arriviamo e andiamo subito a fare i biglietti. Prima del via porto le figlie a visitare il "Sea life" ma il tutto in maniera molto veloce perchè sono già le 10.30 e la partenza è alle 11. E finalmente si parte: Ed eccoli i runners, visti da vicino, una lunga teoria di atleti schierati per la mezza maratona, e un pizzico di rammarico per non essere lì anch'io.
La corsetta è divertente, le figlie ci provano un pò a correre e un pò a camminare, ci facciamo un pò di risate e di foto. La giornata prosegue con il divertimento sulle attrazioni del parco (ho anche fatto un bel giro sulla giostra cavalli, proprio come un bambino!). Il freddo cerchiamo di vincerlo rifugiandoci nei luoghi più riparati e riscaldati. Poi, tutti a casa mentre il sole è già stato vinto da una nuova perturbazione in arrivo: una giornata insolita ma bella.





giovedì 2 dicembre 2010

La storia infinita: e sono 53...

« "Tutto ciò che accade, tu lo scrivi", disse.
"Tutto ciò che io scrivo accade", fu la risposta. »

Atreiu crolla ai piedi dell'Infanta Imperatrice, non osando alzare gli occhi verso di lei. Tuttavia, l'Infanta Imperatrice non appare per niente turbata o preoccupata, ma comincia a ridere, dicendogli di essere molto soddisfatta di come ha portato a termine la missione che gli aveva affidato, poiché aveva portato con sè un figlio dell'uomo.
Dopo una lunga attesa, l'Infanta Imperatrice decide di passare all'azione: dopo aver rassicurato Atreiu, lo fa addormentare e lo affida, insieme a Fucùr, a tre dei suoi sette Poteri; presi con sè gli altri quattro, va su una lettiga da loro trasportata alla ricerca del Vecchio della Montagna Vagante, che scrive in un libro la Storia di Fantàsia, per costringere Bastiano ad entrare in Fantàsia.

Oggi compio 53 anni: una storia che si ripete, fantastica e imprevedibile, reale e immaginaria nello stesso tempo. 
E' un viaggio verso una meta che non sempre sò riconoscere. Mi guidano i desideri, le passioni, i sentimenti e un pensiero di Amore che mi ha voluto qui. Guardo dentro me stesso e scopro che ancora ci sono cose che non conosco e che il tempo che mi verrà concesso riuscirà, forse, a svelare. 
GRAZIE a chi mi ha accolto, amato e dato la motivazione per continuare la mia "grande ricerca".

domenica 21 novembre 2010

Opposti estremi

Alla vigilia della Garda Trentino Half marathon, gara che avrei voluto fare ma che ho dovuto cancellare, sono andato a Riva del Garda per salutare gli amici, tra cui i miei compagni di squadra Ivan e Giuseppe.
Una pazzia andare e tornare tutto solo il sabato sera fino a Riva del Garda? Sarà, ma quella serata mi ha davvero dato tanto: amici veri, gente semplice e spontanea. Una pizzata in loro compagnia mi ha fatto un enorme piacere. Eravamo in tanti e variegati, atleti che non osano neppure definirsi tali e che hanno tempi sulla mezza attorno se non oltre le due ore ed atleti veramente d'elite, capaci di chiudere la mezza in poco più di 1 ora ma che non hanno disdegnato di condividere una bella serata con tutti gli altri, con tanta umanità e semplicità. Così mi piace, così dovrebbe essere lo spirito autentico dello sport.

Venerdì sera, al contrario, ho avuto quello che immagino sia stato l'ultimo incontro con alcuni iscritti alla mia società. Come previsto è stata una serata ad alta tensione e a un certo momento mi ha addirittura attraversato un attimo di terrore quando immaginavo che sarebbe bastato un nulla perchè qualcuno, più esaltato del solito, mi mettesse le mani addosso! I migliori (atleticamente parlando) se ne vanno, escono dalla mia società e ne fondano un'altra perchè non condividono più i valori su cui abbiamo fondato la società. In realtà se ne vanno perchè offesi da alcune mie affermazioni, scritte anche in questo blog. Io pensavo di avere chiarito e di aver già fatto un passo avanti, invece sono riaffiorate situazioni addirittura di due anni fa. Basta poco a distruggere, non solo un gruppo ma anche una possibile amicizia. Peccato davvero....
Rimarremo in pochi ma andremo avanti lo stesso. Sarà più difficile raggiungere buoni risultati sportivi ma ne gioverà, spero, il clima di amicizia che finalmente potrà svilupparsi.
Ne riparlerò.
Buone corse amici.

giovedì 11 novembre 2010

Così ti voglio!


Non ho praticamente niente da scrivere perchè non posso correre e stò attendendo di essere chiamato a fare l'intervento chirurgico al mio tendine. 
Ci sono altri problemi ma, francamente, non è che me ne interessi più di tanto. 
Io voglio solo che arrivi presto il giorno in cui potrò tornare a indossare una canotta e un paio di calzoncini e ritrovare quelle belle sensazioni di fatica, di liberazione della mente che solo una corsa può dare. 
Ogni tanto ritorno qui a dare un segnale sul mio blog che SONO VIVO.
Buone corse, amici.

venerdì 5 novembre 2010

Scelta, dono e merito

La vita è una continua scelta
Per scegliere bene occorre discernere, e qui stà la sfida più importante, soprattutto con sè stessi. 
Anche il non scegliere, in fondo è una scelta, per cui eccoci di nuovo al punto di prima.

A fine anno scadrà il mio mandato da presidente dell'AVIS SPORT CAZZAGO SAN MARTINO e in dicembre saremo chiamati a scegliere il nuovo gruppo dirigente.
Cosa c'è di particolare in questo? Basta fare un consuntivo da proporre all'assemblea ed evidenziare i traguardi sempre più gratificanti che come società abbiamo raggiunto in questi tre anni di vita, presentarlo all'assemblea, riproporsi e continuare con rinnovato entusiasmo.
O no?
Sono consapevole che per qualcuno le scelte e le decisioni fatte non sono state gradite; meglio ancora sono consapevole che più d'uno all'interno della mia società mi vorrebbe fuori dai piedi. Le avvisaglie le ho avute quando, a conclusione della nostra gara di maggio, dopo aver rischiato di schiattare per lo stress della organizzazione e realizzazione, ho avvertito qualche "segnale" da parte di qualcuno. La causa scatenante pare siano state queste mie esternazioni (clicca qui). Non importa se l'obiettivo non era fare una critica verso alcuni dei miei atleti ma rendere conto della consapevolezza delle difficoltà che si possono trovare ad organizzare una gara, ragion per cui concludevo "quando (finalmente) andrò a correre da qualche parte per una gara competitiva o non competitiva cercherò di apprezzare e comprendere gli aspetti positivi e gli sforzi di chi deve stare "dall'altra parte della barricata"."
Credevo di aver chiarito il concetto ma evidentemente le cose non stanno così.
Negli ultimi tempi mi è stato proposto (abbastanza vivacemente) che prima del rinnovo delle cariche sarebbe necessario modificare lo statuto sociale perchè vi sono delle clausole che sembrano togliere autonomia e libertà di azione.
Il nostro statuto si richiama ai valori dell'AVIS: solidarietà, gratuità, attenzione ai bisognosi. Si vorrebbe cancellare proprio questa "appartenenza".
Non voglio fare qui una replica per difendere le mie posizioni, non è il posto giusto.
Mi rimane in fondo un pò di amarezza, non riesco a non essere turbato a fronte di atteggiamenti così poco rispettosi della sensibilità altrui.
In questi giorni stò vagliando le possibili opzioni al fine di decidere la miglior scelta da fare.

Qualcuno pensa che piazzarsi ai vertici di una classifica sia questione di merito.
Io invece penso che la realizzazione di una buona prestazione atletica sia "anche" un dono
Il merito semmai dipende dalla maniera in cui si utilizza il dono ricevuto. 
E magari ogni tanto ricordarsi di pronunciare un "grazie", parolina semplice e preziosa che non impoverisce chi la pronuncia ma arricchisce chi la riceve.

mercoledì 3 novembre 2010

Tu vivrai...

