venerdì 30 dicembre 2011

Buon Anno 2012


E' già all'orizzonte il 2012.

Intanto chiudo questo travagliato anno 2011 registrando con soddisfazione il ritorno alla corsa dopo aver superato il mio primo serio infortunio che mi ha costretto sotto i ferri del chirurgo per un'operazione di risanamento del tendine d'Achille della gamba destra.

E' finita anche la mia avventura istituzionale di presidente di società: dal 1° gennaio si cambia casacca per ritrovare nuovi amici e nuove motivazioni.

E' ancora presto per dettagliare gli obiettivi del 2012, ma stò vivendo la corsa in un'ottica diversa: quel che verrà, se verrà, sarà essenzialmente un dono non dovuto per il quale dire solamente GRAZIE a Dio.

Ma un sentito GRAZIE va anche a voi lettori di questo blog che è nato in punta di piedi e si appresta a tagliare il traguardo importante delle 50.000 visite. Chi se lo sarebbe aspettato?

BUON 2012, AMICI.
aprile: convalescenza post operatoria
giugno: marcia notturna AIDO
luglio: maratonina di Camignone (accompagnatore in bici)
agosto: Vita per la Vita AVIS-AIDO
agosto: Marone - Trofeo dell'Assunta
agosto: Sulzano - sentiero degli elfi
settembre: maratona dell'acqua 2° frazionista Predore-Iseo
settembre: maratonina di Bergamo
ottobre: maratonina di Cremona
novembre: maratonina di Crema
novembre: maratonina di Padenghe

martedì 27 dicembre 2011

La Corsa della Stella

Seconda edizione e mia prima partecipazione a questa gara non competitiva di 18 Km che si è snodata con partenza da Urago Mella per raggiungere, attraverso i Campiani, il Santuario della Stella per poi ridiscendere a rotta di collo verso S. Vigilio di Concesio e infine lungo l'argine del Mella per fare ritorno al punto di partenza.
E' stata la mia ultima gara da iscritto all'AVIS SPORT CAZZAGO SAN MARTINO e un pochino mi sono commosso ma non poteva esserci miglior conclusione se non con la "stella", proprio come la celeberrima opera del Sommo poeta Dante Alighieri che conclude la sua vicissitudine quando arriva a contemplare le stelle.
Numerosi i podisti presenti a Urago stante anche la bellissima giornata, fredda ma con un sole splendido incorniciato da un cielo limpidissimo. Purtroppo della mia (ex) società non c'erano altri ma io ho condiviso la corsa con i nuovi compagni di squadra della Libertas Castegnato, anzi ho proprio inaugurato con questa corsa la nuova divisa sociale.
Fatta l'iscrizione ci si prepara per la partenza che è prevista per le ore 9 anche se non essendo competitiva non c'era nessun controllo e nessun obbligo; molti infatti sono partiti subito senza aspettare l'orario ufficiale. Ci piazziamo comunque nella pancia del gruppo e finalmente viene dato il via. I primi Km sono abbastanza tranquilli in direzione di Collebeato e, in previsione delle temute e per me inedite salite, mi va bene così.
In men che non si dica eccoci ad affrontare la salita dei Campiani. Tengo un ritmo regolare e riesco a corricchiare senza mai fermarmi. Mi sorprendo addirittura di riuscire a salire con un affanno controllato mentre le gambe reagiscono bene. Giunti in cima ai Campiani si scende per poco per poi subito deviare verso il sentiero che ci riporta in alto. Ed ecco che in poco tempo si raggiunge il santuario che fu caro a papa Paolo VI e che sorge sulla cima del colle che fa da spartiacque tra la Valle Trompia e la Franciacorta. Un rapido sguardo da lassù verso la pianura e la città: molto bello e suggestivo. Tento inutilmente di avvicinarmi al banco del ristoro ma c'è ressa per cui demordo e mi getto nella discesa che picchia rapidamente verso S.Vigilio. E finalmente eccoci sulla sterrata del Mella: la conosco molto bene questa parte del percorso perchè è ormai diventata la meta abituale delle mie corsette in pausa pranzo. All'arrivo guardo il gàrmin e, perbacco, sono proprio 18 Km! Non mi sembrava così lunga. In poco tempo ritrovo gli amici e con tutti, più o meno provati ma soddisfatti, si condividono le sensazioni provate.
Davvero un bel percorso e un ottimo allenamento. Se non altro qualche inevitabile eccesso alimentare natalizio è stato neutralizzato, ma le feste non sono finite....
Ultima osservazione: con questa gara sono arrivato a 998,94 Km corsi dal 1° gennaio ad oggi. Per raggiungere quota 1000 mi manca ancora 1 Km e qualche metro.....

lunedì 19 dicembre 2011

La corsa dei Babbo Natale

Eccomi, sono il 641
Babbo Natale lavora solo un giorno all'anno, ma ha bisogno di un allenamento eccezionale per portare i doni a tutti i bambini del mondo in una sola notte. Ieri la città ha potuto vedere da vicino il suo «riscaldamento» in vista di domenica prossima: è successo grazie alla «Corsa dei Babbo Natale», organizzata per il terzo anno di seguito dal Dopolavoro dei dipendenti del Comune di Brescia. E il successo è stato superiore rispetto a quello delle due edizioni precedenti: se nel 2009 gli iscritti furono circa 500 e l'anno scorso 700, quest'anno sono state distribuite 800 pettorine, segno che la corsa è sempre più apprezzata dai bresciani.
Il punto di ritrovo è stato il piazzale della locomotiva in Castello. La partenza era fissata per le nove, ma già un'ora prima si potevano scorgere sul colle Cidnèo uomini e donne vestiti da Santa Claus sgambettare tra le mura del Falcone d'Italia e sulle salite che portano in cima al Cidnèo. Alla corsa non competitiva hanno partecipato non solo numerosi bresciani di rosso vestiti con la voglia di trascorrere una domenica mattina passeggiando per le vie del centro, ma anche atleti professionisti e molte squadre provenienti da tutta la provincia: il gruppo più numeroso, quello della palestra Millennium, contava 60 podisti. Dopo aver ultimato le iscrizioni, la carica degli 800 si è disposta ordinatamente in gruppo dietro un Babbo Natale molto speciale, vestito con una divisa da garibaldino e con una bandiera tricolore tra le mani, che ha guidato il gruppo fino all'uscita del castello.
L'ho seguito per un tratto anch'io questo pittoresco personaggio, anch'io bardato come Babbo Natale con cappello, barba, giacca e bragoni tutti rigorosamente rossi. E' stata una bella esperienza, divertente e goliardica. Bello vedere gli sguardi di stupore e gioia dei bambini che contrastavano con quelli un pò più sorpresi degli adulti che si incrociavano lungo il percorso. Percorso bellissimo che ci ha regalato il centro storico della nostra città che è bella e che forse non la sappiamo apprezzare in maniera giusta da questo punto di vista.
Non era facile naturalmente correre a ritmo accettabile sia per l'inevitabile affollamento in partenza che, specialmente, per l'abbigliamento non propriamente da runner. Ma ci ho provato a tenere un ritmo abbastanza regolare e infatti i dati del gàrmin mi confortano: sono stato attorno ai 5/Km di media ad eccezione della scalinata finale che ho fatto, come quasi tutti, al passo.
La cosa che mi ha gratificato di più però è stata la condivisione di questa garetta con gli amici di Castegnato. Sono infatti passato da Castegnato per fare la strada verso Brescia insieme con loro; eravamo una decina, dal 1° gennaio prossimo tutti compagni di squadra ma da subito tutti amici.


venerdì 2 dicembre 2011

Cambiare per rimotivarsi


Non sono mai stato molto attirato dai cambiamenti perché ogni volta che si lascia una situazione per una nuova c’è sempre il dubbio, anzi diciamo pure la paura, di lasciare il certo per l’incerto; il detto popolare dice infatti che “si sa quel che si lascia ma non si sa quel che si trova”.
Però è anche verissimo che ogni cambiamento è vita e anzi la vita stessa ha ragione di essere solo se ogni giorno cambia qualcosa di sé: la staticità è sinonimo di morte, di oblio, e infatti anche qui mi soccorre la saggezza popolare “chi si ferma è perduto”.

