Una settimana di completo stop dalla corsa aggiunta a una mattinata caldissima e afosissima nella piena pianura padana sono un bel mix che potrebbe abbattere qualsiasi podista “normale”.
Oltre a ciò avevo anche da tenere sotto controllo le bizze del mio tendine d’Achille.
Insomma reputo alla fine un successo l’aver portato a termine i poco più di 7 Km di corsa la gara di domenica mattina in quel di Romanengo (Cremona): il gir dei gat (i gat pare che siano i gatti, ma non i felini a quattro zampe bensì i simpatici podisti del luogo!).
Col fido Ivan, un amico che in questo periodo mi stà dando veramente tanto (non glie l’ho detto ma lo devo veramente ringraziare; senza di lui probabilmente sarei qui a piangere il fatto di non riuscire più a correre) ci siamo recati di buonora (partenza alle 7) in quello sconosciuto angolo di pianura cremasca. Ad attenderci il carissimo amico Giampis che, dopo Soncino, ha avuto ancora la gentilezza di voler stare con noi e stavolta l’ha fatto dal primo metro a quando i percorsi breve (il nostro) e lungo (21 Km , il suo) si sono separati.
Andatura non eccelsa frenata anche dal fondo erboso della prima metà gara. E’ stato bello correre in compagnia, in tre, anche se dopo il 4° Km ho accusato la stanchezza dovuta sia all’afa veramente a livelli estremi che al deallenamento. Sono arrivato con Ivan al traguardo bagnato fradicio, col fiato cortissimo ma contento di non avvertire alcun dolore al tendine. Anche dopo nel corso della giornata se ne è stato buono buono. Faccio gli scongiuri ma mi tolgo veramente un grosso peso dal cuore: adesso occorrerà con molta gradualità ricominciare a “fare fondo” e incrementare le distanze di allenamento.
Dulcis in fundo: l’incontro con gli altri due amici del web (Innovatel e Fabio) e il gustosissimo pacco gara, un Kg di gelato che è arrivato sano e salvo a casa fino a…. mezzogiorno, dove ha subìto un devastante attacco da parte mia e dei figli!
un gelato nel pacco gara ... una vera novità :)
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