lunedì 21 settembre 2009

20 settembre: Maratonina di Brescia. Un flop: appendere le scarpe al chiodo?

Una botta tremenda, un flop tanto clamoroso quanto imprevisto, il morale decisamente sotto i tacchi.
Così mi ritrovo dopo la deludente prestazione di ieri alla maratonina di Brescia; ancora non so capacitarmi di come sia successo anche se analizzerò per bene i vari fattori negativi che mi hanno portato a questo. Di sicuro si conferma la mia incapacità di gestire le condizioni climatiche non favorevoli. Si prevedeva acqua o comunque clima fresco e invece ieri mattina alle 10 c’erano 28 gradi con tasso di umidità elevato. Però il fatto che solo io abbia patito questa situazione mi riempie di perplessità, gli altri, i miei amici e compagni di squadra hanno sfoderato prestazioni di tutto rispetto ed erano affaticati sì ma anche molto soddisfatti, io no.
La gara in sé era bellissima, il nuovo tracciato mi è piaciuto molto; ottima la scelta della location di partenza, al museo delle Mille Miglia in Sant’Eufemia e bellissimo il passaggio nel cuore monumentale della città, finalmente offertasi non più con lo stereotipo di città grigia e industriale ma con il suo centro storico ricco di cultura e storia: piazzale Arnaldo, via dei Musei, piazza Duomo, corso Zanardelli, i portici, piazza Vittoria.
La partenza viene data dopo circa 15 minuti di attesa nervosa e snervante durante la quale ho il piacere di salutare l’amico Walter(SKY79), al suo esordio nella 21 Km, emozionatissimo e carico al punto giusto (infatti sciorinerà una prestazione di buon livello). C’è anche la compagnia di Castegnato, sono tantissimi e caricatissimi. Io sono accanto a Roberto, esordiente sulla distanza, e ai nostri compagni di squadra Valter C, Tarcisio ed Elena mentre Pierangelo parte un po’ più avanti rispetto a noi. Mi sto accingendo a controllare l’allacciatura delle scarpe quando sento un “bang”, senza alcun preavviso viene data la partenza. Mi assesto su un ritmo che mi pare di poter tenere senza eccessiva difficoltà, attorno ai 4’45”. Dopo il 2° Km vengo affiancato da Walter con il quale percorro tutta via Venezia fino all’ingresso in piazzale Arnaldo. Bello e suggestivo il giro nel centro cittadino, vado avanti ancora bene, salto il primo ristoro ma poi mi accorgo che qualcosa inizia a non andare bene: la sensazione è di essere come “assente”, mi prende come un torpore strano e mi dico che probabilmente sto soffrendo la mancanza di acqua. Infatti fa caldo, inizio a sudare abbondantemente e sento che la cappa di calore mi pesa eccessivamente. Inganno la mente iniziando una serie di pensieri che mi estraniano dalla corsa: avanzo ancora con buon passo ma è come se fossi altrove. Al 14° Km nei pressi di San Bartolomeo ecco che si spengono le luci dell’energia, non ce la faccio più, lotto furiosamente per ricacciare indietro un pensiero che si è installato prepotente dentro di me e che mi dice di alzare bandiera bianca. Mi ha raggiunto Roberto, lo vedo affaticato ma è tenace e non molla, io invece poco prima del 16° Km mi fermo e cammino fino a raggiungere il ristoro. C’è solo acqua, ne tracanno una bottiglietta intera col risultato di riprendere un pochino di forza ma anche di sentire “le rane nello stomaco”. Dopo piazzale Arnaldo, a meno di 3 Km dall’arrivo mi fermo di nuovo, il cronometro mi dice che ormai il tempo che avevo intenzione di fare è andato e allora mollo tutto. Mi superano altre persone anche più anziane di me. Al cartello del 20° Km ho un sussulto, riparto e riprendo chi mi aveva superato prima, mi lancio con tutte le residue forze e finalmente taglio il traguardo bruciando proprio sul filo di lana un podista che mi precedeva. Sono stanco morto, non ho neppure la forza di prendere la medaglia e infilarmela.
In queste condizioni aver chiuso sotto le due ore è già un successo. Vedo i miei amici soddisfatti della loro prestazione mentre io mi chiedo se valga la pena di insistere e con angoscia penso alla maratona di Venezia che si avvicina inesorabilmente, tra poco più di un mese.
Spavaldamente avevo scritto qualche giorno fa di voler attaccare il mio PB, non avrei firmato per finirla in 1h.40’, mi sembrava di essermi allenato per bene, avevo avvertito sensazioni buone, insomma tutto lasciava prevedere il meglio e invece questa disfatta è stata tanto pesante quanto inattesa. Mi ci vuole qualche giorno per smaltire la delusione e ripianificare il mio futuro podistico oppure valutare realisticamente l’idea di abbandonare l’attività agonistica e magari accantonare la programmata maratona di Venezia.