Tempo di riflessioni, di scelte, di decisioni.... benvenuto Novembre!


Se sei nato già vincente,
ma sai essere alla buona,
se ti fidi della gente,
ma non credi alla befana,
se non dai la colpa agli altri,
degli sbagli che tu fai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se sei forte quando serve,
ma sai chiedere anche scusa,
se vai piano in certe curve,
ma sai vincere in ripresa,
se sai mettere d'accordo,
chi non c'è riuscito mai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di addormentarti stanco,
se c'è un bambino in te
e te lo porti a fianco,
se non ti prendi mai
troppo sul serio,
comunque tu vivrai,
vivrai davvero.

Se ti sai svegliare presto,
quando vai a letto tardi,
se rimani quasi onesto,
in un giro di miliardi,
se sai piangere di gioia,
senza vergognarti mai
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

Se non ti stanchi mai,
di cose da imparare,
se non disprezzi mai,
quel che non puoi avere,
nessuno riuscirà
a manovrarti
saprai di cosa e
chi innamorarti.

Se sai perdere e cadere,
senza mai toccare il fondo,
se sai toglierti dal cuore,
chi ti stava derubando,
se sai dare tanto amore,
quanto ne riceverai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai,
tu vivrai, tu vivrai, tu vivrai.

venerdì 22 ottobre 2010

In lista d'attesa

Dopo l'ecografia, ecco fatta anche la risonanza magnetica. Adesso ho tutta la situazione, fotogramma per fotogramma, del mio piede destro. Mi hanno infilato le gambe all'interno di un macchinario simile a quello in figura e per circa 10 minuti sono stato "vivisezionato", ovviamente senza avvertire alcun fastidio se non il rumore dei magneti che sembrava di tanto in tanto come una raffica di mitragliatrice...
Se ci penso bene devo ammettere che qui da noi ci possiamo ritenere fortunati con tutta questa tecnologia medica a disposizione. Il risultato è stato messo su un CD dal quale è possibile vedere la sequenza dei fotogrammi, proprio come un filmato. Fa una certa impressione vedere il piede che si forma e si scompone piano piano, proprio come se lo si attraversasse.
Cosa dice l'esito clinico? Boh, io con i paroloni medici non vado molto d'accordo ma, tra le righe, mi pare di leggere che...beh...insomma... prima si interviene chirurgicamente e meglio è, il tendine è malconcio, leso, ingrossato, presenta frammenti calcarei....
Ci penserà il chirurgo a vagliare tutto; io metto il mio piede nelle sue mani e spero di riaverlo indietro ancora funzionante e pronto a darmi future soddisfazioni atletiche.
Sono in lista d'attesa; spero che l'attesa non sia lunga perchè poi sarà lunga anche la fase di recupero.... è come un'ultramaratona, sono sulla linea di partenza e aspetto che venga dato lo start!

giovedì 7 ottobre 2010

A mali estremi...

..estremi rimedi!

Ho rotto gli indugi, ho sciolto le riserve, ho deciso di prendere di petto la situazione e così eccomi già in lista di attesa.
L'intervento chirurgico al tendine d'Achille è la soluzione che mi è stata prospettata e che, dopo consulto anche col mio medico di base, ho scelto di fare.
L'operazione chirurgica sarà finalizzata a far rigenerare il tendine che è piuttosto malconcio e la tecnica dovrebbe essere, a quanto ho capito, consistente nell'incisione longitudinale al fine di favorire l'irrorazione sanguigna e poi con l'ausilio di fattori di crescita piastrinici accelerare la ricostruzione delle parti danneggiate.
Sono fiducioso anche se la prospettiva di finire sotto i ferri non mi riempie di gioia.
Tornerò a correre? Io lo voglio tanto, altrimenti avrei potuto evitare tutto ciò che mi si prospetta. Tempi di recupero? Dopo l'operazione (che se tutto va bene non sarà prima della fine di novembre) ci vorranno almeno tre mesi per riprendere a usare la gamba e reiniziare a provare le prime corse.
Pazienza! Vuol dire che mi riaggiornerò alla versione 2.0.

lunedì 4 ottobre 2010

Sai di essere un runner quando...



In attesa di sapere cosa farò da grande, nel frattempo alterno passeggiate a uscite in bici e comunque stò sempre aspettando come e se evolverà il mio infortunio. Per tutto ottobre non farò nessuna corsa e poi vedrò se potrò ricominciare oppure no. Ieri mattina sono andato a Manerbio ma non a correre, bensì a trovare gli amici che erano là a quella bella gara non competitiva. Mi sono armato di macchina fotografica e ho aspettato di vederli. Mi sono emozionato quando prima Ivan, poi Giuseppe e poi via via gli altri mi hanno riconosciuto e ci siamo fermati a fare due chiacchiere e un paio di foto. Poi... non avevo neppure l'abbigliamento da runner, tranne le scarpe ma mi sono ugualmente iscritto per fare, al passo, il percorso breve da 5 Km. I primi 2 corsetta lenta con Ivan e poi al bivio (lui è proseguito per fare i 23) mi sono messo a camminare e alternando camminata e corsetta molto blanda mi sono ritrovato all'arrivo. Non ho aspettato che giungessero gli altri, sono subito ritornato a casa. Sensazione strana, inedita, mi sono immaginato quando non avrò più le forze per correre e l'unica possibilità sarà quella di fare come ho fatto.... brutti pensieri da cancellare subito. Rimane una bella soddisfazione e un pensiero: "Sai che sei un runner quando..... parti in macchina per farti 40 Km di andata e altrettanti di ritorno solo per salutare gli amici e fare una foto con loro..."

mercoledì 15 settembre 2010

Divieto di corsa!

Adesso è ufficiale: se voglio avere speranze e probabilità di tornare a correre senza problemi devo dare ai miei tendini malandati il tempo e le cure necessarie per rimettersi in forma.
Domenica scorsa ho trasgredito i consigli del fisioterapista e mi sono immerso in una bella gara, sia pure non competitiva, a Camignone organizzata per raccogliere fondi a favore dell'associazione Raphael e del costruendo ospedale oncologico di Rivoltella del Garda. Purtroppo mi sono lasciato ingolosire dalla bellezza del percorso e anzichè fare la corsetta da 5 Km ho seguito il gruppo che faceva il percorso più lungo che alla fine è risultato di ben 15,5 Km anzichè 14 come annunciato e per di più non mancavano saliscendi e sterrati.
(qui i dettagli).
Al pomeriggio e per tutto il giorno dopo ho zoppicato e avvertito un bel dolore al tendine d'Achille. Il fisioterapista mi ha detto che era contento di ciò perchè così ho capito, a mie spese, lo sbaglio che ho fatto. Allora adesso per un mese mi autoimpongo, come mi ha suggerito, un divieto assoluto di fare gare e corse impegnative. Posso fare qualche corsetta blanda, di durata breve e non impegnativa e, se mi va, qualche pedalata in bici ma senza spingere con la punta del piede bensì col tallone.
Va da sè che cancello frettolosamente tutti i possibili impegni autunnali rinunciando ad attingere al ricco menù di gare e mezze maratone che da ottobre in poi mi avrebbero attirato e ingolosito. Riprenderò piano piano; intanto anche la forma fisica è scaduta ma in primis voglio che questo malanno si risolva il prima possibile. Dunque, divieto di correre!!!

mercoledì 8 settembre 2010

Tra sconforto e speranza....

