venerdì 2 dicembre 2011

Cambiare per rimotivarsi


Non sono mai stato molto attirato dai cambiamenti perché ogni volta che si lascia una situazione per una nuova c’è sempre il dubbio, anzi diciamo pure la paura, di lasciare il certo per l’incerto; il detto popolare dice infatti che “si sa quel che si lascia ma non si sa quel che si trova”.
Però è anche verissimo che ogni cambiamento è vita e anzi la vita stessa ha ragione di essere solo se ogni giorno cambia qualcosa di sé: la staticità è sinonimo di morte, di oblio, e infatti anche qui mi soccorre la saggezza popolare “chi si ferma è perduto”.

Tutto questo per dare una ragione a una scelta che ormai è cosa fatta: dal 2012 cambierò squadra e tornerò dopo tre anni alla prima società che mi ha tesserato: la Libertas Castegnato.
Decisione sofferta e soppesata ma inevitabile: dopo gli sfracelli di un anno fa l’AVIS SPORT Cazzago San Martino, società di cui rivesto il ruolo di presidente, si trova a dover realisticamente chiudere i battenti, non nel senso definitivo ma sicuramente per il 2012 non è prevista l’affiliazione alla FIDAL. Non ci sono problemi sul versante economico, anzi in tempi grami come gli attuali posso con orgoglio dimostrare che il nostro bilancio è abbastanza lusinghiero e da questo punto di vista non ci sarebbero problemi a riaffiliarci. Il vero problema è che siamo rimasti in tanti sulla carta ma in pochi, troppo pochi, sulle strade a correre. Ognuno ha le proprie priorità, da rispettare, ma non è agevole doversi sobbarcare una mole notevole di impegni che la gestione di una società richiede per poi trovarmi spesso da solo o in pochi intimi a partecipare alle gare podistiche.
Ho bisogno di nuove motivazioni e di nuovi stimoli e sono certo che con i nuovi-vecchi amici ne troverò: ieri sera ho partecipato con gioia a una bella cena in loro compagnia e sono stato accolto con soddisfazione da parte di tutti. Mi sento già uno di loro.
L’AVIS SPORT però non la abbandono: in fin dei conti il “capitano” deve essere l’ultimo ad abbandonare la nave. Rimarrà o come società o come semplice gruppo all’interno dell’AVIS comunale anche se solo per i “non competitivi” per organizzare la manifestazione podistica annuale e per aggregare chi condivide anche nello sport i valori avisini.



Oggi è il mio compleanno: il primo regalo che mi sono fatto è stato dunque questo. A 54 anni non ci penso affatto a chiudere la carriera podistica, faccio bene?

10 commenti:

  1. anche io cambio società,
    altri stimoli, nuovi amici e tanta voglia di condividere momenti sportivi in ambienti, a volte, davvero sereni

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  2. Rinnovo i miei auguri di buon compleanno, 54 anni sono l'età giusta per iniziare una nuova carriera, le cose da fare sono talmente tante !

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  3. son sempre stato molto dubbioso sul tesserarmi ad una qualche società e, considerate anche le poche gare che faccio, preferisco pagare i 5 € in più al ritiro del pettorale e rimanere l'orso solitario che sono.
    ... E TANTI AUGUUURI A TEEEE !

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  4. bravo ale anche a 54 anni bisogna trovare nuovi stimoli.....mai accontentarsi.....
    AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIII

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  5. Anche se in ritardo Auguri per gli anni e per la nuova avventura,54 anni non sono tanti, pensa io ho iniziato da li.

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  6. inizio dal fondo ... 54 anni , ma sei fuori ? :-)))) altro che chiudere..! hai una vita davanti! podista , scarpe ai piedi e km....! :-)))))
    per il resto e' difficile aggregare gente nuove che corre, soprattutto.... noi ci stiamo provando ... ragazzi sotto che e' ora!

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  7. Auguroniiii...
    E non ci pensare...cambiare di solito fa bene....

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  8. Tanti auguri Ale! Non sarà che senti già l'odore della pensione?

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  9. Auguri Alessandro e ben tornato a casa....Libertas.
    Max

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