Il risultato finale è stato il seguente:

posizione: 647° (su 796)
categoria MM50: 61 (su 75)
tempo ufficiale: 1h.53’.49” (real time 1h.53’.16”)
passaggio al 10° Km: 50’.39” (real time 50’06”)

Un appunto all’organizzazione: forse non si aspettavano tanta gente, forse non si aspettavano una giornata così calda ma la mancanza ai ristori di sali e addirittura di acqua nell’ultimo sono pecche da non sottovalutare. All’arrivo poi c’era solo una mela per chi riusciva ad accaparrarsela… e nient’altro. Buono il servizio dei volontari sul percorso; un po’ meno quello degli “imbecilli” in auto che hanno dato sfogo alla dimostrazione di quanto anche a Brescia ci sia molto da lavorare su questo versante. Una chicca? In via Crocifissa di Rosa ho sentito una signora in auto che si affannava a gridare all’addetto alla sicurezza “quando vede che ne passa solo uno o due li fermi un attimo e ci faccia passare”. No comment!

31 commenti:

  1. Potrei fare un copia/incolla del tuo post e aggiornare il mio blog: anche per me ieri, all'altezza di via Oberdan, si è spenta la luce e ho faticato a concludere la gara. Ormai ero oltre la metà e ho alternato corsa e passo fino alla fine, fermandomi addirittura a camminare a meno di 500 metri dall'arrivo...
    I brutti pensieri in ottica Venezia hanno assillato anche me soprattutto in gara, ora vedremo come vanno gli allenamenti e - soprattutto - i lunghissimi, poi si vedrà. Non mollare!!!

    RispondiElimina
  2. Io ero al mio primo gettone,non ho esperienza e non posso certo darti suggerimenti ma come ti ho scritto su Facebook ieri non tutti i giorni sono uguali e a volte le brutte prestazioni capitano,in qualsiasi sport.
    Poi nella tua giornata negativa ricorda che hai dato una gran mano psicologica alla burbetta:))
    Sono d'accordo poi con te che a Brescia c'è molto ancora da fare,si oraganizzano pochi eventi e la gente ha anche da dire...non comment!!

    RispondiElimina
  3. Bibe ma c'eri anche tu ieri?Non eri a MOnza?

    RispondiElimina
  4. Ale non tutti soffrono il caldo in egual maniera. Poi in certe gg non sarebbe proprio da correre o da rivedere dall'inizio il ritmo gara anche di 20''/km...ti ricordi la Mezza del Brenta '08?...non è successo niente...Venezia sarà tua!!

    RispondiElimina
  5. Un runner di lungo corso come te, mica si fa abbattere da una giornata nata storta, ma (a mente fredda, non ora certo...) saprà leggere le indicazioni correttive che questa gara ti ha comunque fornito.
    In ogni cosa c'è sempre un aspetto positivo, solo talvolta si fa più fatica a coglierlo.

    Ti basti pensare a quanto eri deluso alla mezza di Verona di febbraio e di lì ad un mesetto sei andato a Roma a mangiarti il Colosseo!

    Forza e Coraggio!

    RispondiElimina
  6. @ Bibe: mi addolora il pensiero "mal comune, mezzo gaudio". Forse siamo incappati proprio nella giornata storta ma mi consola il tuo "Non mollare!!!"; certo non dobbiamo mollare, siamo capaci di ben altre prestazioni, lo siamo stati... e lo saremo ancora, magari già a Venezia. Mi dispiace e mi scuso se dopo la corsa non ci siamo rivisti e salutati ma conto di rivederti presto; a Cremona ci si va insieme?

    @ Walter: io non ho fatto niente, eri tu che avevi l'adrenalina al livello giusto, comunque grazie di avere un piccolo, positivo posto nei tuoi pensieri ;)
    Penso di aver sofferto il clima e di non essermi alimentato e idratato nel modo giusto. Il calo di pressione che ho avuto ne è la prova. Pensa che stamattina sono al lavoro in maniche (corte) di camicia ed ho quasi freddo! Mi auguro che tra qualche giorno anche le temperature si assesteranno su valori meno ballerini... e comunque NON MOLLO!

