lunedì 14 maggio 2012

StraBrescia, stra..bagnata!

Amici della Strabrescia
Pioggia, grandine e vento, la gente della strabrescia e della Su e giu` per le colline bresciane non e` mancata,ha sfidato il tempo da tregenda.
1590 iscritti , 1000 i partecipanti che si sono si sono cimentati sui percorsi proposti km.6 – 14 – 21 – 35 – 42.
Grazie della collaborazione e partecipazione.
Brescia li, 13/05/2012

Il comunicato di cui sopra da parte del presidente Francesco Taglietti del G.S. Podisti di Urago Mella dice in sintesi delle difficoltà che hanno caratterizzato la tradizionale corsa non competitiva che ogni anno richiama numerosi appassionati.
Anch’io questa volta ero intenzionato a disputare il percorso da 21 Km che mi avrebbe fatto affrontare, dopo la sempre suggestiva escursione sul Castello di Brescia, anche un tratto della Maddalena, la collina cittadina. Ma davvero al risveglio il tempo era bruttissimo con secchiate di acqua, tuoni e nuvoloni neri minacciosi. Il mio amico Pietro mi chiama e mi comunica che decide di rinunciare, a malincuore, e per un attimo penso anch’io di prendere la medesima decisione ma poi, visto che la pioggia si assesta a ritmi meno drammatici decido di andare ugualmente e di passare al “piano B” ossia rinunciare al tragitto da 21 Km e optare per quello da 14. Alle 8.30 quando ci viene dato il via siamo lo stesso un bel numero anche se immagino che con un tempo più clemente ne sarebbero giunti almeno il doppio. Come per miracolo cessa persino di piovere e tanti che erano coperti con giubbini antipioggia, io compreso, non sanno se tale scelta sia appropriata. Non pioverà praticamente più per buona parte del percorso anche se il cielo non si apre e ogni tanto qualche spruzzata ci mantiene bene in ammollo. La corsa è bella: attraversare i vicoli e le tresande acciottolate della Brescia antica è sempre emozionante così come suggestivo è il passaggio in Castello attraverso le porte e i passaggi sui ponti levatoi e sotto i camminamenti. Quasi quasi mi dispiace che i 14 Km finiscano troppo presto ma davvero affrontare ulteriori pendenze su sentieri sterrati e fangosi non era certamente una prospettiva allettante, se ne parlerà semmai il prossimo anno.
Adesso mi ritrovo ancora con qualche acciacco di troppo: il piede sinistro mi duole appena sopra il calcagno, credo sia ancora il tendine che per me è appunto come il tallone di Achille, la parte più delicata e fragile. Certo che correre con questa spada di Damocle non è il massimo…

3 commenti:

  1. Ciao carissimo! eravamo vicini io ho corso nella bergamasca.. collinare di 11km (dovevo farne 18 ma è stata ridotta per il fango) questo tipo di corse sono allenanti alla grande ma non sfidare il tuo tendine!

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  2. Non competitiva nella tempesta anche per me,visto il tempo pensavo di farne una 10ina ma ci siamo trovati in 3 e nessuno dei 3 ha avuto il coraggio di deviare sul percorso più corto...

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  3. il maltempo non ferma gli eroi , forza ale

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