Tutto questo per dare una ragione a una scelta che ormai è cosa fatta: dal 2012 cambierò squadra e tornerò dopo tre anni alla prima società che mi ha tesserato: la Libertas Castegnato.
Decisione sofferta e soppesata ma inevitabile: dopo gli sfracelli di un anno fa l’AVIS SPORT Cazzago San Martino, società di cui rivesto il ruolo di presidente, si trova a dover realisticamente chiudere i battenti, non nel senso definitivo ma sicuramente per il 2012 non è prevista l’affiliazione alla FIDAL. Non ci sono problemi sul versante economico, anzi in tempi grami come gli attuali posso con orgoglio dimostrare che il nostro bilancio è abbastanza lusinghiero e da questo punto di vista non ci sarebbero problemi a riaffiliarci. Il vero problema è che siamo rimasti in tanti sulla carta ma in pochi, troppo pochi, sulle strade a correre. Ognuno ha le proprie priorità, da rispettare, ma non è agevole doversi sobbarcare una mole notevole di impegni che la gestione di una società richiede per poi trovarmi spesso da solo o in pochi intimi a partecipare alle gare podistiche.
Ho bisogno di nuove motivazioni e di nuovi stimoli e sono certo che con i nuovi-vecchi amici ne troverò: ieri sera ho partecipato con gioia a una bella cena in loro compagnia e sono stato accolto con soddisfazione da parte di tutti. Mi sento già uno di loro.
L’AVIS SPORT però non la abbandono: in fin dei conti il “capitano” deve essere l’ultimo ad abbandonare la nave. Rimarrà o come società o come semplice gruppo all’interno dell’AVIS comunale anche se solo per i “non competitivi” per organizzare la manifestazione podistica annuale e per aggregare chi condivide anche nello sport i valori avisini.



Oggi è il mio compleanno: il primo regalo che mi sono fatto è stato dunque questo. A 54 anni non ci penso affatto a chiudere la carriera podistica, faccio bene?

lunedì 28 novembre 2011

Maratonina internazionale di Padenghe.


Il castello di Padenghe

Alla vigilia non avevo voglia di andarci. Ero consapevole dello scarso stato di forma che ho, anzi del fatto che i miei livelli si sono assestati su uno standard molto più basso rispetto a prima dello stop per infortunio e che il lavoro per ritornare a quote più soddisfacenti è lungo e difficile e richiederebbe maggior convinzione che allo stato attuale non ho. Ci sono delle ragioni, lo so, e sono anche consapevole cosa ci vorrebbe: nuovi stimoli per nuove motivazioni che passano necessariamente per scelte non più procrastinabili. Ma ne parlerò, intanto lascio che cose giungano a maturazione.
A Padenghe ci arrivo abbastanza in anticipo rispetto all’orario ufficiale di partenza (le 10) ma è già una piccola impresa riuscire a trovare un parcheggio non troppo distante dallo start. Sono in compagnia di Enzo che proprio oggi disputerà la sua prima gara competitiva con i colori biancorossi della nostra società. In zona partenza faremo poi l’incontro con Eros e Beppe, altri due nostri compagni di squadra. Di Tullio invece nessuna traccia, ma scoprirò poi scorrendo la classifica che c’era e ha corso bene.
Il clima meteorologico è ottimo e il primo freddo mattutino si arrende presto al tepore dei raggi del sole che riscalda il giusto. Indosso una maglietta a maniche corte e calzoncini e sotto a pelle ho una canottiera che tiene il corpo ben asciutto: stavolta ho proprio fatto la scelta più appropriata.
Ci si porta al castello e subito noto la fiumana di podisti che è già allineata alla partenza: alla fine i classificati saranno ben 1516! Numeri da record giustificati non solo dalla bellezza del territorio e del tracciato ma anche dal fatto che oggi sono in palio i titoli regionali di categoria. Ultimissimo dei miei pensieri!
Ho perso Enzo ma non perdo tempo a cercarlo, sarebbe come trovare il classico ago nel pagliaio: siamo davvero tanti e io sono abbastanza in coda anche se dietro ce ne sono ancora tantissimi. Dal bang al transito sul tappeto del via passa un buon minuto. Primi due Km in salita, leggera ma nervosetta, mi assesto sul mio ritmo e vado via tranquillo: oggi non mi interessano i tempi, tanto il mio PB in mezza maratona è destinato a durare ancora per tanto. In discesa verso Lonato mi affianca l’amico Roberto così come successivamente incontrerò Walter ma dopo poche centinaia di metri lascio che ciascuno vada col proprio passo: io stò sul mio ritmo e voglio godermi la corsa senza troppa sofferenza. Roberto lo ribeccherò al 18° Km e stavolta sarò io ad andarmene più veloce. Le gambe vanno bene, il fiato c’è, il tendine è buono buono. A metà percorso scambio due parole con una ragazza che indossa una maglia che attesta la sua presenza alla recente maratona di New York. Ci andrò mai? Al 15° Km mi fermo al ristoro, bevo un pochino di integratore e un po’ d’acqua, cammino un centinaio di metri ma poi riprendo a correre e mi sorprendo della facilità con cui ritorno al ritmo di prima. Al 16° Km si materializza la famosa salita spacca gambe, quasi un muro, riesco a correrla tutta fino in cima mentre attorno più d’uno si mette al passo. Finalmente al 19° Km le salite sono finite e c’è una lunga e continua discesa fino al traguardo. In pieno centro di Padenghe provo a lasciare andare le gambe e accelerare: riprendo tre o quattro podisti che erano davanti e brucio l’ultimo a circa 50 metri dal traguardo. Spesso ero io a subire quasti sorpassi in dirittura d’arrivo, stavolta è il contrario. Arrivo alla fine con il garmin che mi dirà che ho corso il tratto finale addirittura sotto i 4/Km!
Sono arrivato al 1236° posto su 1516. L’obiettivo di arrivare al penultimo posto è stato ampiamente raggiunto! Scherzi a parte, mi sono divertito, ho corso con l’animo leggero gustando la soddisfazione di esserci anch’io nel bel mezzo di una bella festa baciata dal sole e impreziosita dai panorami mozzafiato e dalla simpatia e amicizia di tanta gente accomunata da una bellissima passione. La corsa.