    @ Albertozan: hai perfettamente ragione, ho proprio rivissuto la mezza di Bassano dell'anno scorso. E comunque, detto sottovoce, sono e resto una schiappa.... ma lasciami qualche giorno per riprendere un pò di entusiasmo. Grazie.

    RispondiElimina
  7. @ Fatdaddy: è vero, non ci avevo pensato ma chissà se sarà la stessa cosa.... la cosa che mi lascia più perplesso è che fino a un paio di giorni fa mi pareva di star bene e di poter puntare a un risultato dignitoso, oltre tutto il percorso era praticamente privo di qualsiasi asperità. Probabilmente i 14 Km di venerdì sera collinari e un tantino tirati non sono stati una bella scelta. Mah...

    RispondiElimina
  8. Sì, a Cremona ci organizziamo per andarci insieme, non so se verrà anche qualcuno della Libertas ma a una settimana da Venezia (e soprattutto con il lunghissimo da 3 ore il giorno prima) dubito che ci siano altri "veneziani" a Cremona.
    Io proverò di nuovo il ritmo maratona, giusto per verificare la condizione prima della settimana di scarico.
    Quand'è che ci vediamo per una sgambata in compagnia? Domenica per un lungo, ti va? Alle 9 devo essere tassativamente in casa (colazione coi nipotini), possiamo partire alle 6 da Castegnato o è troppo presto?

    RispondiElimina
  9. @ Bibe: un lungo per domenica devo farlo, mi piacerebbe davvero farlo con te. Ci sentiamo in settimana; per l'orario non c'è problema.
    A Cremona per adesso della mia squadra sono solo io, è probabile che si aggreghino altri due (Roberto e Valter). A proposito, guarda che sul sito puoi verificare l'iscrizione.

    RispondiElimina
  10. Ale, ti comprendo e capisco, la delusione è stata davvera tanta.. Ma da qui a propositi di abbandono dell'attività!? Non scherzare e non mollare! HA detto bene Fat, mi ricordo anche io la tua delusione post Verona e poi tutti sappiamo come è andata a Roma...

    RispondiElimina
  11. @ Daniele: grazie! Tu sei giovane e hai sicuramente ampi margini di miglioramento. Io invece, a 51 anni suonati, non ho più molte occasioni e ogni fallimento è un chiaro campanello d'allarme. Poi io sono facile a demoralizzarmi e anche in questo campo i tempi di recupero non sono brevi... ma occorre rialzarsi e ricominciare, sempre!

    RispondiElimina
  12. Ciao.. mamma mia quanto pessimismo.... la corsa è prima di tutto piacere, giornata NO !, capita pensa a me che a 33 di anni sono fermo da Maggio..
    dai su che vai alla grande comunque....
    ps. x me finita la terapia, tanto nuoto, dovrei riprendere a breve con molta calma...
    Ciao !!! Grande!

    RispondiElimina
  13. @ Mario: innanzi tutto ben ritrovato! Hai ragione al 100%, ma il mio blog lo uso anche come "sfogatoio". Sò benissimo che la vita ha altri (e ben più importanti) problemi.
    Ti auguro con tutto il cuore di riprenderti presto e di ritrovarti per un'altra "grande" avventura, come Roma 2009. Grazie!

    RispondiElimina
  14. Ciao Ale. Una giornata storta può sempre capitare. Tu dici che in allenamento hai provato buone sensazioni e quindi credo che ciò voglia dire che ti alleni su certi ritmi. Io mi preoccuperei di più se ogni allenamento fosse un flop, allora sì che penserei che c'è qualcosa che non va. Io mi continuerei ad allenare finalizzando Venezia, in ogni caso cos'avresti da perdere?

    In gamba, ciao!

    RispondiElimina
  15. @ franchino: grazie! In effetti non ho nulla da perdere.... hai ragione. Mi ero illuso di poter tentare qualcosa di meglio sul piano cronometrico e non ho dato importanza invece al fatto che la corsa non è racchiusa in un numero arido e freddo ma nelle sensazioni belle che dà (mi darò alle non competitive?)

