lunedì 26 settembre 2011

Mezza maratona di Bergamo: il ritorno!


“Quanto vale un abbraccio di un amico?????
Per me moltissimo,
e l'abbraccio di Alessandro al termine della gara di oggi chiusa sotto il traguardo dell'1h50' è il risultato + bello che questa gara poteva darmi!
Grazie Alessandro di questa bella giornata di sport!”

Quanto sopra è ciò che ha condiviso su Running Forum l’amico Roberto Corrioni che mi ha fatto da angelo custode permettendomi di arrivare a tagliare il traguardo del Sentierone in 1.48.45.
Che dire di questa gara che segnava il mio ritorno ufficiale alle competizioni competitive?
E’ stata dura, ma questo l’avevo già preventivato. Completare 21 Km di corsa richiede un’adeguata preparazione sia di gambe che di testa e in entrambi i campi riconosco di avere ancora un po’ di strada da fare. Non voglio parlare delle polemiche sugli errori organizzativi (percorso modificato in corso d’opera!!! Ci hanno fatto sbagliare strada facendola allungare di qualche centinaio di metri poco dopo Longuelo per poi farcene tagliare un pezzo per riportarci alla distanza giusta) ma delle belle sensazioni così ben condensate da Roberto.
Ricordo che mentre lui parlava, parlava, incitava il pubblico e spronava noi atleti, io faticavo anche a tenere sveglia la mente. L’obiettivo dichiarato era di stare entro le due ore ma alla partenza ho azzardato di voler stare nell’1 e 50 e lui si è messo subito a disposizione tenendo il mio passo e ragguagliandomi ogni tanto sulla media che stavamo tenendo. Con noi anche un suo amico che aveva lo stesso obiettivo. Purtroppo la giornata era abbastanza afosa e calda, nonostante il settembre avanzato, e questo fattore è stato più duro che non le salitelle che ogni tanto ci trovavamo ad affrontare. Attorno al 15° Km ho accusato un surplus di fatica e stavo quasi pensando di abbandonare ma lui con i suoi “tieni duro”, “non mollare”, “bravissimo, bene così”, “dai che prendiamo quel gruppetto in crisi” mi ha letteralmente trascinato fino in fondo.  A 500 metri dall’arrivo, quando ormai si intravedeva l’ultima curva, Roberto ha rotto gli indugi ed è partito fortissimo; io ho tentato di resistere, non a lui, ma alle mie gambe che volevano rifiutarsi di muoversi, ma ho stretto i denti e sul tappeto blu del Sentierone ho sferrato un’accelerazione che ha sorpreso persino me stesso. Tagliato il traguardo la prima cosa che ho istintivamente fatto è stato un abbraccio con il mio amico, incurante del fatto che ero fradicio di sudore ed esausto.
Poco dopo è giunto al traguardo anche Roberto, l’altro mio amico e compaesano con cui ero arrivato in macchina da casa. Stracontento anche lui perché era convinto che non ce l’avrebbe fatta a concludere la gara.
Una bella domenica, di sport e soprattutto di amicizia: alla partenza ho conosciuto e salutato alcuni amici che erano fino a poco prima solo “virtuali”, gente con cui ogni tanto si scambiano battute in rete. E’ la dimostrazione che le cose “vere” e “reali” sono di gran lunga meglio di ogni “effetto speciale” che però è solo virtuale. La corsa è anche (e soprattutto) questo. Per i PB, i podi e gli allori c’è tempo…