lunedì 21 novembre 2011

Maratonina di Crema


Non ero mai stato a Crema: una lacuna imperdonabile perché la città dista poco da casa mia, una mezzoretta o poco più in macchina e ci si arriva e poi perché l’ho trovata molto graziosa con il suo centro storico che è un piccolo gioiello con le sue strade acciottolate, la piazza e le numerose e bellissime chiese (Crema è anche sede vescovile) e palazzi che la impreziosiscono.
Ma a Crema non ci sono andato da turista; era in programma la maratonina che, comunque la si voglia girare, son sempre i fatidici 21097 metri da percorrere uno dietro l’altro!
Dopo la guarigione clinica del mio tendine è stato difficile rientrare nell’agone podistico, ci ho lasciato un buon 30 secondi e più a Km rispetto ai tempi che avevo prima (e che non erano già certamente tempi da buoni risultati) ma adesso affronto la corsa con un nuovo spirito che è quello di goderne la fruizione indipendentemente dal risultato. Penso infatti sempre a chi non è nelle condizioni fisiche di poterlo fare e magari lo è senza alcuna colpa o responsabilità. E’ un dono grande che ci è stato dato, quello di poter correre, ma spesso non ci si pensa e lo si dà per scontato.
Ma veniamo al resoconto della gara.
Parto da casa al mattino presto perché penso che il primo problema da risolvere sarà il trovare un parcheggio per lasciare la macchina. In settimana ho fatto solamente alcune uscite nella pausa pranzo a Brescia correndo ogni volta non più di 10,5 Km. So già che dovrò affrontare la maratonina senza strafare all’inizio e gestendo l’inevitabile crisi che arriverà attorno al 15° Km o giù di lì.
La giornata pare aprirsi a un bel sereno, il sole non è ancora sorto ma il cielo è limpido. Stò ancora pensando se sarà opportuno indossare la maglietta a maniche corte oppure quella a maniche lunghe quando dopo circa 4 Km da casa in direzione di Crema ecco il muro! No, non quello dei maratoneti ma quello della nebbia che infatti sarà la costante di tutta la mattinata cremasca. Arrivo senza problemi in città e senza problemi lascio l’auto e mi dirigo al ritiro pettorali. Incontro quasi subito l’amico e compagno di squadra Roberto con cui ci si prende un caffè e si fanno due chiacchiere per ingannare l’attesa (e sottrarci al freddo). Troviamo poi altri amici in zona partenza e alle nove in punto viene dato il via.
Mi metto subito su un ritmo regolare e tranquillo, non troppo veloce ma nemmeno lento come avrebbe voluto Roberto per fare il “trenino” delle due ore, proprio per ottimizzare la fatica.
Correre nella nebbia ha un fascino particolare, addirittura mi sembra che i piedi scivolino sull’asfalto, non sento molta “presa”. Ci si porta fuori città e si affrontano un paio di cavalcavia che… bè, non ci fossero stati avremmo ringraziato in tanti! Capergnanica e poi Passerera sono le località che attraversiamo, immersi nella nebbia e nell’indifferenza dei pochi passanti. Io non capisco se stiamo andando in direzione nord o sud o est od ovest, ma il bello è proprio quello. Ora siamo su una ciclabile, chiusa al traffico e il passo è regolare. Ho saltato il ristoro del 10° Km ma mi fermo a quello del 15°, bevo un tè caldo e inghiotto una manciata di uva sultanina, cammino un centinaio di metri e poi riprendo il ritmo di prima. Si ritorna a Crema, altro cavalcavia e poi ecco la città. Al 20° Km avverto una piccola crisi, medito uno stop al punto di ristoro ma poi mi dico che sarebbe da sciocchi arrendersi proprio ora. Alzo il pensiero a un paio di amici, uno che è lassù in cielo e che so che mi incita e mi aiuta, l’altro che è in piena lotta per superare una crisi che lo costringe su un letto di ospedale: forza Alberto, indimenticabile ex collega di lavoro, forza!
Ecco la porta che dà l’ingresso nel salotto buono della città, il centro storico che si attraversa in lungo tutto transennato, dove racimolo le ultime forze ma stavolta sono io a raggiungere e superare qualcuno che era davanti. Cerco di assumere un’espressione buona per i fotografi (ma poi queste foto dove si reperiscono?) ed ecco l’arrivo proprio sotto porta Serio. Bellissimo!
Il tempo? Ufficialmente è 1.51.22 (real time 1.50.41) che mi classifica all’867° posto su un totale di 1081 arrivati. In una gara e una giornata che ha fatto rettificare numerosi PB io mi accontento di essere giunto con circa 10 minuti in più dei miei standard pre operazione al tendine. Non so se riuscirò a tornare a quei livelli ma francamente è un pensiero che non mi assilla. Ho goduto una bella mattinata di corsa e di amicizia e questo è per me l’aspetto più gratificante.

lunedì 14 novembre 2011

Borgosatollo: trofeo Falegnameria Guerrini

Ho partecipato a questa gara del circuito hinterland gardesano ma ho volutamente evitato di spillarmi il pettorale e ho deciso di correrla da non competitivo. Voleva solo essere una mattinata serena, dentro e fuori di me stesso.
Alla vigilia sembrava dovessimo essere almeno in 4 o 5 ma all'ultimo momento mi sono trovato da solo e questo fatto mi ha lasciato un pò di amarezza che si somma a quella che provo analizzando le prospettive future della nostra società. Forse è un periodo così, non riesco a trovare motivi di entusiasmo e anche le prestazioni in corsa ne risentono.
Faceva piuttosto freddo ma era una giornata piena di sole. Espletate le formalità dell'iscrizione e dopo essermi aggirato tra la folla già numerosa di podisti mi sono avviato alla macchina per cambiarmi e per partire senza aspettare il via ufficiale. Nel tragitto ho incontrato l'amico Fabio di Castegnato con cui ho scambiato due parole che mi hanno fatto bene. Visto che più d'uno era già in corsa sul percorso sono partito anch'io accendendo il garmin non tanto per registrare la prestazione quanto per memorizzare il percorso. Mi sono assestato su un ritmo tranquillo non troppo sostenuto che alla fine si rivelerà sui 5'21"/Km di media per un totale di 13,21 Km. Il percorso mi è piaciuto; all'arrivo pensavo di aggiungere anche il giro da 5 Km ma poi ho preferito solamente fare un paio di giri attorno alla zona arrivo e tornarmene a casa abbastanza presto.
Questa settimana prenderò alcune decisioni importanti per le quali confido in uno scatto di saggezza dei miei (pochi) neuroni cerebrali. Intanto domenica mi attende la mezza maratona di Crema dove anche stavolta partirò da casa in splendida solitudine.