Prima di partire per Senigallia ho fatto l'ecografia ai miei tendini e l'esito non è, mi pare, molto incoraggiante. La diagnosi, o meglio il sospetto clinico è: tendinopatia achillea. In pratica si evidenzia l'ingrossamento dello spessore postero anteriore che raggiunge i 12 mm a destra e gli 8 mm a sinistra. Le dimensioni normali dovrebbero essere attorno ai 6-7 mm.
Vedrò col fisioterapista che possibilità di ripresa ci sono (se ci sono!) e nel frattempo lascio nel limbo ogni programma futuro.
Per quanto riguarda la corsa ne consegue che le mie uscite si sono drasticamente ridotte e ne stò subendo le conseguenze: sono nervoso, stò aumentando di peso, le poche corse che faccio noto che la velocità è diminuita, insomma mi si prospetta un indecoroso viale del tramonto con il fatidico chiodo già pronto nel muro a cui appendere le scarpette....

A Senigallia ho partecipato a una gara competitiva (che spero non sia l'ultima della mia carriera podistica) organizzata dall'ARCA (associazione culturale e ricreativa dei dipendenti delle aziende elettriche del gruppo Enel). Bello il contesto di vacanza, bella la corsa in cui ho scoperto con sorpresa che anche tra i colleghi di lavoro ci sono appassionati di corsa che corrono come campioni. Mi sono piazzato al 44° posto su 80 partecipanti, un onorevole piazzamento nell'anonimato di metà classifica, ma di questi tempi bisogna sapersi accontentare. 10 Km quasi esatti al centimetro fatti in 48'.27" alla media di 4'.51"/Km [vedi gàrmin cònnect]

domenica 29 agosto 2010

29 agosto: Trofeo AIDO Castelcovati

Ho rinunciato con dispiacere alla gara di Nistisino di Sulzano per il Trofeo del Sebino ma in sostituzione ho deciso di misurarmi a Castelcovati, gara competitiva Hinterland Gardesano, due giri pianeggianti attraverso le vie del paese con partenza e arrivo nella pista di atletica, per un totale di circa 8 Km (7,82 al mio garmin).
Sensazioni? Ottime per due motivi: 
1. la breve distanza non ha sollecitato più di tanto il mio tendine (mercoledì andrò a fare l'ecografia e allora vedrò che problemi ci sono);
2. il clima finalmente fresco e più secco mi ha fatto sentire un'altra persona!

Fino all'ultimo ero indeciso se andarci o meno ma una volta là sul posto ho incontrato il compagno di squadra Paride e più tardi Tarcisio che in preparazione della sua maratona di Berlino è arrivato a Castelcovati dopo aver fatto un lungo di circa 25 Km a cui ha aggiunto anche gli 8 della gara!
Mi è piaciuto tornare nel clima agonistico anche se prudentemente non ho fatto la partenza a razzo ma sono stato abbastanza regolare. Nel secondo giro sono anche riuscito a raggiungere e superare tre o quattro atleti che mi precedevano. Ho chiuso in 36'.54" alla media di 4'.43"/Km [dettagli su gàrmin cònnect].
Numerosissimi i pacchi gara riservati ai premiati ma, come al solito, anche stavolta non sono rientrato tra i fortunati ( e bravi). C'è gente, anche su di età, che viaggia davvero a ritmi mostruosi.
Adesso ho ancora una settimana di ferie in cui, dopo l'ecografia di mercoledì, giovedì partirò per 4 giorni di mare a Senigallia, con una corsa sabato di cui spero di fare un resoconto positivo. Speriamo!

lunedì 16 agosto 2010

15 agosto: Trofeo dell'Assunta

Avevo promesso che ci sarei andato a fare questa prima gara del Trofeo del Sebino 2010. Avevo promesso che l'avrei fatta piano per non stressare ulteriormente il mio già malandato tendine d'Achille.
Ho mantenuto le promesse: l'ho fatta e l'ho conclusa ma piano, molto piano. Sono arrivato 117° su 131 partecipanti, chiudendo in 58'.20" alla media "stratosferica" di 7'.17"/Km.
[ecco qui il dettaglio su gàrmin cònnect]
Però non la ricordavo così dura. La notte e il giorno precedente sono scesi dal cielo fiumi e fiumi di acqua, la temperatura è precipitata a valori autunno-invernali ma domenica mattina il cielo era sereno, limpidissimo e bellissimo. La corsa ci ha portato a gustare panorami mozzafiato e ne è valsa la pena.
Dopo i primi 3 Km in saliscendi, impegnativi ma corribili, dal 4° Km ci si è letteralmente dovuti inerpicare attraverso sentieri e mulattiere dove io son dovuto andare al passo, come pure molti di quelli che avevo vicino. I primi erano già scomparsi all'orizzonte. Per ingannare la mente pensavo alla festa dell'assunzione della Vergine Maria che ha dovuto fare molti sacrifici per riuscire ad ascendere al Cielo col proprio corpo. Non si sale senza soffrire!
Finalmente al termine della mulattiera ciottolata "verticale" è arrivato lì'agognato traguardo! La foto mi ritrae nella mia tipica espressione sofferta ma interiormente felice per aver completato l'opera. Dopo essermi cambiato ho avuto per fortuna chi mi ha portato giù a Marone la borsa mentre io sono sceso a piedi raggiungendo un gruppo di atleti che mi hanno riconosciuto e con i quali si è parlato della gara, delle prospettive, del più e del meno... a sera leggero zoppicamento ma oggi ho ripreso con la terapia e sembra che le cose vadano per il meglio.
E così anche stavolta le ferie sono iniziate con una bella corsa.
Alla prossima!

venerdì 13 agosto 2010

Sul lettino del fisioterapista

Alla fine non ho potuto farne a meno: il tendine che mi aveva tanto fatto soffrire sembrava essere tornato buono buono ma è bastata una corsetta fatta in maniera un pochino meno rilassata e l'indomani "l'amico" si è rifatto sentire.
Allora ho rotto gli indugi e ho contattato un fisioterapista (devo ringraziare Michele per la segnalazione) che alla prima visita mi ha subito fatto notare che il tendine era ben ingrossato e infiammato. Già ieri ho effettuato la prima terapia: steso sul lettino mi ha prima "torturato" il muscolo della gamba per scioglierlo e poi il tendine per ridurre l'infiammazione, infine cinque minuti di laserterapia. In 4-5 sedute dovrebbe andare tutto a posto, in caso contrario sarà necessario fare accertamenti più specifici per verificare se ci sono lesioni delle fibre tendinee (ma spero viovamente di poter escludere tale evenienza). Ho visto le stelle all'inizio della manipolazione ma poi mi sono sentito meglio e stamattina non avverto già più quella brutta sensazione di tensione che mi compariva ogni volta al risveglio.
La buona notizia è che il terapista non mi ha sconsigliato di correre, mi ha solo detto di evitare gli sforzi più intensi.
Da domenica scorsa comunque non ho più corso, anche per il tempo che si è messo al brutto (e da domani inizio le ferie!); ho solo fatto un pò di ciclismo per non sovraccaricare troppo la gamba, però domenica prossima sarò alla partenza del trofeo dell'Assunta a Marone, 9 Km tutti in salita; prometto che li farò piano piano....

lunedì 9 agosto 2010

Nuvolento e Cavriana: salite, saliscendi e dolori

Ho partecipato a due gare del circuito Hinterland Gardesano: venerdì sera a Nuvolento il "rally del bosco", 6 Km di cui i primi due in salita piuttosto dura e faticosa, e domenica mattina a Cavriana sui colli morenici del Garda. Gare ben organizzate a dimostrazione che si può fare le cose per bene senza troppi affanni, e offrire agli appassionati di corsa delle occasioni per scoprire tra l'altro  scorci bellissimi della nostra terra. 