lunedì 19 settembre 2011

ScorriMella


Alla 4° edizione di questa suggestiva gara ho finalmente potuto parteciparvi per la prima volta e devo dire che mi è piaciuta tantissimo, davvero bello correre da Gardone Val Trompia a Brescia costeggiando il fiume Mella su sentieri sterrati ma agevoli, lontano dal traffico e dal caos delle strade asfaltate, accompagnato dal tipico rumore dell’acqua che scorre.
Previsioni fosche (nel senso del meteo) hanno creato un pochino di apprensione ma sapere che finalmente la cappa di afa e gran caldo se ne sarebbe andata mi ha messo di buon umore alla vigilia della partenza. L'amico Roberto, vittima di un malanno fisico, è costretto a dare forfait così alle 7.20 assieme a Bara partiamo per Gardone V.T. Quando siamo là è ancora prestissimo e prima di procedere al ritiro dei pettorali c’è il tempo per un caffè. L’aria è fresca, proprio come piace a me e anche se non piove ci sono minacciosi nuvoloni in cielo, però in direzione sud, verso la città pare di scorgere un cielo più rischiarato. Vedo e saluto alcuni amici (Vincenzo, Claudio, Annalisa, Ivano e altri ex compagni di squadra) mentre qualcun altro (Ivan) si tiene un po’ sulle sue (sarà concentrazione pre gara, spero).
Il via è previsto per le 9.30, i partecipanti sono circa 500, un bel numero che gratifica gli organizzatori. Ho il tempo di raccogliere il disappunto di due ragazzi venuti dal Trentino ai quali, inspiegabilmente, i giudici FIDAL negano il pettorale essendo fuori regione (ma che razza di regole inventano?) e non vogliono neppure considerare che questi si sono sciroppati un’alzataccia e un bel po’ di strada…
Mi piazzo nelle retrovie, quasi in fondo a tutti, non mi va di essere pigiato nella ressa di chi sgomita per conquistare un metro in più in partenza. Bang! Il serpentone ha un sussulto e si snoda velocissimo; i primi Km in discesa leggera ma continua, su asfalto, mettono le ali ai primi che viaggiano anzi volano alla media di 3 e rotti al Km. Io parto bene ma non forzo, voglio tenere un ritmo il più possibile regolare. Supero un po’ di gente e raggiungo prima Annalisa e poi Claudio, saluto e vado via a ritmo costante.
Si lascia l’asfalto e inizia il tratto su sterrato: bello ma ogni tanto ci sono cambi di direzione e ponticelli in legno che ci portano alternativamente sui due lati del fiume. Il tempo pare minacciare, qualche gocciolina cade, ma poi nulla più, va bene così. Riesco a tenere nel mirino alcuni atleti che mi fanno da riferimento e i Km si snocciolano regolari.
Chiudo in un più che dignitoso 1.27.28 (real time 1.26.57) i 17,5 Km del percorso con una media che è sotto i 5/Km e la cosa mi fa enorme piacere, se penso che solo una settimana fa faticavo a tenere i 5,30 su percorsi meno lunghi anche se un pochino più impegnativi. Lo considero un mezzo miracolo…
Vedo Bara un tantino deluso dal suo 1.22.29 ma ha fatto un mese di stop (per il Ramadan) e cerco di incoraggiarlo, ha le qualità per ottenere prestazioni di ben altro spessore.
C’è il tempo per farmi la doccia, cambiarmi e attendere che il pullman dell’organizzazione ci riporti a Gardone V.T. dove abbiamo lasciato l’automobile. 
Purtroppo questo ci porta via un po’ di tempo ma alle 13 sono a casa, neanche troppo stanco ma felice. Finalmente l’estate si fa da parte e allora correre sarà un piacere….

lunedì 12 settembre 2011

Maratona dell'acqua

"Sono il bergamasco Andrea Cortesi e l’africana trapiantata ad Imperia Joyce Kagume i vincitori della prima edizione della “Maratona dell’acqua” disputatasi domenica mattina fra Lovere ed Iseo. Cortesi è arrivato per primo sul traguardo con il tempo di 2h54’47’’, la Kagume in 3h13’03’’.

Non si tratta di riscontri cronometrici di grande rilievo, ma non era questo l’obiettivo della manifestazione promossa dal dottor Gabriele Rosa. Si puntava ad una grande partecipazione di atleti (e c’è stata: 1.600 in gara, fra maratona completa e staffetta) e di pubblico (e c’è stata anche questa, lungo tutto il percorso). Insomma, la “Maratona dell’acqua” ha passato a pieni voti l’esame della prima edizione."