lunedì 17 ottobre 2011

Maratonina di Cremona


E anche questa è fatta!
Sono partito al mattino assieme ai compagni di squadra Bara e Mauro R. con un unico obiettivo: divertirmi e aiutare Mauro a conseguire l'obiettivo di chiudere la gara entro le due ore.
Arriviamo a Cremona abbastanza presto e, sbrigate le formalità di ritiro dei pettorali ci mettiamo alla ricerca, ahimè vana, di qualche faccia amica, in particolare di alcuni amici "virtuali" con cui dialogo sul forum. Alla fine incontro solamente Fabio che intende fare una corsa in stile "tapasciata" con l'obiettivo di finirla attorno alle 2 ore e 15.
Saluto velocemente gli amici di Castegnato (e faccio i complimenti a Massimo V. che alla fine sfodererà una prestazione da record) e in breve ci si mette in griglia di partenza.
Invitiamo Bara a posizionarsi più avanti mentre io, Mauro e Fabio stiamo tranquillamente nelle ultime posizioni. Sono circa tremila persone ammassate al via e ci vorrà più di un minuto prima di riuscire a transitare sulla fettuccia dopo lo sparo dello starter.
Passa anche Gianni Morandi circondato dai suoi accompagnatori che lo scortano naturalmente nelle prime posizioni. Credo che a tutti sia venuto il pensiero di riuscire a correre in modo tale da raggiungerlo e lasciarlo indietro.
Nonostante la temperatura freddina ho deciso di correre in canotta e infatti mi trovo a mio agio; sopporto molto meglio il freddo che il caldo.
Dopo esserci districati dalla folla ci assestiamo su un ritmo di 5'30"/Km abbastanza tranquillo ma ancora troppo veloce per Fabio che infatti perdiamo quasi subito. Io e Mauro si procede Km dopo Km e vedo che lui pian piano acquisice più fiducia in sè stesso e lo incoraggio dicendogli che con questo ritmo il suo obiettivo lo abbatterà ampiamente.
Al nono Km provo la reattività delle gambe e piazzo un piccolo allungo, non vedo Mauro che è rimasto staccato e allora penso che il mio compito si possa dire concluso, l'ho "tirato" ben più di quello che lui stesso avrebbe desiderato e provo a cambiare passo.
Siamo a metà gara e vedo che riesco tranquillamente ad andare più veloce della fila di atleti che sono vicino a me. Il garmin mi ha abbandonato e non ho riferimenti cronometrici ma penso di essere adesso sui 5'/Km e la strada scorre veloce.
Rientriamo verso il centro città e poi ci si porta verso il grande fiume, il Po. Il passaggio al 18° Km è registrato dal tappeto elettronico. Negli ultimi 3 Km cerco di spingere ma sento che la stanchezza si fa sentire, però nell'ultimo Km piazzo tutta l'energia che mi è rimasta e chiudo vedendo il tabellone che segna 1.51 e rotti. Il mio real time sarà alla fine 1.50.28.
Non era il tempo il mio obiettivo ma sono strasoddisfatto: rispetto a Bergamo ci ho messo circa un minuto in più ma a differenza di quella gara in questa sono arrivato bene, decisamente bene.
Mauro arriverà soddisfatissimo in 1.55 e rotti e può così festeggiare il suo 45mo compleanno con un inaspettato e bellissimo PB!



domenica 9 ottobre 2011

Pompiano, non competitiva

Due uscite consecutive venerdì sera e sabato mattina hanno preceduto la mia partecipazione di stamattina alla corsa FIASP di Pompiano. Il clima decisamente cambiato ha spazzato via assieme all'afa e al caldo fastidioso tutte o quasi le mie difficoltà e stò riprovando sensazioni bellissime a correre, sensazioni che stavano nascoste nel più profondo del mio inconscio e che sono riemerse con grande soddisfazione.
Venerdì sera ho fatto un lunghetto collinare in solitudine mentre ieri mattina assieme a Roberto e Alessandro abbiamo fatto una serie di lavori di qualità che mi hanno spremuto ben bene ma che "dovrebbero" aver accelerato il processo di riallenamento.
Stamattina mi sono recato a Pompiano, bel sole ma temperatura decisamente fresca tanto che ho optato per correre con maglietta a maniche corte sotto la canotta.
Poco prima del via ho avuto la bella sorpresa di conoscere dal vivo un amico di running forum il cui nick è "Bradipolento" e che come nelle migliori tradizioni ha smentito nei fatti il suo appellativo: è arrivato circa un paio di minuti prima di me.
E io?
Ho iniziato a correre bene, poi dopo qualche centinaio di metri mi son dovuto fermare a riallacciare una scarpa! Niente male, sono ripartito e ho tenuto senza eccessivo affanno la media dei 5/Km. Era sì tutta pianura ma c'erano tratti su sterrato e anche alla fine un attraversamento di un campo.
Mi gratifica l'essere riuscito ad abbassare la media, anche se devo ancora lavorare se voglio togliermi qualche ulteriore soddisfazione.
Gara ben organizzata e stranamente poco frequentata, ma chi c'era ha avuto più di un motivo di soddisfazione, dalle segnalazioni e assistenza sul percorso al ristoro finale. Prima di ritornare a casa ho anche incontrato mio cognato che era arrivato... a gara iniziata, e ha dovuto rincorrere.
Se il clima si mantiene così, domenica a Cremona ci sarà da divertirsi (e da faticare, ovviamente).

lunedì 3 ottobre 2011

StraManerbio

Volevo provare a mettere Km nelle gambe e ho deciso di partecipare alla non competitiva di Manerbio che prevedeva un percorso da 23 Km in alternativa a uno più breve di 13 Km, anche con classifica.
Prima di partire ho fatto colazione e subito ho preso un antiffiamatorio (per il mio infortunio al dito pollice)  non curandomi però di leggere bene le avvertenze. Credo che buona parte delle cause di una gara non propriamente soddisfacente siano da ricercare “anche” in quell’errore.
Visto che la competitiva partiva alle 9, insieme all’amico Bara abbiamo deciso di anticipare la partenza una mezzoretta prima, anche perché altri erano già partiti e così ci siamo avviati sul percorso lungo. I primi 3 Km li abbiamo fatti affiancati, poi gli ho gridato di andare, il suo passo è decisamente più veloce del mio e in men che non si dica l’ho visto allontanarsi sempre più fino a scomparire dalla vista. Io intanto proseguivo tutto sommato abbastanza bene e di tanto in tanto raggiungevo alcuni gruppetti di podisti con cui correvo qualche tratto insieme. Il percorso si è snodato attraverso strade di campagna abbastanza ben tenute e dunque senza particolari difficoltà logistiche. Faceva caldo, questo ottobre è iniziato esattamente come è finito settembre, con un clima assurdamente estivo, abbastanza ostico per le mie energie. Attorno al 14° Km mi sono aggregato a un terzetto di podisti con cui ho fatto abbastanza allegramente un bel po’ di strada ma quando siamo arrivati a Offlaga, sull’asfalto, ho avvertito una forte sensazione di sete e alla prima fontanella mi sono fermato a bere per poi proseguire camminando per circa un Km fino a quando ho visto il tavolino del ristoro. E’ stata dura riprendere a correre ma pian piano mi sono rimesso in marcia e ho raggiunto il traguardo in un tempo esageratamente alto.
Sensazioni brutte di stomaco chiuso e nausea, le stesse che avevo provato al termine della maratona di Venezia, mi hanno accompagnato praticamente fino a sera. Do la colpa all’antiffiamatorio perché ho poi “scoperto” che tra gli effetti collaterali erano anche previsti questi stessi sintomi!
Non so se ritenermi più soddisfatto di aver messo sotto i piedi questi 23 Km o più deluso per la media (5’27”). Forse avrei bisogno di un po’ di riposo, alla mia non più verdissima età i tempi di recupero e ripresa sono un po’ più dilatati…. Sarò pronto per la mezza di Cremona (16 ottobre) ?

lunedì 26 settembre 2011

Mezza maratona di Bergamo: il ritorno!


“Quanto vale un abbraccio di un amico?????
Per me moltissimo,
e l'abbraccio di Alessandro al termine della gara di oggi chiusa sotto il traguardo dell'1h50' è il risultato + bello che questa gara poteva darmi!
Grazie Alessandro di questa bella giornata di sport!”