A Nuvolento ho cercato di tenere il ritmo dei più in salita, ma dopo il primo Km era veramente duro riuscire ad avanzare se non al passo, anche perchè il sentiero era stretto ed era praticamente impossibile sia superare che farsi superare. Il cartello del secondo Km era scritto così: "K2" ed istintivamente ho pensato alla mitica cima Himalayana. Nella successiva picchiata in discesa mi sono trovato a ingaggiare una specie di sprint con un podista che mi precedeva ma quando l'ho raggiunto e sorpassato, questo ha tirato fuori una progressione "cattiva" e se n'è ritornato avanti; ho capito che la cosa più importante del mondo in quel momento per lui era di non farsi sorpassare e l'ho lasciato andare via.
[dettagli su gàrmin cònnect]

A Cavriana (nella foto il mio arrivo) ci siamo andati in quattro e, non sapendo che strada prendere abbiamo rischiato di farci una scampagnata domenicale persi nelle campagne gardesane. Finalmente siamo giunti a destinazione ancora abbastanza presto per l'inizio della gara, prevista alle nove. Tutti pensavamo che essendo nel mantovano non ci sarebbero state asperità di alcun genere. Verremo decisamente smentiti! I 10 Km del percorso erano tutti un saliscendi attraverso bellissime colline coperte dai vigneti del Lugana. Purtroppo il 90% del tracciato era su sentieri parte sterrati, parte coperti di erba anche alta che costituisce un bell'ostacolo per la corsa. Per almeno 6 Km ho fatto fatica, non sò perchè ma mi pareva di avere le gambe molli ed energia molto ridotta. Meditavo addirittura di fermarmi e fare dietro front ma mi sono imposto di tener duro. Al 5° Km al ristoro ho bevuto un bicchierino di acqua e poco dopo il senso di oppressione si è allentato e, pur non facendo progressi quanto a velocità (ma c'era un bel saliscendi) ho avvertito migliori sensazioni. Ho chiuso tutto sommato abbastanza bene precedendo due dei tre compagni di avventura, tutti comunque abbastanza soddisfatti per aver terminato entro l'ora di corsa.
[dettagli su gàrmin cònnect]

Nota dolente, nel vero senso della parola, il mio tendine che ancora non vuol lasciarmi in pace. Ieri sera facevo molta fatica a camminare senza zoppicare. Però adesso ho deciso che al più presto andrò a farmi vedere da uno specialista.

martedì 3 agosto 2010

Mille chilometri!

Con le uscite di ieri pomeriggio, sotto un sole ancora violento (circa 12 Km) e di stamattina all'alba (7 Km) ho raggiunto il traguardo dei mille chilometri di corsa dal primo gennaio 2010. Mille chilometri sono tanti se pensati tutti insieme, pochi se considero che un runner appena appena serio li fa in 3-4 mesi. Ma se considero gli stop forzosi di maggio e giugno posso accontentarmi. Anzi no, tagliato un traguardo è tempo di fissarne un altro, come un giavellotto che viene scagliato lontano e non si sà dove atterrerà, si spera il più lontano possibile. Mai fermarsi, stringere i denti, faticare e sudare e avanti ancora....

Ed ecco i dettagli delle ultime due uscite: lunedì e martedì. Che dire? Faccio ancora fatica a tenere un'andatura appena appena sostenuta, ma il dolore al tendine pare ritornato sotto controllo.

sabato 31 luglio 2010

30 luglio: StraLeno Km 9,15

Volevo ritrovare il clima di competizione: ho telefonato all'amico Claudio D. e ci siamo accordati per andare a Leno, grossa borgata della bassa bresciana dove alle 20 era in programma la StraLeno, gara competitiva su un percorso, ovviamente pianeggiante, di 9 Km.
Partiamo tranquilli verso Leno, troppo tranquilli al punto che improvvisamente ci rendiamo conto che saremmo arrivati con non molto anticipo. In effetti tra ricerca del luogo di partenza, parcheggio, iscrizione (il mio numero? 111 da leggere uno-uno-uno), cambio... non c'è tempo neppure per fare un pò di riscaldamento. Intanto il cielo si è oscurato e iniziano a cadere le prime gocce mentre siamo schierati dietro la linea di partenza. Fa niente, anzi per me è meglio, la pioggia mi diverte e mi fa anche andare meglio. Pronti via e inizio a testare uno stile di corsa mai provato prima: stò attento a fare i passi giusti e piegare bene le gambe e il piede di appoggio, come si può vedere qui. Scopro che stò andando bene e la corsa risulta più redditizia e meno dispendiosa. Al primo Km sento un atleta vicino che dice "stiamo andando a 4,20", allora rallento un pochino ma vado ancora regolare. Il fiato mi avverte che sono ancora "acerbo" di allenamento e infatti verso il 6° Km rallento ma poi riprendo e l'ultimo Km cerco di tenere la posizione nonostante la pioggia abbastanza insistente e il fatto di correre lungo la strada con il traffico. Purtroppo sarò superato da 4 atleti ma nel rettilineo finale piazzo un bello sprint e ne riagguanto due sul filo di lana. Tempo totale: 43'45" alla media di 4'47"/km che per me, adesso, è qualcosa di incredibile!
Nel dopo corsa ritrovo alcuni amici di web e di gare ed è bello scambiarci le impressioni e darci appuntamento alle prossime occasioni. Nel recarmi alla macchina per cambiarmi però sento che il mio tendine mi fà un pò male e zoppico. Penso che sarà una cosa passeggera invece purtroppo nella notte ho dovuto alzarmi a mettere del ghiaccio e il mattino dopo ho dovuto prendere un antiffiammatorio: il male sembra ritornato! Forse ho forzato troppo, forse ho pagato il non aver fatto riscaldamento pre gara, forse..... che rabbia! Pensavo di essere guarito invece dovrò stare ancora attento. Per adesso mi prendo un paio di giorni di riposo.... incrociamo l'incrociabile....

giovedì 29 luglio 2010

29 luglio: gambe di gomma e poco fiato

Dopo la pausa di ieri per un giorno di ferie fatto per accompagnare Cecilia a una visita medica che ci ha portato via l'intera mattinata, ho ripreso stamattina a correre. Sveglia alle 5:15 e appuntamento con Roberto e Claudio alle 5:30.
La notte non ho dormito bene. Ieri infatti avevo quel fastidioso mal di testa che mi prende sempre quando sono vittima di imprevisti colpi di freddo e, nonostante il riposo pomeridiano (ho dormito ben tre ore!) per farlo andar via ho dovuto arrendermi e prendere un antinfiammatorio. Risultato: stanotte ho faticato a prender sonno, al punto che alle due ero lì lì per alzarmi e andarmene a fare una corsa, ma poi chissà come sono sprofondato nel sonno e ho sognato di essere ad una corsa podistica ma mentre lo starter dava il via e tutti partivano, io dovevo ancora cambiarmi e mettermi le scarpette... che stress!!!!
Il trillo del cellulare mi ha liberato da quell'angoscia....
Abbiamo fatto un giro non molto lungo ma nel tratto in cui Roberto e Claudio hanno accelerato io mi son trovato con le gambe molli e il fiato corto e ho dovuto rimanere indietro un centinaio di metri. Sensazione che poi è rientrata quando anche loro hanno mollato un pò.
Ho completato il giro con 10 Km esatti fatti in 52'.43" [qui i dettagli su gàrmin cònnect].
Alla prossima!
p.s. le gambe della foto non sono le mie eheh...

martedì 27 luglio 2010

27 luglio: un pò di fieno in cascina

Allenamento all'alba, alle 5:30 con Roberto e Claudio C. Abbiamo fatto il giro dei boschi mentre il cielo alternava minacciose nubi grigio-nerastre a sprazzi di sereno. Non ha piovuto ma la temperatura è rimasta molto gradevole. Dopo i primi 3 Km fatti un pochino con le gambe imballate, dopo lo scollinamento di Calino ho avvertito maggior scioltezza. Salutati i compagni di avventura sono rientrato facendo gli ultimi 2 Km in leggera progressione. Tutto bene, si mette fieno in cascina sperando che al momento opportuno il fienile sia sufficientemente pieno.
Qui i dettagli su gàrmin cònnect.