    RispondiElimina
  16. Intanto quelli come noi non vincono anche facendo il personale.. ;)

    Capisco il tuo stato d'animo perchè probabilmente penserei le stesse cose però,forse,dobbiamo riacquistare un pò quello spirito che avevamo alle prime gare,cercando di essere meno intransigenti con noi stessi.
    Io le non-competitive le corro e non farei mai lo scambio con una competitiva,per quanto lumaca possa essere..
    Comunque,per la legge dei grandi numeri,prima o poi ci toccherà anche un ritiro,spero di no ma capita a molti,anche più esperti e con risultati migliori dei nostri.
    Ci pensavo nel weekend dopo un allenamento finito prima del dovuto,mentre ascoltavo Linus alla radio: 20 maratone,15 finite e 4-5 ritiri(l'ultimo ieri a Berlino)...

    RispondiElimina
  17. Girala. Guardala nell’altro verso. Nella tua giornata storta (capita a tutti) sei riuscito a chiudere la gara evitando un ritiro che sarebbe stato ancora più demoralizzante. Bravo!

    RispondiElimina
  18. Come hanno già detto in molti...giornata storta, certo difficile da digerire, ma è un elemento che prima o poi entra a far parte di questa bella passione che ci coinvolge tutti, ora un pò di scarico e sguardo rivolto al campanile di San Marco!

    RispondiElimina
  19. Il caldo è stato il tuo nemico peggiore, quindi fossi in te non mi preoccuperei per Venezia che è tra un mese. Mi è successo anche a me in alcune gare, a Bologna per esempio l'anno scorso un caldo terribile mi ha letteralmente distrutta, e pure io finii in 1h,54 minuti.
    non ti abbattere e pensa che hai ancora altro tempo per allenarti per la maratona !

    RispondiElimina
  20. Non preoccuparti che non sei l'unico ad aver sofferto il caldo, anch'io sono andato male ed ho fatto fatica. Su col morale, andrà meglio la prossima !
    P.s.: a dirti la verità a me il nuovo percorso non è piaciuto molto e l'organizzazione ancora meno ...

    RispondiElimina
  21. Certe cose non le capisco quindi posso solo dirti una cosa sulla seconda parte del titolo del tuo post

    NON CI PENSARE NEMMENO!

    RispondiElimina
  22. non pensarci neanche a ritirarti , la prossima volta farai melgio .a tuti può capitare di avere una brutta giornata .

    RispondiElimina
  23. Non ti abbattere, non siamo mica professionisti.

    RispondiElimina
  24. Ale ma non dire cavolate.. al chiodo appendi il pettorale della gara e riattacca a correre un bel lento rigenerante.. ;-)
    ciao

    RispondiElimina
  25. Zio Ale, la giornata storta ce l'hanno i fuoriclasse...figurati noi che ci pappiamo 8-9-10 ore di lavoro al giorno e teniamo la corsa come passione o sfogo.

    Purtroppo quando si fa uno sforzo fisico intennso,se arriva il momento in cui si sente il bisogno di bere,è già troppo tardi con questi caldi di fine stagione...prendila come lezione, il tuo sfogo ci sta tutto, io in genere in gara magari mezzo bicchiere d'acqua o di te, ma li bevo ad ogni ristoro...
    Venezia ha l'arrivo adatto per la vendetta.

    Ma Mollare? MAI!!! il mollare non è contemplato nel dizionario Blogtrotters

    RispondiElimina
  26. Ho letto adesso che ti sei sparato 14km collinari venerdì... beh non si può chieder troppo dal proprio stato di forma...hai tirato un po' troppo la corda e il resto l'ha fatto il caldo... trovata la causa, attendiamo la furiosa reazione! :)

    RispondiElimina
  27. La prossima volta andrà meglio, la temperatura sarà scesa, arriverai alla gara + scarico...magari per qualche settimana di ricorderai che è meglio allenarsi che gareggiare e alla fine tornerai grande.

    RispondiElimina
  28. c'e' ki ti capisce. la giornata storta puo' capitare, e la maratona non ha pieta'.
    la non idratazione poi, x me e' stata determinante!!
    dopo tante soddisfazioni un incidente di percorso, ce po' sta!!
    ti rifarai alla prox.
    ciao Pare'!!!

    RispondiElimina
  29. Soffri il calddo, ormai questo si sa. Come a Bassano un anno fa, e dopo la stagione è proseguita sul filo della perfezione. Vedrai che tutto servirà per costruire una buona stagione, a partire da Venezia. Don't worry !

    RispondiElimina
  30. @ tutti: grazie davvero, siete molto gentili. Grazie per le vostre parole e i consigli dati.

    RispondiElimina

Lasciami un tuo commento, te ne sarò grato.