Quanto sopra è ciò che ha condiviso su Running Forum l’amico Roberto Corrioni che mi ha fatto da angelo custode permettendomi di arrivare a tagliare il traguardo del Sentierone in 1.48.45.
Che dire di questa gara che segnava il mio ritorno ufficiale alle competizioni competitive?
E’ stata dura, ma questo l’avevo già preventivato. Completare 21 Km di corsa richiede un’adeguata preparazione sia di gambe che di testa e in entrambi i campi riconosco di avere ancora un po’ di strada da fare. Non voglio parlare delle polemiche sugli errori organizzativi (percorso modificato in corso d’opera!!! Ci hanno fatto sbagliare strada facendola allungare di qualche centinaio di metri poco dopo Longuelo per poi farcene tagliare un pezzo per riportarci alla distanza giusta) ma delle belle sensazioni così ben condensate da Roberto.
Ricordo che mentre lui parlava, parlava, incitava il pubblico e spronava noi atleti, io faticavo anche a tenere sveglia la mente. L’obiettivo dichiarato era di stare entro le due ore ma alla partenza ho azzardato di voler stare nell’1 e 50 e lui si è messo subito a disposizione tenendo il mio passo e ragguagliandomi ogni tanto sulla media che stavamo tenendo. Con noi anche un suo amico che aveva lo stesso obiettivo. Purtroppo la giornata era abbastanza afosa e calda, nonostante il settembre avanzato, e questo fattore è stato più duro che non le salitelle che ogni tanto ci trovavamo ad affrontare. Attorno al 15° Km ho accusato un surplus di fatica e stavo quasi pensando di abbandonare ma lui con i suoi “tieni duro”, “non mollare”, “bravissimo, bene così”, “dai che prendiamo quel gruppetto in crisi” mi ha letteralmente trascinato fino in fondo.  A 500 metri dall’arrivo, quando ormai si intravedeva l’ultima curva, Roberto ha rotto gli indugi ed è partito fortissimo; io ho tentato di resistere, non a lui, ma alle mie gambe che volevano rifiutarsi di muoversi, ma ho stretto i denti e sul tappeto blu del Sentierone ho sferrato un’accelerazione che ha sorpreso persino me stesso. Tagliato il traguardo la prima cosa che ho istintivamente fatto è stato un abbraccio con il mio amico, incurante del fatto che ero fradicio di sudore ed esausto.
Poco dopo è giunto al traguardo anche Roberto, l’altro mio amico e compaesano con cui ero arrivato in macchina da casa. Stracontento anche lui perché era convinto che non ce l’avrebbe fatta a concludere la gara.
Una bella domenica, di sport e soprattutto di amicizia: alla partenza ho conosciuto e salutato alcuni amici che erano fino a poco prima solo “virtuali”, gente con cui ogni tanto si scambiano battute in rete. E’ la dimostrazione che le cose “vere” e “reali” sono di gran lunga meglio di ogni “effetto speciale” che però è solo virtuale. La corsa è anche (e soprattutto) questo. Per i PB, i podi e gli allori c’è tempo…

lunedì 19 settembre 2011

ScorriMella


Alla 4° edizione di questa suggestiva gara ho finalmente potuto parteciparvi per la prima volta e devo dire che mi è piaciuta tantissimo, davvero bello correre da Gardone Val Trompia a Brescia costeggiando il fiume Mella su sentieri sterrati ma agevoli, lontano dal traffico e dal caos delle strade asfaltate, accompagnato dal tipico rumore dell’acqua che scorre.
Previsioni fosche (nel senso del meteo) hanno creato un pochino di apprensione ma sapere che finalmente la cappa di afa e gran caldo se ne sarebbe andata mi ha messo di buon umore alla vigilia della partenza. L'amico Roberto, vittima di un malanno fisico, è costretto a dare forfait così alle 7.20 assieme a Bara partiamo per Gardone V.T. Quando siamo là è ancora prestissimo e prima di procedere al ritiro dei pettorali c’è il tempo per un caffè. L’aria è fresca, proprio come piace a me e anche se non piove ci sono minacciosi nuvoloni in cielo, però in direzione sud, verso la città pare di scorgere un cielo più rischiarato. Vedo e saluto alcuni amici (Vincenzo, Claudio, Annalisa, Ivano e altri ex compagni di squadra) mentre qualcun altro (Ivan) si tiene un po’ sulle sue (sarà concentrazione pre gara, spero).
Il via è previsto per le 9.30, i partecipanti sono circa 500, un bel numero che gratifica gli organizzatori. Ho il tempo di raccogliere il disappunto di due ragazzi venuti dal Trentino ai quali, inspiegabilmente, i giudici FIDAL negano il pettorale essendo fuori regione (ma che razza di regole inventano?) e non vogliono neppure considerare che questi si sono sciroppati un’alzataccia e un bel po’ di strada…
Mi piazzo nelle retrovie, quasi in fondo a tutti, non mi va di essere pigiato nella ressa di chi sgomita per conquistare un metro in più in partenza. Bang! Il serpentone ha un sussulto e si snoda velocissimo; i primi Km in discesa leggera ma continua, su asfalto, mettono le ali ai primi che viaggiano anzi volano alla media di 3 e rotti al Km. Io parto bene ma non forzo, voglio tenere un ritmo il più possibile regolare. Supero un po’ di gente e raggiungo prima Annalisa e poi Claudio, saluto e vado via a ritmo costante.
Si lascia l’asfalto e inizia il tratto su sterrato: bello ma ogni tanto ci sono cambi di direzione e ponticelli in legno che ci portano alternativamente sui due lati del fiume. Il tempo pare minacciare, qualche gocciolina cade, ma poi nulla più, va bene così. Riesco a tenere nel mirino alcuni atleti che mi fanno da riferimento e i Km si snocciolano regolari.
Chiudo in un più che dignitoso 1.27.28 (real time 1.26.57) i 17,5 Km del percorso con una media che è sotto i 5/Km e la cosa mi fa enorme piacere, se penso che solo una settimana fa faticavo a tenere i 5,30 su percorsi meno lunghi anche se un pochino più impegnativi. Lo considero un mezzo miracolo…
Vedo Bara un tantino deluso dal suo 1.22.29 ma ha fatto un mese di stop (per il Ramadan) e cerco di incoraggiarlo, ha le qualità per ottenere prestazioni di ben altro spessore.
C’è il tempo per farmi la doccia, cambiarmi e attendere che il pullman dell’organizzazione ci riporti a Gardone V.T. dove abbiamo lasciato l’automobile. 
Purtroppo questo ci porta via un po’ di tempo ma alle 13 sono a casa, neanche troppo stanco ma felice. Finalmente l’estate si fa da parte e allora correre sarà un piacere….

lunedì 12 settembre 2011

Maratona dell'acqua

"Sono il bergamasco Andrea Cortesi e l’africana trapiantata ad Imperia Joyce Kagume i vincitori della prima edizione della “Maratona dell’acqua” disputatasi domenica mattina fra Lovere ed Iseo. Cortesi è arrivato per primo sul traguardo con il tempo di 2h54’47’’, la Kagume in 3h13’03’’.

