lunedì 29 giugno 2009

28 giugno: Mezza maratona “4 passi in Franciacorta”

La quinta edizione di questa bella gara tra le colline della Franciacorta mi ha visto finalmente protagonista per la prima volta, dopo che due anni fa partecipai facendo però il percorso non competitivo da 12 Km.

L’ultima uscita di allenamento l’ho fatta venerdì sera sullo stesso percorso del mattino: mi sentivo le gambe gommose e la corsa non mi pareva tanto fluida; faceva caldo e l’umidità era alta tanto da iniziare subito a sudare. A sorpresa però scaricando i dati del garmin ho visto che ho concluso un minuto in meno rispetto all’ultima volta: misteri del corpo umano!

[ecco i dettagli su MB]

Ieri dunque insieme con i miei compagni di squadra Piero Marini e Luca Verzeletti ci siamo recati a Camignone di Passirano dove, nell’ambito della sagra popolare “Camignonissima” era in programma anche questa gara podistica, mezza maratona valevole anche come campionato FIDAL di società con annesse anche due non competitive, una “camminata” da 6 Km e una “corsetta” da 12 Km.
Il clima è gradevole anche se il sole è già padrone del cielo limpido preannunciando dunque che il fresco non durerà.
Alle 8:30 il via: io come al solito sono preso da strani stimoli gastrointestinali ma credo sia solo una paura inconscia, infatti subito dopo la partenza non ho più avuto problemi di quel genere.
Appena prima del bellissimo borgo di Valenzano, al 2° Km, raggiungo Massimo e Guido di Castegnato, compagni d’avventura nella “storica” maratona di Roma e dopo aver scambiato due parole (ci faremo compagnia anche alla Venice marathon) li lascio per tenere il mio ritmo più regolare possibile, attorno ai 5’/km. Poco dopo mi raggiunge la mia compagna di squadra Elena, che però si è iscritta solo alla non competitiva di 12Km. Sarà il mio “angelo custode” fino a quando i nostri percorsi si separeranno. Con lei corriamo insieme attraversando Passirano e proseguendo fino al 10° Km dove inizia la parte più difficile con la prima tosta salita di Monterotondo. Intanto comincio a soffrire il caldo anche se riesco ancora a tenere un passo regolare; anche la salita non è particolarmente difficoltosa. Mi si affianca un atleta che viene da fuori provincia e mi chiede come sarà il percorso. “adesso si scende ma questa discesa poi la pagheremo con gli interessi”. Non so se l’ho allarmato o deluso, fatto stà che prima mi è stato accanto per un paio di Km e poi non l’ho più visto (ma penso che abbia accelerato…)
La strada scende piano piano fino a Provaglio d’Iseo: va ancora bene ma sento che stò patendo un po’ troppo il caldo. Ai ristori cerco di sorseggiare qualcosa ma soprattutto non mi perdo né gli spugnaggi né il refrigerio, anche se momentaneo, dei vaporizzatori d’acqua che ogni tanto ci sono sul percorso.
Al 15° Km mi fermo a bere un paio di bicchierini di integratori: errore, errore, errore!!!
Non ce la faccio a riprendere la corsa, inizia la salita più lunga e io mi sono praticamente piantato, oltretutto quello che ho bevuto mi provoca pesantezza di stomaco. Devo ricordarmi di bere soltanto acqua le prossime volte, devo tenerlo bene a mente.
Sento uno che mi chiama, è Angelo di Castegnato che stà salendo con passo regolare: mi affianco a lui e dopo pochi passi sento che mi ritornano le forze e salgo abbastanza bene tanto che in poche centinaia di metri non lo vedo più. Ma adesso la strada torna a scendere verso Provezze. Raggiungo un gruppo di atleti e per un po’ vado con loro, altra salita ma è breve, discesa e poi si punta su Fantecolo, ultima asperità della giornata. In paese raggiungo un altro dei compagni d’avventura romani: Fabio, ma subito la mia attenzione è catturata da una provvidenziale doccia fresca grazie al contributo di una signora gentilissima che mi innaffia ben bene. Ultimi 2 Km, ormai ci siamo, si scende e si raggiunge nuovamente Camignone; ultimo controllo (credo che non sia stato agevole neppure per i giudici di gara tenere il conto di tutti quelli che sono passati) e poi l’arrivo. Non devo nemmeno sprintare perché tra chi mi precede e chi mi segue c’è abbastanza spazio. Il cronometro mi dice che ho terminato in 1.48’.11”. L’obiettivo mio era di chiudere entro 1.45 ma non mi posso ritenere deluso, ho fatto ciò che onestamente posso fare: il caldo lo soffro troppo, il percorso non era certamente facile e quindi per adesso va bene così.
Ottima l’organizzazione sia prima che dopo la gara a dimostrazione che si può fare le cose bene, se si vuole.
La gara è stata vinta da Zugnoni Graziano in 1.10'15"; io mi sono piazzato al 290° posto su 465, 25° di categoria su 39.


[dettagli su MB]

E con questa gara chiudo la stagione delle corse lunghe: da ora in poi cercherò di fare magari qualche corsa più breve e di iniziare il cammino di preparazione verso Venezia.

7 commenti:

  1. Anch'io soffro molto il caldo e preferisco di gran lunga l'inverno (anche sottozero) per fare sport ! Complimenti per la prestazione di ieri, se controlli la classifica sul sito i concorrenti giunti al traguardo sono stati 465 quindi il tuo risultato vale ancora di più :-)

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  2. Va bene così Ale con il caldo è già tanto!!..ora corse brevi e vedrai ti daranno un nuovo motore...per conquistare alla grande Venezia!!!

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  3. @ Rocha: grazie della "dritta", avevo guardato solo la classifica FIDAL... ma è solo statistica, non cambia granchè ;)

    @Albertozan: grazie campione! seguirò il tuo consiglio.

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  4. @Ale, sei già pronto per Venezia... le mezze oggi con il caldo equivalgono a lunghi di 30km

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  5. Con il caldo è molto dura,anch'io penso che con un clima diverso avresti già nelle gambe più km e un tempo migliore..
    Comunque bravo Ale!

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  6. Inarrestabile Presidente!
    Gli integratori mi dettero problemi per 4-5 Km a Venezia e da allora mi son detto "mai in più in gara".
    Solo chiare, fresche e dolci acque! ;)

    p.s. Ammirazione!

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  7. Grande Sandro!
    Sei in forma e si vede, ha ragione Giancarlo a dire che una mezza collinare (anche più che collinare) con questo caldo vale un lungo da 30 km... sei arrivato davanti a Fabio e Angelo che, oltre ad avere 5-10 anni in meno di te, sono in gran forma pure loro. A Venezia farai sfracelli!

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