lunedì 26 luglio 2010

25 luglio: Filago, camminata AVIS-AIDO


Prosegue la mia azione di recupero dall'infortunio del tendine. Ieri mattina, prestissimo (partenza da casa alle 6:15) con Roberto sono stato a Filago per fare quella che è risultata una bella garetta non competitiva attraverso un bellissimo percorso immerso nel parco del fiume Brembo. Ad attenderci un collega di Roberto, Eric, che abita in quelle zone e che è il "coach" di Roberto, infatti ci ha suggerito lui di partecipare a questa gara. Arrivati sul posto decidiamo di iniziare a correre, sono le 7 e c'è un clima veramente invidiabile: 19° con una leggera brezza, una goduria! L'obiettivo era quello di assestarci sui 5-5.10 ma io pur avendo il fidato garmin al polso mi lascio trasportare a sensazione e in effetti, considerando anche il fatto che il terreno è perlopiù sterrato e immerso nella vegetazione, riesco a tenere il ritmo attorno ai 5/Km. Ho riprovato momenti di soddisfazione come non percepivo da tempo. Al 6° Km Roberto rimane un tantino attardato e io proseguo fianco a fianco con Eric fino a quando negli ultimi 2 Km lo lascio andare in progressione. Lui arriverà 1 minuto prima di me e Roberto 1 minuto dopo. Appena arrivato mi sono messo a sudare come una fontanella ma non ero stanco e credo che ne avrei avuto ancora per un pò. Adesso posso dirlo: il peggio è passato e davanti si spalancano nuove prospettive... speriamo!

venerdì 23 luglio 2010

23 luglio: allenamento 10,70 Km



Ieri sono finalmente riuscito a fare la donazione di sangue (plasma) e precauzionalmente sono stato a riposo.
Stamattina sveglia presto e alle 5:30 ero già in strada, stavolta senza compagni di allenamento. Ne ho approfittato per fare un percorso collinare andando verso Barco, Bornato e la valle di Calino. Ho provato dopo il primo chilometro a fare un'accelerazione ma poi ho tenuto un ritmo che definisco "sostenibile".
Con l'allenamento di stamattina, circa 10 Km, ho raggiunto i 100 Km nel mese. Niente male se considero i problemi che ho dovuto superare. La velocità è ancora da depressione (media di stamattina 5'25"/km) ma qualcosa mi dice che con l'attenuazione del caldo tornerò a livelli più soddisfacenti. Perlomeno lo spero.

mercoledì 21 luglio 2010

21 luglio: allenamento 10,25 Km


Sveglia all'alba per l'appuntamento alle 5:30 con Roberto e Claudio C. (reduce dalla brillantissima prestazione alla Blumon Marathon) per il consueto allenamento mattutino. Pur avendo faticato a prender sonno non ho avuto particolari problemi a uscir dal letto, prepararmi e partire, rigorosamente a digiuno. Dopo aver raggiunto Roberto e Claudio (1° Km) e aver fatto con loro un altro Km di riscaldamento, abbiamo poi tenuto per 4 Km la media attorno ai 5/Km che per me è un grosso successo perchè un ritmo che ancora non avevo dopo il lungo stop degli ultimi mesi. Qualche istante di stretching e poi ho completato il giro con 2 Km un pò più tranquilli e gli ultimi due, dopo aver salutato i compagni di allenamento, leggermente più decisi. A parte la prevista sudata direi che per il resto mi sembra di aver provato buone sensazioni. E domani si riposa perchè, finalmente, riesco a fare la donazione di sangue per la prima volta in questo 2010.

lunedì 19 luglio 2010

18 luglio: Fantecolo in corsa


Prosegue il mio lento riavvicinamento al mondo della corsa. Stò pian piano cercando di ricominciare ad allungare le distanze ma è sempre dura. Il temporale che si è abbattuto nella notte tra sabato e domenica ha abbassato sensibilmente il tasso oppressivo di afa e, anche se la temperatura si è mantenuta su livelli "estivi" la sensazione era finalmente di sollievo, si respirava molto bene e anche l'umore ne ha giovato.
A Fantecolo, ridente piccola borgata nel cuore verde collinare della Franciacorta, era in programma una bella gara non competitiva con tre opzioni: 6-10-21 Km. Ho prudentemente deciso di fare i 10 Km sapendo che il percorso non sarebbe stato facile; l'anno scorso ricordo che feci i 21 ma arrivai letteralmente distrutto dopo 2 ore e qualche minuto dalla partenza.
Ancora una volta mi sono recato là da solo pensando che non avrei trovato nessuno dei miei compagni di squadra invece poco dopo ho trovato Tarcisio e più tardi Alberto R. e Giuseppe G. Ho rivisto l'amico Pietro di Castegnato che usa la corsa come antistress dalla sua attività di avvocato; corre davvero con buoni risultati ma è incredibilmente modesto! Mi ha confidato che l'anno prossimo ha in programma la 100Km del Passatore!!! C'era anche un amico di famiglia, Angelo, che per la prima volta si è messo "in gioco".
E' bello questo aspetto delle corse: vedere e parlare con tanta gente conosciuta proprio in quell'ambito.
Volevo partire presto per essere a casa il prima possibile ma alla fine parla con uno, parla con l'altro mi sono fatto convincere ad aspettare il via "ufficiale" alle 8:30. Stavo ancora parlando con Angelo quando il "bang" dello starter ha dato il via alla corsa e allora si parte. Il primo Km è pianeggiante, mi si è avvicinato un atleta di corsa dicendomi "scusi, ma è lei quello che scrive sul blog? io lo leggo sempre". Mamma mia che imbarazzo! Io uso il blog e scrivo senza mai pensare a chi verrà a leggermi!!!
Dal 2° Km il percorso è diventato più impegnativo ma sono riuscito a tenere bene e soprattutto il mio tendine pare essersi messo a posto: non mi faceva assolutamente male. Non ho ancora la velocità e il fondo però sono riuscito a correre tranquillamente; solo negli ultimi due Km che erano in leggera e fastidiosa salita per liberarmi dal sudore che colava abbondantemente mi sono tolto la canotta e sono arrivato fino al traguardo a torso nudo.
Il finale presentava un'ultima asperità fatta apposta per tagliare le ultime residue energie. L'ho affrontata con in testa il motivetto che avevo sentito in macchina nel tragitto di arrivo; è una canzone di Antonello Venditti in cui si dice "ma quando pensi che sia finita è proprio allora che comincia la salita.... che fantastica storia è la vita".
Già, che fantastica storia è la corsa!

Stamattina alle 5:30 sono uscito con Roberto. Ero come un motore spompato ma ho portato a casa altri 10, 5 Km in 56'03" alla media di 5'17". 
Ho così raggiunto e superato il chilometraggio di maggio.
Verrà anche la forma....

venerdì 16 luglio 2010

15 luglio: Casaglia-gir dei fontanì


Il richiamo di una garetta non competitiva serale, ha vinto ogni mia resistenza: pur consapevole che ieri "avevo già dato" con l'uscita mattutina, visto che il tendine era stato buono e sentivo dentro una voglia di correre che da tempo era assente, sono andato a fare anche questa corsetta.
La temperatura era da forno, l'umidità da tagliare col coltello: condizioni che, per me, sono da definire "estreme". Giungo sul posto alle 19 col sole ancora molto alto nel cielo. Parcheggio l'auto ed ecco che vedo l'amico Piergiovanni della Libertas Castegnato che è lì col figlio. Ci scambiamo i saluti ricordando le avventure passate insieme, in particolare la maratona di Venezia. In attesa del via che sarà dato alle 19:30 mi sento chiamare "Ciao, presidente! Sono Rennino": un altro amico del web che finalmente prende forma in carne e ossa, che bello!
Pronti, via, parto tranquillo ma è abbastanza per staccarmi sia da Piergiovanni (che mi riprenderà e mi staccherà a sua volta dopo 5 Km) che da Rennino.
Tengo bene per 8 Km e mezzo e poi qualcosa dentro di me mi dice che sono arrivato al limite: fa caldo e sudo abbondantemente, non ho ancora il fondo, il respiro è affannato anche se le gambe andrebbero bene e, soprattutto, il tendine non fa male. Mi trascino un pò al passo, un pò di corsa con sosta ai ristori per ripristinare i liquidi persi (ma ci danno solo acqua calda!!!). Gli ultimi 300 metri riesco anche a correre con buona accelerazione, buon segnale.
In conclusione è stata una buona esperienza: non credevo di poter sudare ancora così tanto, dopo averlo fatto già al mattino.... mi manca il fondo e la velocità, soffro il caldo e l'afa... ma finalmente posso dire che il mio tendine è tornato nella normalità, posso correre e tanto mi basta e mi gratifica.

giovedì 15 luglio 2010

15 luglio: aumenta la distanza...