Non si tratta di riscontri cronometrici di grande rilievo, ma non era questo l’obiettivo della manifestazione promossa dal dottor Gabriele Rosa. Si puntava ad una grande partecipazione di atleti (e c’è stata: 1.600 in gara, fra maratona completa e staffetta) e di pubblico (e c’è stata anche questa, lungo tutto il percorso). Insomma, la “Maratona dell’acqua” ha passato a pieni voti l’esame della prima edizione."




Quanto sopra è il resoconto della corsa tratto dal Giornale di Brescia.
Io sono stato presente, anche se in incognito, come secondo staffettista e mi sono dovuto sorbire i 21097 metri tra Predore e Iseo sotto un sole e un'afa implacabili che, uniti alla mia impreparazione sulla distanza, mi hanno messo a durissima prova. 
Ho infatti sostituito un amico che all'ultimo momento è stato impossibilitato a partecipare ed essendo secondo frazionista avrebbe inevitabilmente lasciato "a piedi" anche il primo. Non sò se alla fine gli ho fatto un favore oppure no ma dopo che avevo accettato, all'approssimarsi del momento della partenza mi sono maledetto. E' stato il mio personale 11 settembre (con tutto il rispetto per la vicenda che questa data evoca) ma a differenza delle torri gemelle non sono crollato, ho con fatica raggiunto il traguardo con un tempo complessivo (letto sul garmin) di oltre due ore (2.03.35).
Ma rimane però, oltre alla stanchezza e a una bella vescica sotto il piede sinistro, una bella soddisfazione.
Alle sei del mattino è passato a prendermi Daniele (il primo frazionista) che era emozionato essendo alla sua prima partecipazione ad una 21K (ed è stato bravissimo, chiudendola in 1.37 e spicci) e ci siamo portati a Lovere. Da lì, sbrigate le formalità di ritiro del pettorale, ci siamo salutati, lui sarebbe partito (alle 9.40!) e io l'avrei aspettato a Predore in zona cambio. Ci hanno trasportato in battello e la crociera sul lago è stata piacevole, ho salutato e chiacchierato con gli amici di Castegnato e in men che non si dica eravamo a destinazione. E' iniziata l'attesa dei compagni di squadra, occorreva transitare insieme sotto il gonfiabile della mezza maratona: c'era davvero tanta gente e ho rischiato di perdere Daniele, l'ho visto all'ultimo momento, lui lanciatissimo a chiudere la sua frazione. Il sole era alto e picchiava forte, l'aria era satura di umidità, un mix micidiale, davvero un'impresa riuscire a correre. Ho iniziato abbastanza tranquillo cercando un ritmo che mi fosse congeniale. Bello il passaggio da Sarnico sul lungolago e poi a Paratico con un discreto numero di persone ad applaudire (però quando siamo passati vicino alla spiaggia con alcune splendide bellezze mozzafiato in bikini la tentazione di fermarsi lì è stata forte!). A Clusane si è lasciato il lago e iniziata una salita che ci ha portato a Colombaro e Nigoline di Cortefranca. Pensavo di soffrirla di più invece devo dire che quella salita è stato forse il tratto che ho fatto meglio; poi però i Km e il caldo umido si sono fatti sentire e ho un pò tirato i remi in barca trascinandomi con alcuni tratti al passo fino all'arrivo. 
Un pò problematico il dopo corsa con la necessità di ritornare a Lovere con il pullman dell'organizzazione ma il ritrovare amici e compagni "di sventura" ha ingannato bene l'attesa.
Mi ritrovo oggi con una bella vescica sotto il piede, segno che le mie scarpe sono ormai da pensionare. 
E' andata anche questa, sotto con la prossima!


lunedì 5 settembre 2011

Sale in zucca e.... umidità

Più che la scarsa quantità e qualità degli allenamenti, più che "le discese ardite e le risalite"(parafrasando il compianto Lucio), più che le temperature alte, ciò che mi schianta è il tasso di umidità.
Bella storia, direte voi, il clima umido è un problema per tutti.... sì, però per me è "il " problema dei problemi.
Me ne accorgo sempre quando vedo la stragrande maggioranza dei podisti che arrivano stanchi ma ancora relativamente asciutti mentre io sono una fontana vivente....
Mi ero ripromesso di fare un pò di salite per allenarmi in vista del terzo e ultimo appuntamento del Trofeo del Sebino, che si è svolto domenica scorsa a Sale Marasino (trofeo "Sale in zucca" per ricordare nel nome anche la celeberrima sagra della zucca che incoronerà domenica prossima la zucca più grossa e pesante in gara) ma, complice il clima avverso, non ho potuto far altro che un allenamento mercoledì seguito da una corsa non competitiva venerdì sera (Insieme nel Borgo a Borgo Trento, zona nord di Brescia). Proprio la garetta di venerdì mi aveva fatto tornare un pò di ottimismo, sono infatti riuscito a chiudere i 10,5 Km a una media poco sopra i 5/Km nonostante, appunto, l'afa pesante.
Ieri mattina con gli amici Roberto e Beppe siamo dunque andati a fare la corsa di Sale.
Non me la ricordavo così difficile, la seconda salita in particolare mi ha letteralmente schiantato e ho fatto fatica anche a percorrerla al passo mentre sentivo le gambe di gomma, svuotate di ogni forza. La successiva discesa mi ha consentito di riprendere un pochino e alla fine sono giunto al traguardo in 98a posizione su un totale di 116 classificati (22° di categoria su 26) con un tempo ufficiale di 48'02" alla media di 5'40"/Km.
Si è però trattato di una bella gara che rifarò sicuramente nei prossimi anni.
Intanto tra liquirizia (per alzare la pressione) e scongiuri cerco di sopravvivere all'afa.... c'è qualcuno che sa suggerirmi qualche rimedio?

martedì 30 agosto 2011

Sentiero degli elfi: quando la corsa è solo un dettaglio...

Sì, perchè se devo guardare all'aspetto atletico ci sarebbe da deprimersi: sono arrivato nelle ultime posizioni (non ultimo per fortuna, però 148° su un totale di 187 classificati non è da esserne particolarmente orgogliosi) ma la bellissima giornata e i panorami mozzafiato che ci ha regalato bastano e avanzano per farmi dire che ho fatto benissimo ad esserci.
Durante la settimana il clima è stato torrido e afoso fino all'inverosimile; da lunedì a mercoledì sono stato con il resto della famiglia (moglie e figlia piccola) al mare a Cavallino sul litorale di Venezia mentre i due figli più grandi erano con i coetanei a Madrid per la GMG (o meglio JMJ). Pensavo di fare qualche allenamento sia al mare che poi a casa su qualche salita per prepararmi al meglio alla gara di domenica invece il gran caldo mi ha letteralmente schiantato. Domenica mattina, ricevuto il cordiale ma deciso rifiuto di un paio di amici a venire a Nistisino con me, ho deciso di partecipare comunque anche perchè il temporale della serata precedente aveva spazzato via calura e afa.... e davvero la giornata si è aperta con un clima di quelli ottimali per cui anche se consapevole che avrei fatto una magra figura sono partito lo stesso deciso a godermi la corsa. Giunto là ho incontrato alcuni cari amici con cui si è chiacchierato e passato il tempo che ci separava dalla partenza. Circa 200 i competitivi e un centinaio di non competitivi, ma insisto a dire che queste gare sulle colline del Sebino bresciano meriterebbero ben più nutrita partecipazione: l'organizzazione è stata semplicemente ottima e i 5 euro di iscrizione sono stati davvero ben spesi.
Pronti via, io mi metto nelle retrovie e il primo Km in leggera discesa scorre bene; poi la strada si inerpica per altri 4 Km fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria del Giogo, 300 metri più su. Alternando corsetta e camminata veloce riesco ad essere in cima ma poi ci si inoltra in un sentiero sassoso e traditore per cui ho dovuto preoccuparmi di riuscire a mettere bene i piedi per evitare pericolose storte. Infine, dopo aver scollinato e ammirato la magnificenza del luogo con vista sul lago, su Montisola e sulle colline dell'altra sponda del lago, ci si fionda in discesa, ripida e rischiosa e qui temevo di mettere a dura prova il tendine, che invece è stato anche stavolta molto buono. All'arrivo stoppo il time su 1h.02'.31" alla media di 6'.56"/Km, circa due minuti in più della mia precedente esperienza che risale a due anni fa. Potevo forse fare meglio e stare entro l'ora ma, ripeto, il riscontro cronometrico era una delle ultime priorità.
Bella gara, da non perdere per i prossimi anni; nel frattempo registro ancora un passettino verso la ricerrca della possibilità di ripotermi definire ancora un runner.

