Rompo la consuetudine e stavolta sul mio blog do spazio alle amare riflessioni calcistiche dopo l’ennesima occasione persa dal Brescia per ritornare in serie A.
La bella rimonta nel girone di ritorno aveva riacceso le speranze dei tifosi di città e provincia. La serie A era lì a portata di mano, bastava solo andare a vincere contro un Padova che, francamente, non doveva e non poteva rappresentare un ostacolo insormontabile. Un solo risultato, la vittoria, avrebbe garantito la promozione e, col senno di poi, addirittura il primo posto nel campionato stante il vantaggio dei confronti diretti col Lecce. Le ultime partite dicevano di una squadra in salute, solida in difesa e micidiale in attacco. Tutto era pronto, la festa in città e provincia era già preparata. Invece, ancora una volta, le bandiere biancoblù sono state riarrotolate, i tifosi son dovuti ripiegare mestamente verso casa. Rabbia e incredulità e un senso di tradimento, proprio nella giornata decisiva. La squadra è scesa a Padova molle, senza idee, non ha giocato, ha subìto senza combattere e alla fine ha meritato una sconfitta che, ironia della sorte, non è servita neppure a far esultare gli avversari di turno che saranno costretti lo stesso a spareggiare per salvarsi.
Il Brescia si è arreso proprio nella gara della vita, esattamente come successe nell’ultima giornata dell’ultimo campionato di serie A, maggio 2005, a Firenze quando sarebbe bastato un punto per non retrocedere; oppure come successe soltanto un anno fa nella finale play off di Livorno quando i propositi bellicosi della vigilia si infransero contro il non gioco (proprio come ieri) che permise al Livorno di vincere facilmente.
Se tre indizi fanno una prova, in effetti il dubbio (o la certezza?) è che alla fine le sorti del Brescia e la beffa verso i tifosi sia semplicemente questo: non vogliono andare in serie A; servirebbero investimenti, uno stadio nuovo o un radicale e costoso ammodernamento dell’attuale Rigamonti…. Non ci sono soldi, è un periodo di crisi, la società non può fare di più, le istituzioni pubbliche su questo versante non ci sentono. Eppure siamo pur sempre la terza realtà produttiva d’Italia, e allora?
Domande che ovviamente rimangono senza risposta, e intanto affiorano dubbi, incertezze, amarezza… e il senso di un ennesimo tradimento che allontana ancor di più l’affetto verso questa squadra. E non importa se i giochi non sono ancora chiusi, se i play off stavolta ci vedono in situazione di vantaggio… il rischio di un’ultima ulteriore beffa è troppo reale.
Credo che alla fine ce la giocheremo tra di noi: Brescia - Toro.
RispondiEliminaAnche se devo dire che non me l'aspettavo questa flessione da parte vostra nel finale.
Il buon vecchio Caracciolo me lo ricordo quando qui alla Pro Vercelli entrava gli ultimi 15 minuti.
RispondiEliminaTi lamenti di Brescia....prova a venire qui a Vercelli dove da 30 anni (squadra con 7 scudettu) si fa C2 - Dilettanti - C2 - Fallita - Dilettanti - C2 - Play out
:-)
ciao ciao
E' da ieri alle 16.45 che tento di riprendermi, ero andato sul tuo blog per provare a pensare ad altro ... ;-)
RispondiEliminaIn bocca al lupo al Brescia allora...
RispondiEliminaEcco... al Brescia li faccio volentieri...