Stamattina sono uscito, a digiuno, alle 5:30 insieme a Roberto e a Claudio, ultimo "acquisto" della mia società. Faceva già caldo (ma che lo dico a fare?); abbiamo scelto di andare a fare il giro dei boschi, quantomeno fuori dall'abitato si sentiva un refolo d'aria più fresca (se così si può dire). Temevo per il mio tendine, soprattutto pensando che il percorso scelto aveva anche un pò di discesa, ed è quella la più insidiosa per il tendine. Invece con sollievo posso dire che è andata bene.
In totale abbiamo percorso 12 Km in 1h05'
Sono ancora molto lontano da una condizione di forma accettabile ma per adesso non me ne preoccupo: vediamo di incrementare un pochino la distanza e quando il clima tornerà a livelli più accettabili vedrò di inserire qualche lavoro per rivelocizzarmi.

martedì 13 luglio 2010

13 luglio: 9 Km con allunghi e bici

Stamattina sveglia alle 5:15 dopo una nottata di poco riposo a causa del caldo, dell'afa, del gelato mangiato prima di coricarmi (!) e dell'allarme di casa che in piena notte si è messo a urlare senza motivo... ho quasi accolto con sollievo il beep del cellulare che mi ha buttato giù dal letto. Sono andato verso la casa di Roberto e insieme abbiamo fatto un allenamento abbastanza divertente: dopo 5 Km in cui ci siamo portati a Bornato, nella strada verso Barco abbiamo alternato, dopo 5 minuti di stretching, 80 metri di allunghi e 80 metri al passo, per poi concludere con un passo tranquillo i restanti 2 Km verso casa.
L'afa era già elevatissima e io ovviamente ho sudato abbondantemente. Giunto a casa e salutato Roberto, ho preso subito la bicicletta e mi sono recato verso la campagna dove ho fatto sei allunghi a tutta velocità per poi ritornare, senza canotta perchè cominciavo ad avvertire pizzicore ai capezzoli. Doccia refrigerante, colazione ed ecco che la giornata inizia bene.
[gàrmin cònnect]

lunedì 12 luglio 2010

11 luglio - Romanengo: gir dei gat con fiatone e soddisfazione

Una settimana di completo stop dalla corsa aggiunta a una mattinata caldissima e afosissima nella piena pianura padana sono un bel mix che potrebbe abbattere qualsiasi podista “normale”.
Oltre a ciò avevo anche da tenere sotto controllo le bizze del mio tendine d’Achille.
Insomma reputo alla fine un successo l’aver portato a termine i poco più di 7 Km di corsa la gara di domenica mattina in quel di Romanengo (Cremona): il gir dei gat (i gat pare che siano i gatti, ma non i felini a quattro zampe bensì i simpatici podisti del luogo!).
Col fido Ivan, un amico che in questo periodo mi stà dando veramente tanto (non glie l’ho detto ma lo devo veramente ringraziare; senza di lui probabilmente sarei qui a piangere il fatto di non riuscire più a correre) ci siamo recati di buonora (partenza alle 7) in quello sconosciuto angolo di pianura cremasca. Ad attenderci il carissimo amico Giampis che, dopo Soncino, ha avuto ancora la gentilezza di voler stare con noi e stavolta l’ha fatto dal primo metro a quando i percorsi breve (il nostro) e lungo (21 Km , il suo) si sono separati.
Andatura non eccelsa frenata anche dal fondo erboso della prima metà gara. E’ stato bello correre in compagnia, in tre, anche se dopo il 4° Km ho accusato la stanchezza dovuta sia all’afa veramente a livelli estremi che al deallenamento. Sono arrivato con Ivan al traguardo bagnato fradicio, col fiato cortissimo ma contento di non avvertire alcun dolore al tendine. Anche dopo nel corso della giornata se ne è stato buono buono. Faccio gli scongiuri ma mi tolgo veramente un grosso peso dal cuore: adesso occorrerà con molta gradualità ricominciare a “fare fondo” e incrementare le distanze di allenamento.
Dulcis in fundo: l’incontro con gli altri due amici del web (Innovatel e Fabio) e il gustosissimo pacco gara, un Kg di gelato che è arrivato sano e salvo a casa fino a…. mezzogiorno, dove ha subìto un devastante attacco da parte mia e dei figli!

lunedì 5 luglio 2010

38a Mattinata a Soncino

Ai piedi dell'imponente rocca di Soncino si è svolta ieri mattina la tradizionale corsa podistica non competitiva nell'ambito della festa dell'AVIS. Non ero mai stato a Soncino e la mattinata limpida, preludio a una giornata caldissima, ne ha svelato una bellezza che mi ha conquistato. In realtà non avrei dovuto esserci, ero iscritto alla 3 campanili di Vestone ma a causa dei miei problemi fisici ho dovuto rinunciare. L'ipotesi di una domenica di tutto riposo però non mi convinceva e così ho scelto di andare a Soncino per fare una corsetta non impegnativa: dei vari percorsi ho scelto infatti quello da 10 Km e, a conti fatti, stavolta ho fatto la scelta più giusta. Mi ha accompagnato Ivan che è gentilmente passato a prendermi a casa poco prima delle 7 e alle 7.30 eravamo già pronti per partire. Fatta l'iscrizione e atteso invano Giampis con cui avevamo concordato di incontrarci ci siamo immersi nel flusso dei podisti più mattinieri (davvero tanta gente!) e abbiamo tenuto un'andatura abbastanza tranquilla. Poco dopo il 5° Km una leggera salitella, che ho percorso abbastanza agevolmente, ha fatto staccare Ivan ma io ho proseguito con l'intenzione di aspettarlo al ristoro di Villacampagna. Fatti un centinaio di metri al passo ho visto che però Ivan non mi raggiungeva e allora ho ripreso a correre affiancando una ragazza e completando assieme a lei il resto del tragitto (Ivan mi scuserà....). Sono arrivato zuppo fradicio di sudore, sembravo appena uscito da un'immersione conmpleta in acqua ed ero un pò imbarazzato vedendo invece che altri, tra cui Ivan, all'arrivo erano praticamente asciutti! Il tendine ha cominciato a farsi sentire a circa metà percorso ma il dolore è rimasto abbastanza soffocato, solo che dopo circa un'ora dall'arrivo stavo nuovamente zoppicando! L'ho trattato con ghiaccio e, con una giornata di riposo, spero che se ne torni bello tranquillo. Ottima gara, ben organizzata, solo un pizzico di rammarico per il fatto che non ci hanno fatto attraversare il bellissimo centro storico racchiuso nelle mura medievali. Bello infine l'incontro con gli amici del web: Andrea (Innovatel), Fabio (Oigirg) e Giampis, l'ultramaratoneta col quale ci siamo finalmente ritrovati dopo un dietro front dalla strada del ritorno (eravamo al ponte sull'Oglio quando ci ha chiamato al cellulare). E così il "ritorno" gli è costato una bevuta!
Dimenticavo: il percorso misurato col gàrmin è stato di 9,94 Km che ho fatto in 52'39" alla media di 5'17"/Km: per adesso il convento passa questo....
[dettagli]

venerdì 2 luglio 2010

Piano pianissimo... tra afa e affanno.