martedì 16 agosto 2011

Trofeo dell'Assunta: è andata!!!

Sabato sera ho fatto il mio rientro “agonistico” partecipando al Trofeo dell’Assunta a Marone, sul lago d’Iseo. Bella gara, ottima l’organizzazione per non parlare del magnifico scenario paesaggistico. Poco più di un centinaio i partecipanti ma questa gara avrebbe meritato certamente una partecipazione più nutrita.
Mi sono recato a Marone verso le 17.30 e stavolta c’erano anche mia moglie e mia figlia che mi hanno incoraggiato e incitato.
Faceva molto caldo, oltre 30° e alla partenza, data alle 19 precise, ero già bello accaldato anche senza aver fatto il dovuto riscaldamento. Mi sono piazzato accanto all’amico Sergio della Libertas Castegnato nelle retrovie e al via sono partito abbastanza bene, almeno per i primi 2 Km che erano in piano. Poi è iniziata la salita ed è iniziata la sofferenza: avevo le gambe legatissime e quasi incollate, il fiato assente e in pratica ho issato quasi subito la bandiera bianca mettendomi al passo e facendomi sorpassare da tanti. Il percorso prevedeva un doppio giro da 5 Km con un dislivello di circa 200 metri dal 2° al 4° Km circa e poi discesa ripida fino al punto di partenza. Pensavo in cuor mio che avrei finito il primo giro e poi avrei deciso se continuare col secondo oppure fermarmi. Ho poi ripreso a corricchiare fino al punto più alto e gli ultimi due Km in discesa son riuscito a lasciarmi andare e sentire che recuperavo un po’ di forza. Ho deciso dunque di percorrere anche il secondo giro e devo dire che mi è riuscito meglio anche se la salita l’ho sofferta. Nella discesa finale ero in scia con altri due che avevo raggiunto in salita e inizialmente ero riuscito anche a staccarli ma nella seconda parte della discesa sono stato inesorabilmente risorpassato e staccato di poco.
Avevo due obiettivi: arrivare almeno penultimo e riuscire a chiudere la gara in un’ora. Il primo l’ho ampiamente raggiunto (la classifica mi dà all’86° posto su un totale di 99 classificati più 6 ritirati) mentre il secondo l’ho fallito di poco (tempo ufficiale: 1.00.38).
Sono comunque molto soddisfatto: non era una gara facile e il solo fatto di averla conclusa mi dà una buona carica di ottimismo. Il tendine non ha dato segni di fastidio alcuno e la forma verrà con una buona dose di allenamento che devo mettere in programma. Prossimo appuntamento è per il 28 agosto: a Nistisino di Sulzano il “Sentiero degli elfi”, altra gara tosta, altra faticaccia in programma, spero di esserci.



giovedì 11 agosto 2011

Auguri stellina mia

Uno strappo alla regola oggi ci stà perchè la mia Anna Chiara compie i "fatidici" 18 anni e diventa maggiorenne e dunque ritaglio uno spazio extra sportivo al mio blog per farle i miei auguri.
E' la regola della vita: il tempo inesorabilmente passa e si porta via con sè tanti ricordi, tante apprensioni, tante gioie e speranze e ti ritrovi quasi senza rendertene conto con i figli ormai grandi...
Spero solo che quello che è stato seminato in loro quando erano piccoli si riveli un buon seme che li aiuti a trovare la loro buona strada nel cammino della loro vita.

Capitolo corsa: ho deciso, quasi da incosciente, di rimettermi in gioco e sarò al via del Trofeo dell'Assunta, a Marone, sabato sera. Il percorso (due giri da 5 Km) non è per niente agevole essendoci un bel dislivello da superare e il rischio di fare una figuraccia è più che probabile, però non importa, ho troppa voglia di tornare nel clima di gara. Obiettivo? Arrivare penultimo!

Ultimamente mi sono allenato poco ma ho scoperto un bel percorso qui in città, poco più di 8 Km, da fare in pausa pranzo: con le belle giornate di questo periodo sarebbe un delitto non approfittarne.

martedì 2 agosto 2011

Vita per la Vita 2011

Ieri mattina ho partecipato, con emozione, alla staffetta Vita per la Vita, giunta quest'anno alla 37a edizione che porterà la fiaccola della solidarietà fino nella lontana Australia. La manifestazione è organizzata ogni anno dal gruppo sportivo dell'AIDO di Coccaglio, coordinato dall'infaticabile Lino Lovo, e si propone di diffondere in tutto il mondo i "nostri" valori della solidarietà e della gratuità. Negli anni scorsi la fiaccola ha attraversato via via l'Italia, l'Europa, l'America e praticamente il mondo intero.
Quella stessa fiaccola ho avuto dunque l'onore di riceverla nelle mani e portarla correndo nel tratto dalla rotonda Bonomelli fino al cimitero di Cazzago, insieme all'amico Mauro R. e ai marciatori che andranno poi in Australia. Sono stati solamente poco più di un paio di Km ma vi assicuro che ero emozionatissimo e orgoglioso. 
Il volontario non è solamente chi dedica il proprio tempo agli altri ma è chi libera il proprio tempo per donarlo, gratuitamente, a chi ne ha bisogno. E i bisogni sono tanti.
Questa è la mia filosofia che mi fa interpretare la corsa principalmente come testimonianza di appartenenza a un'associazione che fa del volontariato, spesso nascosto e silenzioso, la propria ragione di essere. E ringrazio per il fatto che sono ancora nel numero di chi è in grado di dare e non ancora nel numero di chi è nella necessità, purtroppo, di ricevere.
Altre foto della manifestazione sul mio profilo facebook: clicca qui.







venerdì 29 luglio 2011

Impegno e fatica

Periodo di stanca: fisica, mentale e tutto il resto. 
Sarà che è giunta l’ora delle ferie? Mah. 
Faccio fatica a correre alla media dei 5.30/Km, roba da matti! 
 E pensare che il clima è semplicemente stupendo, non c’è afa e le temperature sono lontanissime dalle medie roventi di fine luglio. 
Mi dava fastidio anche solo l’aver indosso l’abbigliamento da running minimale (canotta e calzoncini svolazzini) però non posso correre nudo come il tipo in foto… 

Ieri sera per esempio insieme all’amico Roberto ho fatto un giretto di circa 9 Km ma già al quinto lui mi aveva distanziato di una cinquantina di metri e io faticavo a tenerne il ritmo e l’ho lasciato andare. Sudavo abbondantemente come una fontana ed ero preoccupatissimo di veder sanguinare i capezzoli dato che il cerotto si era già staccato ed ero bagnatissimo. Sarà che avevo già nelle gambe i 40 Km di bici con cui giornalmente vado e torno dal lavoro, però questo calo di prestazioni mi preoccupa un po’.
Vedo ancora molto lontane le previsioni di tornare a cimentarmi almeno su una mezza maratona prima di fine anno.