Quanto sopra è il resoconto della corsa tratto dal Giornale di Brescia.
Io sono stato presente, anche se in incognito, come secondo staffettista e mi sono dovuto sorbire i 21097 metri tra Predore e Iseo sotto un sole e un'afa implacabili che, uniti alla mia impreparazione sulla distanza, mi hanno messo a durissima prova. 
Ho infatti sostituito un amico che all'ultimo momento è stato impossibilitato a partecipare ed essendo secondo frazionista avrebbe inevitabilmente lasciato "a piedi" anche il primo. Non sò se alla fine gli ho fatto un favore oppure no ma dopo che avevo accettato, all'approssimarsi del momento della partenza mi sono maledetto. E' stato il mio personale 11 settembre (con tutto il rispetto per la vicenda che questa data evoca) ma a differenza delle torri gemelle non sono crollato, ho con fatica raggiunto il traguardo con un tempo complessivo (letto sul garmin) di oltre due ore (2.03.35).
Ma rimane però, oltre alla stanchezza e a una bella vescica sotto il piede sinistro, una bella soddisfazione.
Alle sei del mattino è passato a prendermi Daniele (il primo frazionista) che era emozionato essendo alla sua prima partecipazione ad una 21K (ed è stato bravissimo, chiudendola in 1.37 e spicci) e ci siamo portati a Lovere. Da lì, sbrigate le formalità di ritiro del pettorale, ci siamo salutati, lui sarebbe partito (alle 9.40!) e io l'avrei aspettato a Predore in zona cambio. Ci hanno trasportato in battello e la crociera sul lago è stata piacevole, ho salutato e chiacchierato con gli amici di Castegnato e in men che non si dica eravamo a destinazione. E' iniziata l'attesa dei compagni di squadra, occorreva transitare insieme sotto il gonfiabile della mezza maratona: c'era davvero tanta gente e ho rischiato di perdere Daniele, l'ho visto all'ultimo momento, lui lanciatissimo a chiudere la sua frazione. Il sole era alto e picchiava forte, l'aria era satura di umidità, un mix micidiale, davvero un'impresa riuscire a correre. Ho iniziato abbastanza tranquillo cercando un ritmo che mi fosse congeniale. Bello il passaggio da Sarnico sul lungolago e poi a Paratico con un discreto numero di persone ad applaudire (però quando siamo passati vicino alla spiaggia con alcune splendide bellezze mozzafiato in bikini la tentazione di fermarsi lì è stata forte!). A Clusane si è lasciato il lago e iniziata una salita che ci ha portato a Colombaro e Nigoline di Cortefranca. Pensavo di soffrirla di più invece devo dire che quella salita è stato forse il tratto che ho fatto meglio; poi però i Km e il caldo umido si sono fatti sentire e ho un pò tirato i remi in barca trascinandomi con alcuni tratti al passo fino all'arrivo. 
Un pò problematico il dopo corsa con la necessità di ritornare a Lovere con il pullman dell'organizzazione ma il ritrovare amici e compagni "di sventura" ha ingannato bene l'attesa.
Mi ritrovo oggi con una bella vescica sotto il piede, segno che le mie scarpe sono ormai da pensionare. 
E' andata anche questa, sotto con la prossima!


lunedì 5 settembre 2011

Sale in zucca e.... umidità

Più che la scarsa quantità e qualità degli allenamenti, più che "le discese ardite e le risalite"(parafrasando il compianto Lucio), più che le temperature alte, ciò che mi schianta è il tasso di umidità.
Bella storia, direte voi, il clima umido è un problema per tutti.... sì, però per me è "il " problema dei problemi.
Me ne accorgo sempre quando vedo la stragrande maggioranza dei podisti che arrivano stanchi ma ancora relativamente asciutti mentre io sono una fontana vivente....
Mi ero ripromesso di fare un pò di salite per allenarmi in vista del terzo e ultimo appuntamento del Trofeo del Sebino, che si è svolto domenica scorsa a Sale Marasino (trofeo "Sale in zucca" per ricordare nel nome anche la celeberrima sagra della zucca che incoronerà domenica prossima la zucca più grossa e pesante in gara) ma, complice il clima avverso, non ho potuto far altro che un allenamento mercoledì seguito da una corsa non competitiva venerdì sera (Insieme nel Borgo a Borgo Trento, zona nord di Brescia). Proprio la garetta di venerdì mi aveva fatto tornare un pò di ottimismo, sono infatti riuscito a chiudere i 10,5 Km a una media poco sopra i 5/Km nonostante, appunto, l'afa pesante.
Ieri mattina con gli amici Roberto e Beppe siamo dunque andati a fare la corsa di Sale.
Non me la ricordavo così difficile, la seconda salita in particolare mi ha letteralmente schiantato e ho fatto fatica anche a percorrerla al passo mentre sentivo le gambe di gomma, svuotate di ogni forza. La successiva discesa mi ha consentito di riprendere un pochino e alla fine sono giunto al traguardo in 98a posizione su un totale di 116 classificati (22° di categoria su 26) con un tempo ufficiale di 48'02" alla media di 5'40"/Km.
Si è però trattato di una bella gara che rifarò sicuramente nei prossimi anni.
Intanto tra liquirizia (per alzare la pressione) e scongiuri cerco di sopravvivere all'afa.... c'è qualcuno che sa suggerirmi qualche rimedio?