Seconda uscita all'alba questa settimana: stamattina 8 Km fatti con un pò di affanno dovuto al mix tra l'afa già presente alle 5.30 e il poco o nullo allenamento che ho nelle gambe. L'obiettivo era quello di testare la "tenuta" del mio tendine e di vedere se posso ancora osare definirmi un runner.
Il tendine direi che è in via di netto miglioramento: a distanza di un paio d'ore lo sento leggermente "alterato" ma nel complesso niente di paragonabile a quanto avvertivo solo pochi giorni fa; il secondo obiettivo invece è meglio che lo sposti ancora un pò più avanti nel tempo: per fare gli 8,15 Km di stamattina, praticamente pianeggianti, ho tenuto una media di 5'26"/Km. Se non fossi fondamentalmente ottimista ci sarebbe da deprimersi e darsi...all'ippica!
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lunedì 28 giugno 2010

Diciamolo sottovoce...

  • Stamattina mi sono alzato alle 5.20 e ho, finalmente, reindossato canotta e calzoncini e sono uscito nell'alba già afosa ma silenziosa e bellissima per calcare ancora la strada sotto le mie Mizuno. Mi ha accompagnato la paura, sì, la paura di dover risentire il "perfido Achille" e dover immaginare un nuovo lungo stop. Ho corsicchiato, lentamente, con cautela, ho fatto solamente 5 chilometri e mezzo, ma alla fine quando sono rientrato a casa zuppo di sudore ero anche pieno di soddisfazione. Ma lo dico sottovoce, piano, piano.

  • Ieri ho fatto un'esperienza inedita: ho accompagnato Marchetto (lo Skatenato!) nella sua 12 Km a Camignone. La mezza maratona di Camignone avrebbe dovuto vedermi tra i protagonisti ma ovviamente ho dovuto rinunciare, però con la mia bici mi sono presentato al via e ho passato una mattinata splendida: ho conosciuto finalmente dal vivo alcuni amici virtuali (Rocha, Arrotino, pwm) e ho reincontrato con piacere Ivan (anche lui appiedato da problemi fisici), Roberto Corrioni, Marchetto con il suo amico David e insieme ci siamo poi anche fermati a pranzo. Una bella amicizia cementata da risate, foto di rito, chiacchiere e bevute... ma torniamo all'inizio: dunque ho deciso che avrei fatto l'angelo custode a Marco accompagnandolo nella sua personale fatica. E' stato molto bello, l'ho visto concentarto, euforico, teso, in crisi, affaticato, deciso... a un certo punto è stato simpatico l'incontrare una signora che si è aggregata e insieme ora l'uno ora l'altra si sono aiutati a vicenda, incitati e incoraggiati da me, e hanno tagliato il traguardo tenendosi per la mano. Queste cose "d'altri tempi" succedono spesso nelle gare podistiche, e in particolare nelle retrovie, quando l'unica "competizione" è quella con sè stessi e lo spirito di altruismo è ammirevole. Quando siamo arrivati al traguardo erano trascorse già 1 ora e 35 minuti e gran parte degli atleti della mezza maratona erano arrivati ma abbiamo assistito all'arrivo di molti altri, tra cui alcuni della mia società.

  • Venerdì è finalmente arrivato per posta il mio libro di corsa. Ne ho ordinate due copie, una delle quali la donerò alla biblioteca comunale. Avere tra le mani quel libro così faticosamente portato a compimento (per i problemi editoriali che si sono incredibilmente complicati) mi ha fatto emozionare. Non sò se a livello di marketing (si dirà così? Boh!) si rivelerà un successo oppure un flop (finora ne sono state vendute solamente 4 copie, oltre alle mie 2) ma non è questo che mi interessa; tra l'altro ho messo in rete l'intera opera scaricabile e stampabile per cui il libro già confezionato non rappresenta nulla di particolarmente interessante. A me comunque fa piacere risfogliare quelle pagine ed assaporare le emozioni, le fatiche, le speranze, le soddisfazioni legate a obiettivi faticosamente perseguiti e tenacemente raggiunti. La corsa è essenzialmente questo, e questo è "vita"!

martedì 15 giugno 2010

Gölem – serie A - trentamila - bike

Quadruplice titolo oggi per aggiornare il mio blog che da un po’ langue anche perché sono ancora fermo al palo e il non correre mi fa passare la voglia anche di scrivere. Ieri il medico mi ha prescritto ulteriori 15 giorni di riposo assoluto e degli antinfiammatori da assumere. Il tendine achilleo si presenta ancora gonfio e dolorante al tatto nella zona mediale (fortunatamente non in zona inserzionale). Ho deciso perciò ormai in modo definitivo di non partecipare alla mezza maratona “Quattro passi in Franciacorta” mentre a forte rischio è anche la mezza di Vestone di luglio. Staremo a vedere anche se so già che la ripresa, se tutto andrà bene, dovrà essere molto graduale.
  • Domenica mattina sono stato a Croce di Marone ad assistere al passaggio degli atleti della Proai-Gölem: facce sofferenti ma soddisfatte per l’impresa che si stava compiendo. Sarei dovuto essere tra i protagonisti ma è una corsa da preparare con cura e da disputare senza fretta. Appuntamento al 2011?
  • Grande soddisfazione in serata per il meritato ritorno del Brescia calcio in serie A. Ormai non ci credeva quasi più nessuno. Sofferenza e tensione e qualche polemica di troppo hanno contraddistinto le giornate immediatamente precedenti l’evento ma finalmente città e provincia si sono sciolte in una festa attesa da cinque lunghi anni.

    • Trentamila: tante sono le visite al mio blog! Un successo che non mi aspettavo ma che mi riempie di orgoglio. Spero che i miei lettori trovino sempre interessanti e curiose le mie “elucubrazioni” nel web.
    • Sabato mi sono preparato in completa tenuta da runner:  canotta, calzoncini e scarpe da corsa e poi ho preso…la bicicletta! Devo dire che mi piace questa forzata alternativa e stò riscoprendo il piacere delle belle pedalate in bici anche se non vedo l’ora di tornare a calcare la strada con i miei piedi. 
     Per oggi basta così amici miei. Alla prossima!

    lunedì 7 giugno 2010

    Non ho resistito...

    Ieri mattina ho accompagnato Roberto e Claudio D. a Brescia per la gara organizzata dal circolo dopolavoro dell'UBI banca, dove appunto lavora Roberto. La corsa podistica, riservata a dipendenti ed ex e agli esterni aggregati l'avevo già disputata l'anno scorso: 10 Km con i primi tre di salita tosta fino alla sommità dei Campiani, sulla collina che sovrasta Brescia e poi lunga e veloce discesa fino a Collebeato con ultimi 4 Km sul sentiero ciclopedonale che costeggia il fiume Mella. A causa del mio problema al tendine di Achille ero intenzionato a non correre ma rimanere ad aspettare l'arrivo degli amici. Però.... non ho resistito e ho deciso di iscrivermi. L'intenzione era quella di partire tranquillo e non forzare e così ho fatto. Il tendine non mi faceva male e la salita, pur impegnativa, l'ho fatta abbastanza bene e decisamente meglio rispetto a un anno fa. (nel 2° Km, con un dislivello di 110 metri su fondo acciottolato e sconnesso ho impiegato 9.04 rispetto ai 9.47 dell'anno scorso). In cima alla collina avevo ancora un bel pò di atleti indietro. La discesa però l'ho fatta col freno a mano tirato e infatti a circa metà discesa sono stato raggiunto da Roberto che mi ha passato come un missile e si è mantenuto davanti fino alla fine con circa un centinaio di metri di vantaggio. Faceva anche molto caldo, forse il primo vero gran caldo della stagione e lungo la ciclopedonale del Mella ho pagato anche lo scarso allenamento; ho fatto abbastanza fatica sia fisicamente che mentalmente ma sono giunto al traguardo sotto l'ora e con ancora gente dietro di me. Per la precisione ho impiegato 59 minuti esatti per completare i 10,49 Km alla media di 5'37"/Km (un anno fa conclusi in 54'25").
    [dettagli su gàrmin cònnect]
    Lo sò, non avrei dovuto dare retta al mio istinto e continuare a riposare; il "bastardo" si è incazzato e mi ha fatto male ancora nel pomeriggio; ho provveduto con impacchi di ghiaccio e spalmata di muscoril; oggi è un pò meno infiammato ma cammino ancora zoppicando lievemente.

    lunedì 31 maggio 2010

    Se tre indizi fanno una prova….