Uniche note positive:
  1. il tendine sembrerebbe guarito, non mi dà alcun fastidio.
  2. ho perso nell’ultimo mese circa 4 Kg tornando sotto la soglia del sovrappeso.

Devo fare ancora un po’ di fondo e poi mi dedicherò ai lavori di qualità, ma non posso affrettare i tempi.

Ed ecco i dettagli degli ultimi allenamenti:

venerdì 15 luglio 2011

I’m back - Sono tornato

Un titolo volutamente epico per segnalare il ritorno alla corsa dopo due mesi di fermo totale.
Ieri sera ho rotto gli indugi e sono stato tentato dal “giro dei fontanì” a Casaglia, nella bassa bresciana. Un percorso non competitivo, pianeggiante, attraverso strade sterrate e rogge dove affiorano le risorgive (i “funtanì”) bello spettacolo della natura semplice e sempre immutato nel tempo, almeno finchè l’uomo non interviene, spesso in malo modo.
Con l’amico Bara ci siamo recati a Casaglia dove siamo giunti verso le 19.30 per trovare già una discreta folla di podisti e il primo problema è stato quello di trovare da parcheggiare. Sbrigate le modalità di iscrizione alla spicciolata incontriamo altri amici e compagni di squadra, in primis Beppe e Claudio Sbarbi, ognuno con il proprio obiettivo.
Il mio obiettivo era quello di provare a vedere come ne sarei uscito: allenamento nullo, ad eccezione dei quotidiani 42 Km di bicicletta, caldo appena appena mitigato ma con umidità molto elevata, tendine…… boh, è lui l'osservato speciale e la cosa mi dà un tantino di inquietudine.
Alle 20 vien data la partenza e noi ci sia pone buoni buoni in coda al gruppone. I primi passi di corsa mi provocano un’emozione incredibile, non mi par vero di essere ancora lì, in calzoncini, canotta e scarpette, mescolato con altri podisti. Erano sensazioni che da troppo tempo non provavo.
Al bivio tra il percorso corto e quello lungo saluto i  miei amici e viro decisamente verso l’indicazione dei 6 Km. Stò già sudando, il “fontanì” sono io ma le gambe vanno bene, il tendine non si esprime, il fiato… è un po’ corto.
Al 4° Km e mezzo mi metto al passo, non tanto per il fiato quanto per il caldo opprimente che ha raggiunto il limite di guardia, sono una fontana vivente! Rifiato e poi riprendo a correre e vado fino al traguardo. Non avevo né garmin né cronometro ma credo di aver impiegato all’incirca una quarantina di minuti, ma oggi il responso cronometrico era l’ultima mia preoccupazione.
La buona notizia è che il tendine è rimasto buono, nessun fastidio, pare che sia tutto ok; devo solo accumulare chilometri ma per quello c’è tempo; il caldo afoso non aiuta ma basta solo pazientare e in autunno cominciano a interavedersi alcune “tentazioni” podistiche. Un passo per volta, senza fretta, l’importante è ricominciare.

giovedì 7 luglio 2011

Alla finestra...

Salve ragazzi!
Il mio blog langue, ma in effetti non ci sono novità, stò ancora alla finestra e partecipo solo virtualmente alle prestazioni podistiche di tanti di voi.
Ogni tanto mi piace riandare a leggere quello che scrissi di questi tempi un anno o due anni fa e mi sorprendo di come il tempo sia letteralmente volato.

Capitolo corsa: è ancora un capitolo chiuso, per precauzione  (forse un tantino eccessiva) non ho più corso un solo metro di strada e penso di rimandare il rientro non prima della fine di luglio; poi c’è Agosto, fa caldo e dunque prima di parlare di corsa vera e propria occorrerà aspettare che finisca questa estate…
Nel frattempo cerco di tenermi in movimento con la bicicletta con cui ho preso la bella abitudine di andare e tornare dal lavoro, sono 21Km all'andata e altrettanti al ritorno, praticamente una mezza maratona al mattino e una alla sera (quasi quasi proverò anche a farla di corsa, che dite?). Non sono certamente un ciclista, ci metto all’incirca un’ora per ogni viaggio ma con la mia city bike non posso pretendere di più.
Ogni tanto bazzico su Facebook mentre si è interrotta la mia partecipazione a Running Forum, ma questa è un’altra storia e non mi va di parlarne ora.
Dulcis in fundo, approfitto per  fare un augurio al mio amico Beppe (rennino); nella foto sopra lo "accompagno" durante la Mezza di Camignone del 25 giugno scorso: BUON COMPLEANNO!!!

lunedì 20 giugno 2011

300Km da Bergamo a Valvasone

E' la distanza che un gruppo di volontari dell'AIDO di Grumello del Monte ha intrapreso partendo dalla città orobica venerdì per arrivare al piccolo centro in provincia di Pordenone per onorare la memoria di un grande uomo: Giorgio Brumat, fondatore appunto dell'AIDO costituita proprio a Bergamo nel 1971 (DOB donatori organi bergamaschi che diventerà AIDO due anni dopo). In questo loro tragitto sono arrivati anche nel nostro paese, alle 3 del mattino la staffetta dei volontari è giunta alla rotonda Bonomelli per proseguire attraverso via Rizzini, via Bonfadina e poi in direzione Brescia.. All'uscita del casello autostradale di Rovato, proprio sul confine in ingresso al Comune di Cazzago S.M. li abbiamo accolti e un paio in bicicletta (con Oscar Zamboni da sempre amico dell'AIDO) e un paio a piedi li abbiamo affiancati fino alla Bertola dove erano ad attenderli i responsabili AVIS e AIDO di Cazzago S.M. E' stata una bellissima esperienza, una festa notturna che ci ha gratificato molto. Oltre al sottoscritto c'erano anche Bara Pouye, Mauro Rossini e Roberto Vergari mentre al punto d'incontro alla Bertola c'era il presidente AVIS Elia Coradi insieme a Gian Battista Lancini, Giovanni Cadei, Oldofredo Franzoni, Lavinia Franzoni e la responsabile AIDO Domenica Zini. Scambio di targhe ricordo, qualche foto, un caffè e poi il saluto con un ulteriore accompagnamento con la fiaccola in mano che ci siamo scambiati per qualche decina di metri a testa, noi dell'AVIS SPORT. Non c'erano "autorità" ad accoglierci e un pochino spiace ma noi volontari sappiamo che non servono palcoscenici o podi ma tanta passione e generosità, spesso nascosta e silenziosa, per testimoniare i valori Veri. Grazie amici dell'AIDO di Grumello e grazie a tutti i volontari AIDO e AVIS.