    Rompo la consuetudine e stavolta sul mio blog do spazio alle amare riflessioni calcistiche dopo l’ennesima occasione persa dal Brescia per ritornare in serie A.

    La bella rimonta nel girone di ritorno aveva riacceso le speranze dei tifosi di città e provincia. La serie A era lì a portata di mano, bastava solo andare a vincere contro un Padova che, francamente, non doveva e non poteva rappresentare un ostacolo insormontabile. Un solo risultato, la vittoria, avrebbe garantito la promozione e, col senno di poi, addirittura il primo posto nel campionato stante il vantaggio dei confronti diretti col Lecce. Le ultime partite dicevano di una squadra in salute, solida in difesa e micidiale in attacco. Tutto era pronto, la festa in città e provincia era già preparata. Invece, ancora una volta, le bandiere biancoblù sono state riarrotolate, i tifosi son dovuti ripiegare mestamente verso casa. Rabbia e incredulità e un senso di tradimento, proprio nella giornata decisiva. La squadra è scesa a Padova molle, senza idee, non ha giocato, ha subìto senza combattere e alla fine ha meritato una sconfitta che, ironia della sorte, non è servita neppure a far esultare gli avversari di turno che saranno costretti lo stesso a spareggiare per salvarsi.
    Il Brescia si è arreso proprio nella gara della vita, esattamente come successe nell’ultima giornata dell’ultimo campionato di serie A, maggio 2005, a Firenze quando sarebbe bastato un punto per non retrocedere; oppure come successe soltanto un anno fa nella finale play off di Livorno quando i propositi bellicosi della vigilia si infransero contro il non gioco (proprio come ieri) che permise al Livorno di vincere facilmente.
    Se tre indizi fanno una prova, in effetti il dubbio (o la certezza?) è che alla fine le sorti del Brescia e la beffa verso i tifosi sia semplicemente questo: non vogliono andare in serie A; servirebbero investimenti, uno stadio nuovo o un radicale e costoso ammodernamento dell’attuale Rigamonti…. Non ci sono soldi, è un periodo di crisi, la società non può fare di più, le istituzioni pubbliche su questo versante non ci sentono. Eppure siamo pur sempre la terza realtà produttiva d’Italia, e allora?
    Domande che ovviamente rimangono senza risposta, e intanto affiorano dubbi, incertezze, amarezza… e il senso di un ennesimo tradimento che allontana ancor di più l’affetto verso questa squadra. E non importa se i giochi non sono ancora chiusi, se i play off stavolta ci vedono in situazione di vantaggio… il rischio di un’ultima ulteriore beffa è troppo reale.

    venerdì 28 maggio 2010

    Ahi ahi Achille... stavolta hai vinto tu!

    Ieri sera sono uscito per riprendere confidenza con la strada: risultato disastroso. Ho percorso 8,8 Km in 46'16" alla media di 5'16"/Km con fc che ha raggiunto il picco di 177 bpm (media 163).
    [Qui i dettagli su gàrmin cònnect].
    Al di là dei puri numeri devo registrare una stanchezza incredibile: ho veramente fatto molta fatica quando su queste distanze e su questi percorsi qualche mese fa andavo più veloce e con meno difficoltà.
    D'accordo, sono ancora sotto effetto degli antibiotici e dei cortisonici e dunque il mio fisico è comprensibilmente stressato.
    Ma la cosa che più mi preoccupa è il persistere del dolore al tendine di Achille. All'inizio sembrava tutto ok ma subito dopo poche centinaia di metri l'ho sentito "puntare" e stamattina al risveglio era molto doloroso.
    Avevo preparato calzoncini, canotta, calze e scarpe per uscire finalmente alle 5.30 ma ho dovuto desistere. Niente da fare, in queste condizioni sarebbe da suicidio sfidare il "perfido Achille".
    Per adesso vince lui.
    E allora riposo, arnica, scongiuri.... imprecazioni..... mah.

    lunedì 24 maggio 2010

    E si riprende, (Monterotondo, Corte Franca) ma…

    Ho ricominciato a correre. Sono ancora debole, sono ancora sotto la copertura degli antibiotici ma finalmente vedo l’uscita dal tunnel ormai prossima.
    Venerdì sera mi sono rimesso in gioco alla bella gara non competitiva di Monterotondo: 10 Km (in realtà meno di 9) poco agevoli per via di qualche saliscendi che ha richiesto un po’ di impegno in più. Ero indeciso se optare per il percorso breve da 5 Km ma al bivio mi sono reso conto che stavo andando bene e ho proseguito. Non mi interessava tanto fare “il tempo” quanto testare la mia resistenza e alla fine ne traggo sensazioni positive. Ho concluso gli 8,7 Km in 46’48” alla media di 5’23”/Km. [gàrmin cònnect].
    Ieri mattina, domenica, tra le varie opzioni possibili ho scelto di andare a Corte Franca per la gara non competitiva “Franciacorta per la vita” legata all’associazione delle vittime degli incidenti stradali. Pur essendo non competitiva devo riconoscere che è stata una delle gare meglio organizzate: pettorale, partenza in gruppo, possibilità di scelta tra tre percorsi con diverso chilometraggio e all’arrivo persino la bella medaglia messa al collo a tutti coloro che hanno tagliato il traguardo. C’erano diversi miei compagni di squadra. Unica “pecca” (peraltro comprensibilissima) l’inno dell’Inter che ci hanno propinato a più riprese… ;)
    Al via mi ritrovo ancora come l’anno scorso nelle primissime posizioni. Il percorso è stato leggermente cambiato (in meglio) e ci siamo goduti un bel tragitto nel cuore della franciacorta. Ho scelto di fare il percorso più lungo da 15 Km. I primi 5 Km li corro bene, costantemente sotto i  5/Km nonostante si corresse su sterrati e con saliscendi. I secondi 5 Km ho rallentato un po’ ma dal 10° Km ho accusato un po’ di fatica e l’ultimo terzo di gara sono stato su una media piuttosto alta, attorno ai 5.30/Km. Ho chiuso i 15 Km (in realtà 14,95) in 1.17.42 alla media complessiva di 5’11”/Km. [gàrmin cònnect]
    Oggi mi ritrovo purtroppo con il tendine infiammato, mi fa male e mi costringe a zoppicare. Un paio di giorni di riposo e poi riprenderò con molta gradualità, sperando di recuperare quanto prima il tempo perso.

    lunedì 17 maggio 2010

    Zerochilometri

    Settimana da dimenticare, podisticamente parlando. Settimana che si chiude con un bello ZERO su tutti i fronti. Il clima umido e freddo dei giorni scorsi ha avuto la meglio su di me e mi ha lasciato in eredità una bella bronchite con annessi e connessi. Ancora oggi, a otto giorni dalla mia ultima uscita di corsa ho la testa pesante, il catarro che non si scioglie e mi causa difficoltà di respiro e otturazione all’orecchio.
    Intanto mi stò sciroppando iniezioni di antibiotico e tutti quegli accorgimenti che danno l’illusione di star meglio (inalazioni, bagni di vapore ecc. ecc.).
    E’ saltata ovviamente la partecipazione alla mezza maratona di Orzinuovi, gara in cui avevo intenzione di attaccare il mio PB, e rischia seriamente di saltare anche la Proai-Golem, nonostante il mio nominativo figuri già nell’elenco degli iscritti.
    Quando e se riprenderò non oso pensare alla velocità da clinica geriatrica che riuscirò a ottenere. Pazienza, l’importante è prendere le cose per il verso giusto, qualcosa di buono esiste sempre.